martedì 29 novembre 2011

I motivi per leggere il Fatto quotidiano




Furbo chi (ci) legge


di Marco Travaglio


Siccome non siamo B., non diremo mai “ho un complesso di superiorità che stento a frenare”. Ma sempre più spesso ci capita di notare che i fatti danno ragione alle battaglie e ai consigli non richiesti del nostro giornale. Cinque esempi fra i tanti. 1) Quando è caduto il governo B., oltre ad associarci ai festeggiamenti, abbiamo scritto che era meglio evitare pasticci e inciuci, e andare subito a votare come la Spagna, per avere al più presto un governo voluto dai cittadini che fronteggi la crisi col necessario consenso. Quel che sta accadendo, con un governo vecchio, carbonaro, pieno di conflitti d’interessi e prossimamente ostaggio dello stesso Parlamento che ha approvato la mozione su Ruby nipote di Mubarak e una ventina di leggi vergogna, rischia di confermare la nostra analisi. 2) Quest’estate abbiamo implorato tutte le opposizioni di raccogliere le firme per il referendum elettorale. Ma il nostro appello è stato raccolto solo da Di Pietro, Vendola e Fini, mentre l’Udc se n’è ben guardata e il Pd si è spaccato nella solita dozzina di fazioni e il segretario Bersani ha fatto il pesce in barile con supercazzole tipo la “via parlamentare”, salvo poi saltare sul carro del referendum alla notizia del milione e 200 mila firme raccolte. 3) Alle prime avvisaglie del disastro San Raffaele, abbiamo messo in guardia Nichi Vendola dalla spericolata operazione societaria fra Regione Puglia e don Verzé per il mega-ospedale di Taranto: roba da 210 milioni (pubblici, ovviamente), per giunta su aree poco sicure e oggetto di inquietanti speculazioni. Ora puntualmente il prete à porter è indagato per bancarotta fraudolenta e immortalato dalle intercettazioni come un bandito che fa incendiare i terreni circostanti il suo ospedale milanese per sloggiarne l’affittuario riottoso, contro il quale fa pure scatenare la Guardia di Finanza. Intanto Vendola è costretto a fare precipitosamente marcia indietro, con una lettera al sindaco di Taranto e al presidente della fondazione San Raffaele del Mediterraneo, in cui li invita a “sospendere il bando per il concorso di idee per l’acquisizione del progetto definitivo dell’ospedale... e, ove ne ricorrano i presupposti, ritirarlo”. E pensarci prima? 4) Quando a Milano, dopo l’inatteso successo del sinistra-centro contro la Moratti, è nata la giunta Pisapia, abbiamo scritto che era inopportuno nominare Stefano Boeri, già progettista dell’Expo in versione “orto planetario”, assessore all’Expo: sia per il suo conflitto d’interessi “affettivo” (chi ha fatto un progetto, specie se ottimo, vi rimane comprensibilmente affezionato), sia perché la sua idea ambientalista e anti-speculativa dell’evento sarebbe uscita indebolita dal nuovo incarico. Insomma – scrivevamo – “il suo peso nella giunta per una politica più attenta all’ambiente e meno agli interessi forti avrebbe potuto esercitarlo più efficacemente da una posizione diversa, lasciando la delega su Expo a qualcuno che condividesse il progetto dell’‘orto’ e la filosofia urbanistico-ambientale retrostante, senza esservi mai stato coinvolto ad alcun titolo”. Ora, complici gli inciuci Pisapia-Formigoni sull’Expo, Boeri “salta” e la giunta della cosiddetta “rivoluzione arcobaleno” ne esce a pezzi. E pensarci prima? 5) Due anni e mezzo fa, quando B. impose Minzolini alla direzione del Tg1, scrivemmo che Paolo Garimberti, “presidente di garanzia” della Rai, avrebbe fatto bene a votare contro, o almeno ad astenersi. Invece votò a favore. Se oggi il Tg1 viene scavalcato dal Tg5 e persino dal Tg3 e la gente lo considera autorevole come il Tg4, non è certo colpa di Minzo, che è sempre stato Minzo. Ma di chi l’ha nominato. Come vedete, cari lettori, nessuno dei cinque esempi riguarda B. Il nostro giornale, del resto, non è nato per rovesciare B. Ma per scrivere quello che gli altri non scrivono (o, peggio per loro, non leggono).



Le prove dettagliate per cui abbonarsi o leggere sporadicamente questo giornale non e' tempo perso,anzi da quelle parti si respira ancora la libera informazione,merce rara di questi tempi!


&& S.I. &&


per eventuali notifiche


iserentha@yahoo.it



Nessun commento: