lunedì 7 febbraio 2011
Marco Travaglio,il passaparola del lunedì,il tormentone Ruby
Il testo integrale dell'intervento
Buongiorno a tutti, il Presidente della Repubblica Napolitano ha lanciato un appello ai giornali perché si occupino meno della cronaca giudiziaria e della cronaca nera e più di cose più elevate, più importanti, per carità sappiamo tutti che ci sono cose più importanti delle indagini su Berlusconi, il problema è che le indagini su Berlusconi, anche se di materia molto vile, diventano importanti in quanto Berlusconi rimane Presidente del Consiglio, se fosse un privato cittadino non fregherebbe nulla a nessuno.
Notizie private e notizie pubbliche
La domanda naturalmente è a che titolo il Presidente della Repubblica auspichi, dia indirizzi alla stampa su cosa scrivere, su cosa non scrivere, su quali temi trattare e su quali temi non trattare, ma questa settimana lasciamolo in pace perché almeno ci ha fatto la grazia di rimandare indietro una legge incostituzionale, una campione rispetto a tutte quelle che aveva firmato, il Decreto sul federalismo che il governo aveva approvato un minuto dopo che il Parlamento l’aveva bocciato, l’ha definito addirittura irricevibile, ha definito scorretta la procedura del governo e quindi accontentiamoci, di questi tempi è tutto grasso che cola.
Il problema è di cosa dovrebbe occuparsi la stampa nelle pagine che riguardano la politica italiana, visto che i protagonisti della politica italiana sono questi, con una classe dirigente non soltanto politica così compromessa con il crimine, è assolutamente normale che la cronaca politica spesso diventi cronaca giudiziaria, del resto il numero di articoli di cronaca giudiziaria dipende dal numero di inchieste giudiziarie su politici e le inchieste giudiziarie su politici, checché se ne dica dipendono da un particolare accanimento della Magistratura contro i politici, ma dipendono dal numero elevatissimo di reati commessi da politici in Italia, a cominciare dal Presidente del Consiglio, se smettessero di rubare e di delinquere, i magistrati indagherebbero molto meno, anzi non indagherebbero proprio su di loro, quindi per evitare che ci siano molte indagini della Magistratura su politici e molti articoli sui giornali a proposito delle indagini della Magistratura su politici, non c’è che una soluzione, che i politici la smettano di delinquere, oppure che quelli che delinquono e vengono presi con le mani nel sacco, si dimettano subito in modo da rendere affare loro il prosieguo delle indagini e dei processi.
Risolto questo problema che mi sembra molto banale, ma che naturalmente sta diventando il vero problema grazie al modo che hanno televisioni e giornali di dirottare continuamente l’attenzione delle persone dal vero problema a aspetti collaterali, qua sembra che il problema non siano reati commessi eventualmente dal Capo dal Governo, ma le indagini e i giornali che le raccontano, veniamo alle novità di questa settimana che possono essere riepilogate così: una è la bocciatura del Decreto sul federalismo nella Commissione bicamerale creata ad hoc in Parlamento e quindi la decisione del Governo di forzare, infischiarsene del Parlamento e di riapprovare per via di Decreto quel Decreto Legislativo che il Parlamento aveva bocciato, per questo il Capo dello Stato ha detto no e naturalmente questa è una novità che non riguarda soltanto i destini del federalismo che personalmente mi auguro che venga bocciato e non se ne parli mai più, visto che è una boiata pazzesca, del resto porta la firma di Calderoli già esperto in fatto di altre porcate, ma riguarda anche il destino della legislatura perché è chiaro che se fosse passato il federalismo o almeno quel Decreto Legislativo in attuazione alla legge delega sul cosiddetto federalismo che poi è ben poca cosa, riguarda competenze municipali in fatto di tasse e recuperi di denaro dallo Stato in fatto di tasse, quello scoglio sarebbe stato superato e quindi naturalmente tutti avrebbero avuto le mani libere per decidere se andare o non andare alle elezioni, il fatto che invece sia ancora in ballo quel Decreto sul federalismo e che adesso si cerchi di recuperarlo nei prossimi mesi, il prossimo mese e mezzo in Parlamento, fa sì che la Lega che avrebbe potuto decidere di staccare la spina a Berlusconi dopo avere incassato quello che le serviva, proprio per non restare abbracciata a questo cadavere ormai purulento che rischia di portarsi nella tomba pure Bossi, la Lega ha invece tutto l’interesse a rinviare questa partita a quando si saprà che fine fa questo famigerato, famoso decreto sul federalismo e quindi Berlusconi ha un altro paio di mesi di respiro, ha un altro pretesto per tenere la Lega incollata a sé in attesa che il Decreto passi e quindi di elezioni verosimilmente non si parlerà più per i prossimi due mesi e eventualmente si andrà, se ci sarà una crisi, a farla intorno a maggio – giugno, il che significa che non ci sarebbero i tempi tecnici per votare entro l’estate, quindi è molto probabile, a causa di questa faccenda, di questo stop al Decreto sul federalismo, che le elezioni anticipate, se ci saranno, slittino all’autunno, salvo naturalmente sorprese dell’ultima ora o salvo che non sia Berlusconi, a questo punto, a dire: andiamo al voto, anche se ultimamente si è convertito alla stabilità e è diventato un nemico delle elezioni anticipate.
L’altra novità della settimana è il voto della Camera dei Deputati dell’aula che con 315 voti a favore e qualcuno in meno contro, ha deciso di accogliere la proposta della Giunta per le autorizzazioni a procedere, la quale aveva suggerito di respingere la richiesta dei magistrati di Milano, di respingere al mittente le carte che la Procura di Milano aveva mandato per chiedere l’autorizzazione alla perquisizione dell’ufficio del contabile privato di Berlusconi, il Rag. Spinelli che, come abbiamo già detto, risente, assorbe l’immunità di Berlusconi per contagio e quindi perquisire lui, sarebbe come perquisire Berlusconi, di fronte a questo diniego alla perquisizione, la Procura ha detto: va bene, l’ufficio di Spinelli è come se fosse l’ufficio di Berlusconi? Ci vuole l’autorizzazione del Parlamento per perquisirlo? Vi chiediamo l’autorizzazione a perquisirlo, la Camera non ha detto sì e non ha neanche detto no, ha detto: neanche vi rispondiamo perché secondo noi la competenza a indagare su Berlusconi e quindi a perquisire Spinelli non è della Procura di Milano, ma deve passare tutto al Tribunale dei Ministri, la Procura di Milano ha chiesto che ora è e la Camera ha risposto piove, la Procura ha chiesto: possiamo perquisire gli uffici di Spinelli che apparterrebbero a Berlusconi, gli hanno risposto: la competenza è del Tribunale dei Ministri.
Perché hanno risposto così? Perché se avessero risposto di no o avessero risposto di sì, Berlusconi si sarebbe dovuto difendere nel processo, mentre invece tanto per cambiare il voto della Camera prefigura una difesa dal processo, lui non vuole parlare con la Procura di Milano, non vuole parlare con il G.I.P. che a giorni si occuperà della richiesta di diritto immediato nei suoi confronti, vuole questo fantomatico Tribunale dei Ministri che, l’abbiamo detto, esiste, è composto da giudici milanesi, estratti a sorte, non da Ministri e allora perché Berlusconi vuole andare davanti a giudici comunque milanesi a discutere il suo caso? Perché già che non ci finirà mai davanti ai giudici del Tribunale dei Ministri, in quanto per iniziare il processo davanti al Tribunale dei Ministri, ci vuole l’autorizzazione a procedere del Parlamento, dove lui ha una maggioranza, in parte eletta, in parte da lui comprata e quindi sa già che la sua maggioranza negherà l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti, se il reato fosse ritenuto ministeriale, quindi Berlusconi è come al solito il Bertoldo che chiede di potersi scegliere la pianta alla quale lo devono impiccare e alla fine naturalmente sceglie una piantina di fragole, lui neanche la piantina di fragole, proprio non vuole nessun Tribunale e infatti spera che in qualche modo il suo caso finisca al Tribunale dei Ministri proprio perché lui sa che non ci andrà mai, in quanto la Camera negherà l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti, come sempre fa, sempre, sempre, sempre, ogni volta che i magistrati chiedono l’autorizzazione a intercettare, a perquisire o a imputare un qualche membro della casta degli intoccabili!
Quindi il voto della Camera non ha nessuna attinenza con la richiesta della Procura, non ha nessun valore giuridico, vi basti pensare che per dire che la Procura non è competente a indagare su un caso, la Camera dei Deputati ha messo nero su bianco che il reato ipotizzato a carico di Berlusconi e cioè la concussione, la telefonata alla Questura per far liberare Ruby, era un atto commesso nell’esercizio delle funzioni del Presidente del Consiglio che, preoccupato per una crisi internazionale con l’Egitto a causa del fermo della nipote di Mubarak, si è immediatamente allertato da Parigi dove era in missione di Stato per sciogliere questo possibile conflitto con l’Egitto, naturalmente non si era domandato come potesse una marocchina essere la nipote del Presidente egiziano, evidentemente lui ha concezioni geografiche piuttosto basiche, non riesce a distinguere l’Egitto dal Marocco, ma soprattutto dopo aver salvato tramite la Minetti la povera nipote di Mubarak non si è minimamente preoccupato di dove fosse finita e cioè non aveva neanche saputo che la Minetti una volta uscita con Ruby, l’aveva riconsegnata nelle mani di una prostituta brasiliana e aveva ricominciato Ruby a battere esattamente come prima, pensate che salvataggio, ce ne sarebbe abbastanza per un bombardamento dell’Egitto all’Italia, se Berlusconi sapendo che quella era la nipote di Mubarak l’avesse fatta riconsegnare dalla Minetti a una mignotta, avrebbero dovuto tirarci qualche bomba come minimo, naturalmente è tutto finto, però è interessante che in Parlamento si siano trovati 315 deputati, la maggioranza della Camera dei Deputati disposti a mettere la loro faccia e il loro voto sotto un’affermazione “Berlusconi intervenuto in Questura per salvare l’Italia da un conflitto con l’Egitto perché Ruby era la nipote di Mubarak” alla quale nessuno può credere naturalmente, ma che uno si vergognerebbe a dire, gli scapperebbe da ridere a dire una cosa del genere, 315 deputati tutti militarmente alleati, alcuni dichiaratamente comprati, hanno messo il loro voto sotto una mozione che è la più ridicola della storia dei lavori parlamentari, mai il Parlamento italiano si era umiliato e si era mortificato e abbassato a questi livelli di ridicolaggine per parare il culo al Presidente del Consiglio!
Quindi non c’è nessuna conseguenza giuridica o giudiziaria di questo voto parlamentare che è politico, è un modo per strillare “ce l’hanno tutti con me, voglio un altro giudice” poi sappiamo che non ci sarà nessun giudice, ma non ha nessuna conseguenza, la Procura di Milano può continuare tranquillamente a fare il suo mestiere e infatti nessuno le ha tolto la competenza perché per fortuna ancora non può essere la Camera dei Deputati a decidere quale giudice è competente nei confronti di un suo membro.
Le foto del Presidente
La terza novità della settimana è la storia delle foto, Il Fatto quotidiano ha rivelato che c’è un’asta in corso perché ci sono persone che cercano di vendere delle foto con Berlusconi nudo accompagnato da ragazze a loro volta discinte e eventuali giornali o agenzie fotografiche disposte a acquisire questa merce.
Immaginate naturalmente l’interesse che non solo giornali hanno a acquisire questa merce, ma evidentemente ricattatori, sicofanti, traffichini, mestatori che girano intorno a questo mercato delle foto, mercato delle foto che naturalmente costituisce l’altra ragione per la quale Berlusconi avrebbe già dovuto farsi da parte: 1) è il fatto che è indagato e prossimamente sarà imputato per sfruttamento della prostituzione minorile o favoreggiamento della prostituzione minorile e concussione ai danni di una Questura; 2) è che è ricattato e è ricattabile, quindi questo commercio di foto dimostra che il Presidente del Consiglio è in condizioni molto peggiori di quelle in cui si trovava Piero Marrazzo, dopo che i Carabinieri avevano illegalmente fatto irruzione a casa di Nathalie, il trans di Via Gradoli, immortalandolo con un filmato alle prese con questo trans in un festino di sesso e di droga, avevano cominciato a ricattarlo, quando i Carabinieri furono arrestati, fu sequestrato il videotape e si scoprì che Marrazzo per mesi era stato sotto ricatto, tutti dissero “non può rimanere un attimo di più al suo posto!” infatti Marrazzo si dimise, la stessa condizione è quella in cui si trova Berlusconi, con la differenza che non c’è un solo ricattatore in possesso di una sola arma di ricatto, ma abbiamo decine e decine di ragazze con i loro fidanzati, amici che si passano sui telefonini questi video e queste immagini e naturalmente qualcuna sta cercando di capitalizzarla e lì sarà difficile che il Cavaliere per quanto piovresco riesca a racimolare tutto questo materiale e in ogni caso voi immaginate in quali condizioni si trova in questo momento, all’inseguimento di tutti questi possibili tentativi di ricatto che fanno capo a decine e decine di persone.
Menomale che siamo un paese che non conta più una mazza a livello internazionale perché altrimenti potremmo addirittura pensare che ci siano dei servizi segreti stranieri interessati a sputtanare l’Italia, ma del resto più sputtanati di così è impossibile, quindi almeno questo per fortuna lo possiamo escludere.
Queste sono le novità con il condimento del solito Fabrizio Corona che ha detto – e credo sia vero – che sono andati a rubargli negli uffici e hanno lasciato lì i soldi e gli assegni, mentre invece erano molto interessati agli archivi informatici, evidentemente c’è qualcuno che sta cercando di ripulire, naturalmente non c’è solo Corona che può disporre di quelle foto e quindi anche se il furto fosse andato a buon fine, il problema non sarebbe risolto ugualmente.
Le novità di giornata, di oggi, lunedì, sono che come scrive Il Corriere della sera la Procura ha dovuto rinviare di qualche ora o di qualche giorno la richiesta di diritto immediato nei confronti di Berlusconi perché è sbucata fuori un’altra minorenne tra le frequentatrici di Arcore, si chiama Iris Bernardi, è una brasiliana che vive in Romagna, inizialmente si sapeva che aveva frequentato, addirittura credo 13 volte le residenze estive e invernali e di mezza stagione del Presidente del Consiglio, ma pareva che ci fosse stata quando lui non c’era, evidentemente le case di Berlusconi sono talmente aperte che uno può entrare anche quando lui non c’è.
Invece incrociando dei dati si è scoperto che questa Iris due volte è stata a Arcore anche quando lui c’era e quando lei era ancora minorenne, prima del 29 dicembre 2009 quando ha compiuto i suoi 18 anni, come si è fatto a scoprire che c’era? Inizialmente sembrava che lei fosse stata a Arcore il 14 dicembre 2009 e cioè il giorno in cui Berlusconi la sera fu colpito dal Duomo in miniatura lanciato da Tartaglia, invece adesso si scopre che era lì la notte precedente questa ragazza, quando Berlusconi era a Arcore e che prima dell’attentato avesse passato la notte precedente a Arcore lo disse proprio Bonaiuti che stava al capezzale del Cavaliere, al San Raffaele dopo l’attentato quando disse che Berlusconi già mentre lasciava Arcore per andare a Milano per il suo comizio, gli aveva confidato di essere preoccupato per il clima di odio e di aggressione nei suoi confronti, quindi è evidente che Berlusconi a Milano c’era arrivato da Arcore dove aveva passato la notte e dove quella notte risultava essere stata presente, insieme a altre, questa Iris, sicuramente minorenne.
