venerdì 16 marzo 2012

Ok della Cassazione alle coppie gay




Le coppie gay sono una famiglia come quelle sposate

LA CASSAZIONE ARRIVA PRIMA DEL PARLAMENTO: IL TRATTAMENTO SIA OMOGENEO. LA CONCIA: ABBIAMO IL DOVERE DI FARE LA LEGGE

di Luca De Carolis

Non potranno sposarsi, almeno finché non cambieranno le leggi vigenti. Ma il diritto “alla vita familiare e a un “trattamento omogeneo alle coppe coniugate ce l'hanno, eccome. E il Parlamento dovrebbe riconoscerlo, con norme apposite. Con una sentenza che potrebbe valere come uno spartiacque, la Prima sezione civile della Corte di Cassazione afferma l’esistenza di diritti precisi e innegabili per le coppie omosessuali, “in specifiche situazioni uguali a quelli dei coniugi. Compreso quello all'assegnazione della casa. Valutazioni che spiccano tra le 80 pagine con cui la Suprema Corte ha respinto il ricorso di una coppia di Latina, che chiedeva il riconoscimento del proprio matrimonio, celebrato a L'Aja, in Olanda, il 1° giugno 2002. Antonio Grullo e Mario Ottocento avevano iniziato la loro battaglia nel 2005, con un ricorso al tribunale civile di Latina. Ieri hanno ricevuto l'ultimo no dalla Cassazione, che non si era mai espressa su una richiesta di questo tipo. Con l'attuale legislazione, scrive la Suprema Corte, due persone dello stesso sesso non possono far valere il diritto a contrarre matrimonio né il diritto alla trascrizione del matrimonio celebrato all'estero. I giudici precisano, però, che l'intrascrivibilità delle unioni omosessuali non dipende più dalla loro ‘inesistenza e neppure dalla loro invalidità, ma dalla loro inidoneità a produrre effetti nell'ordinamento giuridico italiano. Tradotto, a fare muro sono solo le norme italiane, perché il quadro sociale è profondamente cambiato. Mutamento certificato dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, grazie alla quale è stata superata la concezione secondo cui la diversità di sesso dei nubendi è presupposto naturalistico dell'esistenza del matrimonio. Fermo il no ai matrimoni gay (affermato recentemente anche dalla Corte Costituzionale), la Cassazione apre invece ai diritti delle coppie omosessuali. Coppie che hanno il diritto alla vita familiare e a vivere liberamente una condizione di coppia. E, in particolari situazioni, “a un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata. Ma per passare dai princìpi alla realtà servono norme, nuove.
LA SUPREMA CORTE ricorda:Spetta al Parlamento individuare le forme di garanzia e riconoscimento per le unioni omosessuali, mentre la Corte Costituzionale può intervenire a tutela di specifiche situazioni. Sin qui, i giudici di piazza Cavour. Fuori dall'aula, esultanze e mal di pancia. Le associazioni omosessuali parlano compatte di “sentenza storica. L'eterno avversario, Carlo Giovanardi (Pdl), prova a smontarli:La Cassazione ha stabilito principi condivisibili: con l'osservazione secondo cui è stata superata la diversità di sesso dei nubendi come presupposto del matrimonio siamo invece al solito vizio dei magistrati di confondere un'opinione personale con il ruolo dei rappresentanti del popolo. Enrico Oliari, presidente di GayLib, associazione degli omosessuali di destra, se la ride: Giovanardi non mi stupisce, senza gli omosessuali lui non esisterebbe. Per dare diritti alle coppie gay però urgono i voti dei partiti. Oliari, membro della Direzione nazionale di Fli, afferma: Il prossimo fine settimana riproporrò il tema nell'Assemblea nazionale del partito, dove pure i catto-conservatori sono ancora forti. Penso a Roberto Menia, ad esempio. Ma sono tanti quelli che hanno paura di perdere i voti dei cattolici perbenisti.
Anna Paola Concia, deputata Pd, si è sposata l'anno scorso in Germania con la sua compagna: “In Parlamento ci sono cinque proposte di legge su matrimoni gay e unioni di fatto, di cui tre mie. Dobbiamo lavorare su quelle, cercando i numeri tra tutti i partiti. So che diversi del Pdl si sono arrabbiati con Alfano per le sue dichiarazioni contro i gay. Ma il centrosinistra e il Pd troveranno la quadra su un tema così sensibile? Concia è sicura: Quando andrà al governo, il centrosinistra farà sicuramente una legge sulle unioni omosessuali. E se qualcuno non ci sta, chi se frega.



Che vi sia la naturale continuita' su una legge,la quale ci unificherebbe al resto del continente,nutro forti dubbi,dalle parti del Cupolone sono iniziate le trattative per stoppare sul nascere quelsiasi norma.

Auguro a Paola Concia e alle personalita' politiche responsabili,di poter giungere ad una legge che possa non farci piu' vergognare agli occhi dell'Europa.

&& S.I. &&


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iserentha@yahoo.it

2 commenti:

Katrina Uragano ha detto...

Dubito che si arrivi presto ad una legge, qui in Italia ci sono troppi cretini.

Ivo Serenthà ha detto...

Sei gentile a definirli "cretini",sono un mix tra l'opportunismo-retrogrado-evangelico,talmente retrò da risultare solo un'ombra.