sabato 14 gennaio 2012

Costa concordia:L'inaffondabile con il personale d'equipaggio inadeguato



La Costa Concordia poco dopo lo schianto (Credits: AP Photo/Giglionews.it, Giorgio Fanciulli)


Sono tre le persone morte per annegamento e 14 i feriti nell’incidente che ha coinvolto la nave Costa crociere “Concordia”. Un incidente dovuto probabilmente a un’avaria della gigantesca nave, di nuovissima generazione, equipaggiata per fronteggiare qualsiasi emergenza. Ma qualcosa non ha funzionato. Oltre a non capire come la nave sia finita sugli scogli, resta il dilemma dei soccorsi che – secondo le prime testimonianze - sono stati “più che inadeguati”. La nave è rimasta a lungo sulle secche, ma il personale di bordo e quello giunto dalle capitanerie di porto, si è trovato a fronteggiare una sitiuazione d’emergenza senza capire bene quale sarebbe stata la soluzione migliore. E’ stato così che è iniziato il disastro. Con i passeggeri in preda al panico e la nave che iniziava ad affondare, senza avere una via di fuga. L’unica soluzione poteva essere quella di lanciarsi in acqua, ma a questa temperatura c’è il rischio di morte per ipotermia che, come spiegano gli esperti, può sopraggiungere nell’arco di poche decine di minuti.





Se le testimonianze dei naufraghi saranno confermate,con il personale della nave che consigliava di ritornare in cabina,ciò vuol dire che la preparazione a questo tipo di evento non è stato organizzata,e con i profitti della Costa crociere non può essere giustificato.

Dalle ultime testimonianze ascoltate nelle ultime ore

Dalle testimonianze dei passeggeri sull'isola,la sprovvedutezza del personale di bordo si è dimostrata palese,mancavano i giubbotti di salvataggio e per l'esasperazione se lo rubavano l'uno con l'altro,qualcuno del personale consigliava di rimanere in cabina,le scialuppe sono state calate con incredibile ritardo,e qualcuna è finita sulla testa di chi si era buttato a nuoto.

E infine che ci faceva a ridosso dell'isola del Giglio la nave da crociera? Che avrebbe dovuto navigare a 5 miglia di distanza.Cosa stavano facendo il comandante e il personale di bordo addetto alla navigazione? L'isola con le sue luci anche uno sprovveduto avrebbe visto che era troppo vicina.

&& S.I. &&


per eventuali notifiche


iserentha@yahoo.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei un coglione
la libertà di parola a gente come te è controproducente

Ivo Serenthà ha detto...

Grazie anonimo,su questo argomento l'essere definito così da lei,mi da onore!

stia bene,ne ha bisogno