lunedì 26 marzo 2012

La surreale discussione Tav-Notav




di Michele Serra

L'ingegner Marklin, teorico della nuova linea super veloce Pechino-Capetown, contro il professor Peyrola, difensore a oltranza degli orti di melanzane macrobiotiche.

Ecco il verbale del loro faccia a faccia per L'Espresso

Come farsi un'opinione ponderata sulla questione Tav, al riparo dai pregiudizi? Diamo la parola agli esperti.

Gli esperti Si tratta di due tecnici. L'esperto pro-Tav è l'ingegner Beniamino Marklin, ordinario di meccanica pesante in dieci politecnici europei e progettista del celebre locomotore basculante senza freni esposto al Museo del Futurismo di Mosca, in un salone interdetto al pubblico per ragioni di sicurezza. L'esperto anti-Tav è il professor Osvaldo Peyrola, docente (per corrispondenza) di impatti ambientali presso la Libera Università Macrobiotica "Grande Spirito" del Colorado, residente a Pinerolo.

Il dibattito Abbiamo chiesto ai due eminenti studiosi di attenersi rigorosamente agli aspetti tecnici della questione. Gli interventi sono pervenuti via mail. Questa la trascrizione letterale.

Marklin: Lei è un cretino.
Peyrola: Lei pure.

M: Lei odia il progresso. Fosse per lei, si andrebbe ancora a dorso d'asino e con l'anello al naso.
P: L'anello al naso è una delle stupide caricature cui ricorrete per denigrare i no-Tav. Non lo metto più da almeno dieci anni per non spaventare il mio asino.

M: L'alta velocità costerà solo 500 euro e secondo i miei studi trasporterà 100 milioni di persone al giorno da Lisbona a Novosibirsk in due ore nette.
P: L'alta velocità costerà mille miliardi di euro e secondo i miei studi da Lisbona a Novosibirsk viaggerà una sola persona, l'amante del macchinista. Ma arriverà a destinazione morta perché al di sopra dei cento chilometri all'ora le arterie umane cedono per le vibrazioni.

M: Tav darà lavoro a 400 mila operai che si recheranno felici al traforo, in fila indiana, con il piccone in spalla, cantando "aiò, aiò, andiamo a lavorar".
P: Gli appalti sono già tutti della 'ndrangheta tranne uno, quello del vagone ristorante, che lei ha fatto assegnare a sua moglie.

M: Mia moglie lo ha vinto regolarmente, facendo assaggiare ai consiglieri di amministrazione di Trenitalia la sua formidabile omelette à la carte.
P: L'omelette si chiamava così perché era imbottita di cartamoneta. Banconote da cinquecento.

M: Lei è contro la Tav solo perché deve passare sopra il suo fottuto orto biodinamico. Sa dove deve mettersele, tutte quelle melanzane?
P: Trenitalia le ha pagato 10 milioni di euro uno studio già pre-compilato, dal titolo "Le meraviglie dell'alta velocità e l'invidia dei bifolchi". Lei ci ha messo solo la firma. Schifoso!

M: Porco! Non vedo l'ora che lo spostamento d'aria del treno riduca in poltiglia le sue luride melanzane. Spero che al suo asino venga un infarto per lo spavento.
P: Grazie alle mie denunce lei avrà l'ergastolo e dividerà la cella con don Vito Corleone, così potrete parlare per tutta la vita dei vostri appalti e progettare con calma il corridoio numero X, opera indispensabile per l'Europa, che collega Pechino a Città del Capo.

M: Lei non è uno scienziato. Lei è un fanatico retrogrado, ho visto una sua fotografia su "Postal Market Equo e Solidale", ha gli occhi spiritati, la barba lunga fino alla cintola, odia le comodità e fa una dieta di sole melanzane e trucioli. Perché vuole costringere anche gli altri a vivere di stenti?
P: I trucioli sono ricchi di fibre. A lei invece l'ho vista su "Capital Maschio" sul suo motoscafo off-shore a energia nucleare, è membro di 22 consigli di amministrazione, non è uno scienziato, è un venduto!



Il dibattito surreale e grottesco fa scompisciare dal ridere,anche se sulla salute dei valsusini non c'e' da scherzare.

[ Kenzo ]


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