giovedì 24 novembre 2011

Pontecagnano:L'aeroporto fantasma con 100 dipendenti



PONTECAGNANO UN AEROPORTO PER POCHI INTIMI

Partono 40 passeggeri al giorno e ci lavorano 100 persone

di Carlo Tecce


L’aeroporto di Salerno (o Pontecagnano) è il più comodo d'Italia. Anche se via Olmo è Comune di Bellizzi, anche se il cartello indica destra (sbagliato!) anziché sinistra (corretto!), anche se costeggi una discarica abusiva, anche se l'asfalto è un maglione bucato. L'aeroporto di Salerno è adorabile: parcheggi senza monetine e senza maledire. È accogliente: panchine bianche e larghe, cestini per i rifiuti, carta, cartone, plastica, vetro e misto. È moderno: c'è la scritta enorme Costa d'Amalfi. Peccato che sia completamente deserto.
Cinque minuti a mezzogiorno, t'aspetti traffico, valigie, confusione. E invece avverti soltanto un rumore sordo, due colpettini a bassissima quota: due pacchi di patatine, non unte non fritte, che il custode compra per sé. E mentre sgranocchia, spiega: “Fra 5 ore c'è un volo per Milano oppure domani mattina”. E poi basta, niente. Capodichino (Napoli) è lontano un'ora di autostrada. Vuoi mettere, però, l'ebbrezza di sorvolare la statale Litoranea piena di puttane notte e giorno? “Pure i principi William e Kate volevano atterrare qui!”, racconta fiero Carmine Maiese, persona cortese, presidente del consiglio di amministrazione. E lei? “Ho chiesto: che mezzo avete?”. E quindi? “Nulla. Troppo grande per noi. Rischiavano di schiantarsi con la nostra pista di un chilometro e mezzo”. Che la Regione giura di raddoppiare con 50 milioni di euro.
LA PISTA, benedetta: una striscetta ridicola per il trasporto civile, perfetta per i privati e i paracadutisti. In provincia di Salerno, un paio di curve da Pontecagnano, vola addirittura Alitalia. E come fa? “C'è un accordo”, risponde sconsolato Maiese. Una convenzione strampalata sia per l'aeroporto di Salerno che per la compagnia di bandiera. Il Consorzio Salerno-Pontecagnano, cioè 18 soci fra Provincia, Comune e Camera di Commercio, stacca un assegno di 3,5 milioni di euro l'anno, Alitalia incassa il contributo pubblico e garantisce un servizio 5 giorni a settimana con un vettore di 30 posti: andata a Milano all'alba e ritorno, ancora a Milano e rientro in serata. L’esterofilia è durata sei mesi con una rotta settimanale per Barcellona e Bucarest. Un gioco a perdere: “Nessuno ci guadagna. Perché la tratta costa 5 mila euro – riflette Maiese – e l'aereo conta 15 o 20 persone al massimo”. Come il custode che scopre le patatine nel distributore automatico, facilissimo : trovare un biglietto a 100 euro è un affare se il pezzo medio oscilla fra 200 e 250.
Forse l'Aeroporto di Salerno vanta un primato mondiale: ogni giorno ci sono più dipendenti che passeggeri. Il presidente, preciso: “Eh, spese abbondanti: 50 assunti, 3 squadre di vigili del fuoco, 3 gruppi di sorveglianza. Cento, più o meno”. Semplice intuire che sia un'azienda disastrata, e giovane anche: gran debutto Salerno-Milano il 12 maggio di 3 anni fa.
NON ARRIVA il fallimento perché la cattiva politica è una tassa puntuale per i cittadini: bilancio 2010, passivo di 2,4 milioni di euro; nel 2011, peggio, 3,2 milioni. E così sempre, al ritmo di 2 milioni se l'annata è positiva. Con sofferte e sincere scuse ai cittadini, una società (pubblica) avrebbe licenziato se stessa. A Salerno, però, vogliono l'aeroporto. Come Napoli, più di Napoli, abbasso Napoli. E dunque Edmondo Cirielli (Pdl), il presidente della Provincia, annuncia trionfante vagonate di euro: “Cento milioni! Per il nostro aeroporto, ci pensate? La Regione ha sbloccato i fondi”. Piano. Una delibera regionale, una settimana fa, promette 50 milioni di euro per un progetto vecchio di tre anni: espropriare il terreno (ovviamente privato, perlopiù serre contadine), allungare la pista, sfondare il capannone e farne tre. E poi, semmai, di nuovo 50 milioni per asfaltare le strade e scavare gallerie. La matematica di Cirielli è ineccepibile: se la somma fa il totale, direbbe Totò, siamo esattamente a cento. Maiese gongola: “Non possiamo vivacchiare con milioni di euro sprecati, dobbiamo investire: la pista è l'unica possibilità”. L'unica, certo. E se l'investimento va male? “Nooo. Noi dobbiamo avere un milione di passeggeri per creare mille posti di lavoro”. Di posti, per adesso, ne avete cento: “Quando costruisci una casa mica ti chiedi se funziona? Se non ti piace, la vendi. Basta con la politica che ragiona per i fatti suoi. Noi vogliamo Boeing e Airbus”. Aerei giganti che planano sui centri abitati? “Credo sia distante un chilometro. Come Napoli, che fa?”. A dire il vero: 200 metri. “Sono case agricole”. Non avete paura che l'aeroporto sia inutile? “Nooo. Sai che bello per i vip imbarcarsi per New York con i bagagli a Salerno?”.



Possono considerarsi delle realtà possibili solo in Italia,queste come molte altre sono la miscela per consolidare fenomeni politici come quelli leghisti,come del resto la maggior parte degli ottimi servizi giornalistici legati a Report di Milena Gabanelli,i quali però oltre informarci degli sprechi lasciano moltissimo amaro in bocca,poichè nulla succede o quasi ad invertire la rotta,nonostante le denunce.

&& S.I. &&


per eventuali notifiche


iserentha@yahoo.it

Nessun commento: