giovedì 5 maggio 2011
A Tremonti piacciono domande normali
Tremonti a Feltri (Il Fatto):
“Per una volta faccia una domanda normale”A Giulio Tremonti piacciono le domande “normali”. O meglio: non gradisce le domande che lo costringono a una risposta precisa, che lo impegni. Si capisce dalla reazione stizzita del ministro dell’Economia al quesito di Stefano Feltri del Fatto Quotidiano: “Pensa che il decreto sviluppo risponda alle richieste avanzate da Confindustria in questi mesi o ci saranno altri interventi in futuro?”. Domanda legittima. Poi il cronista del Fatto aggiunge: “Ministro, Berlusconi l’ha lanciata come suo delfino, visto che la correzione di bilancio, grossa, sarà nel 2013-2014, da 40 miliardi, lei ha voglia di farla?”. Altra domanda legittima. E’ troppo per il numero uno di via XX settembre. “Per una volta, faccia una domanda normale”, dice il ministro filando via.
Non c’è da meravigliarsi,Stefano Feltri fa domande che in una qualsiasi democrazia “normale” sarebbero accettate di buon grado,evidentemente nelle conferenze stampa van bene le dichiarazioni alla Brambilla,o se va male,domande pilotate senza alcuna difficoltà nel rispondere.
L’attuale esecutivo è stato organizzato come fosse un azienda privata,e certe domande non possono essere tollerate.
Fortunatamente da più di un anno esiste Il Fatto quotidiano,e se ne stanno accorgendo sempre più lettori!
&& S.I. &&
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