giovedì 26 gennaio 2012

I microscopici 140 caratteri di twitter




L'invasione degli usignoli

di Massimo Gramellini

Aiuto, li sto perdendo. Sono i colleghi più cari, gli amici di una vita. Quelli con cui fino all’altroieri potevo scambiare un sano pettegolezzo all’orecchio o uno sguardo d’intesa durante le riunioni. Ora cerco i loro occhi e non li trovo più: sono curvi sul cellulare, con i pollici a forma di sogliola, per digitare ossessivamente dieci, cento, mille tweet (cinguettii). Cosa sono i tweet?, si starà chiedendo qualche lettore arcaico che avrei quasi voglia di abbracciare. Sono degli sms, ma invece di arrivare a un solo destinatario finiscono in simultanea su migliaia di telefonini. Se prima Pippo mandava a stendere Pippa in privato, adesso l’intera comunità degli usignoli può godersi lo spettacolo. Naturalmente su Twitter si parla soprattutto di cose serie. Per esempio si segnalano libri che nessuno avrà tempo di leggere perché per farlo bisognerebbe staccare di tanto in tanto gli occhi da Twitter. Come il giornalista, anche il cinguettatore non vive ma cinguetta il proprio vissuto. E oltre a cinguettare riceve i cinguettii di tutti gli altri, rivivendo così ogni giorno la frustrazione già mirabilmente espressa da Troisi: «I libri non li raggiungo mai, pecché io sono uno a leggere mentre loro sono milioni a scrivere».

Scherzavo. In realtà Twitter è: a) un giornale personalizzato di cui si è direttori e lettori al tempo stesso, b) una fonte inesauribile di stimoli, c) un passatempo superficiale per maschi nevrotici, compulsivi e ossessivi. Una di queste tre definizioni appartiene a mia moglie, indovinate quale.



Non conosco sua moglie,rispetto la vostra privacy,ho praticato per circa un anno l'esperienza di twitter,non mi è piaciuta granchè,esprimere un concetto in pochi caratteri risulta stressante,è un pò come un coito interrotto stile bugs bunny,l'evoluzione di twitter potrebbe essere bip bip di willy il coyote...

&& S.I. &&


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1 commento:

Tina ha detto...

Ne twuinter e nemmeno faccialibro, dici bene, bip bip di Wil Cojote
;-))