sabato 12 maggio 2012

Riotta:L'uomo che si rode delle notizie mancate





Riottamazione

di Marco Travaglio

Non avendo di meglio da fare, una combriccola di buontemponi della penna si dà convegno ogni giovedì sera su twitter per sparlare di Servizio Pubblico, dando vita a una sorta di Dopo  festival o di Processo del Lunedì, ma di livello nettamente inferiore. Si tratta di Pigi Battista,Stefano Menichini,Gianni Riotta e altri noti desertificatori di giornali e di ascolti. L’altra sera le allegre comari erano tutte sdegnate perché avevo appena ricordato quando il Tg1 di Riotta, la sera del primo V-Day di Beppe Grillo, l’8 settembre 2007,riuscì a non inserire l’evento nei titoli di testa e a relegarlo in un annuncetto di 29 secondi netti,
affogato fra notizione memorabili: i subacquei sott’acqua (mica sopra: sotto), le nozze di Marco Baldini con Fiorello testimone, gl’immanca bili sviluppi del caso Garlasco, la prostituzione a Milano (ma prima del caso Ruby, s’intende). Riotta
avrebbe potuto mettere online quella memorabile edizione, o almeno pubblicarne la scaletta. Ma siccome era esattamente come l’avevo raccontata,ha preso a cinguettare farfugliando: “Per chi insiste su bugie, Tg1 e Grillo ho fede nei tribunali”.
Tribunali? Le immagini, Riotta, bastano le immagini. E poi via, in un groviglio di twittate e ritwittate (anche di Sassoli, direttamente dal Parlamento europeo): “i calunniatori”, “le menzogne”, “Riotta smentisce”, “li portiamo in
tribunale così si rinfrescano la memoria”, “li portiamo tutti in giudizio”, “la vedranno gli av vo c a t i ”, “grazie David vecchio mio”,“manipolatori insopportabili”, “fai bene a reagire”,“il Tg1 approfondì”, “le bugie hanno le gambe
cor te”, “guardate le teche Rai”, “bravo cantajele chiare a sto busciardo” (Battista, testuale). Sono andati avanti così per tutta la notte: forse non hanno neppure dormito, poveretti. Abbiamo atteso trepidanti per tutto il giorno le famose “t e ch e ”,cioè il filmato dei formidabili “a p p ro fo n d i m e n t i ” del Tg1 dell’8 settembre 2007 sul V-Day. Ma invano.Così ce lo siamo procurato noi: i lettori possono
goderselo su ilfattoquotidiano.it e serviziopubblico.it Indovinate chi è il “b u s c i a rd o ”? Ieri Riotta ha voluto dare ulteriore sfoggio di sé con
una lettera al sito del Corr iere. Mi ha dato dell’“i m p re c i s o ” a proposito del “ser vizio” del suo Tg1 sul V-Day, ma purtroppo quella sera non vi fu
alcun “ser vizio”: solo uno striminzito “str illo” di Romita (al minuto 14) da studio, e senza immagini originali, visto che in piazza Maggiore a Bologna
non c’erano né inviati né telecamere del Tg1. Poi Riotta ha cominciato a divagare, che è la cosa che gli riesce meglio: “Alla vicenda dedicai poi un mio
editor iale”. Certo, “poi”: non la sera dell’evento, ma nei giorni successivi, quando tutti i giornali ne avevano parlato così tanto da costringere persino lui ad accorgersene. Riotta si fa scudo del Tv7 (7 giorni dopo), ma l’ho citato anch’io. Dice che il suo inviato “fu costretto a filmare con una telecamerina perché il servizio d’ordine di Grillo aveva impedito l’ingresso alla troupe”: ma quello non era il V-Day,era uno show di sei giorni dopo per il pubblico pagante. Riotta mi accusa pure di “conf litto d’i n t e re s s i ” perché collaboro con un programma tv
e critico altri programmi tv: forse confonde la libertà d’informazione con l’omertà. Infine s’avventura pericolosamente nelle mie ferie in Sicilia del 2003, di cui stento a comprendere l’attinenza col Tg1 e Grillo: le definisce “sfor tunate” e parla di “varie ipotesi su chi abbia poi effettivamente pagato il conto”. Spiacente di
deluderlo, ma quelle vacanze furono fortunatissime e il conto lo pagai io, come ho dimostrato pubblicando i bonifici e gli assegni (a proposito: contrariamente a quanto scrive il disinformato Riotta, il maresciallo Ciuro presente nello villaggio
in cui soggiornavo non è mai stato “condannato per mafia”). Però fa bene Riotta a invocare, con le allegre comari, i tribunali: infatti ci vediamo lì.



Non ho idea se ci fanno o se ci sono,può essere che nel loro subconscio pensano d'essere giornalisti professionisti di prima qualità,poi quando salta fuori un giornalista a schiena dritta,merce rarissima in Italia,e gliele suona,su dei racconti della loro "professionalità" a prova di smentita,si offendono e vogliono perdere soldi anche a livello legale,anche se da quel che ho letto,molto probabilmente la querela rimarrà su twitter....

E meno male che su quella realtà,si possono inserire solo 140 caratteri per volta del loro fulgido e liberissimo pensiero!

&& S.I. &&


per eventuali notifiche


iserentha@yahoo.it

2 commenti:

valerio ha detto...

Riotta ? credo che chiamarlo giornalista sia eccessivo , un VERO giornalista deve sempre raccontare VERITA , (come dici tu ) tenendo la schiena diritta !!!!!

Ivo Serenthà ha detto...

Effettivamente non potremo definirlo manco un surrogato.