Si sapeva che era minorenne o no? Il Corriere della sera ha scoperto, sì si sapeva perché qualche mese fa quando questa ragazza aveva vinto la nomination in un concorso di miss, era stata presentata in piazza alla presenza di Signorini, Corona, Belen Rodriguez e Lele Mora che era uno degli organizzatori della manifestazione, come una ragazza di 17 anni, quindi Lele Mora, probabilmente è il tramite tra questa ragazza e il Presidente del Consiglio e sapeva che era minorenne e quindi visto che era amico di Berlusconi, speriamo bene che l’abbia avvertito che la ragazza era minorenne, in ogni caso andare con minorenni se poi si dimostra che sono state pagate, è un reato, esattamente come quello di cui è accusato Berlusconi a proposito dei suoi rapporti prezzolati con Ruby.
Quindi nel frattempo fanno gli accertamenti su questa nuova minorenne perché naturalmente a questo punto salirebbe a 3 il numero delle minorenni frequentate da Berlusconi perché ne hanno già scoperte altre due, senza dimenticare la famosa Noemi Letizia che però all’epoca non risultava essere stata pagata, ultimamente si è scoperto un bonifico da Berlusconi alla madre di Noemi Letizia, non si sa naturalmente in cambio di cosa, il sospetto è che questi Signori Letizia, quelli di Casoria, quelli della festa di Casoria sappiano delle cose che è bene che tengano per sé diciamo che hanno garantita una serena vecchiaia con quello che sanno!
L’altra novità di giornata è un’indagine della Procura di Napoli, indagine che nasce su un giro di soldi falsi che alcuni esponenti della malavita napoletana cercavano di piazzare in giro, siamo a Totò e Beppino, il punto di partenza è Totò e Beppino, i soldi falsi, a un certo punto cosa si scopre? Che una di queste persone accusate di andare in giro a piazzare denaro falso, Euro falsi un tale Bartolo che pare si occupi anche di campagne di immagine di alcune ragazze, il sottobosco è sempre lo stesso, naturalmente i book che vanno in giro nelle agenzie per sistemare queste ragazze che vogliono sfondare nel mondo dello spettacolo, oltre alle banconote fasulle, avrebbe tentato di piazzare anche ragazze, ragazze disponibili, ragazze squillo, escort essendo in rapporti, lui personalmente non necessariamente in questo giro di squillo, con Corona e soprattutto avrebbe organizzato degli incontri a pagamento per dei signori interessati al genere, con Sara Tommasi, soubrette televisiva che stava a Quelli che il calcio e che è legata al giro di Lele Mora naturalmente e che risulta a sua volta essere stata a Arcore, intercettando questo tizio e poi questa tizia per questa indagine che parte dagli Euro falsi, arriva alla possibile prostituzione, si scoprono sms di Sara Tommasi a Berlusconi e soprattutto si scoprono cose che lei dice al telefono su come funziona il sistema Mora, su come Mora recluta le ragazze, su come le fa prostituire e altre cose di questo genere, la cosa più terribile è che emergono anche dei rapporti tra Lele Mora e uomini, scrive Il Corriere della sera “quanto è emerso in queste settimane da accertamenti, sembra infatti rappresentare un riscontro alle accuse contestate a Mora, ma apre un nuovo fronte anche sui rapporti tra questi personaggi e la criminalità napoletana, legati all’organizzazione di incontri sessuali e forse non solo” tenete presente che ieri Corona ha dichiarato che il mercato delle foto con Berlusconi nudo, non si sa bene se foto vere, se foto taroccate, chi lo sa, è gestito da personaggi della criminalità organizzata, della camorra e del resto non è improbabile tutto ciò perché molti dei personaggi coinvolti nelle feste di Arcore, delle ragazze coinvolte nelle feste di Arcore vengono da Napoli e una di queste ragazze, una delle gemelle De Vivo che anche lei lavorava, si fa per dire, all’Isola dei Famosi, il fidanzato di questa De Vivo è un imprenditore campano, già Consigliere comunale di Forza Italia che recentemente è stato inquisito per associazione a delinquere di stampo camorristico, non dimenticatevi l’altra ragazza di origini straniere, la ?Polanko? che aveva un fidanzato che addirittura è stato arrestato perché implicato in un traffico di 12 chili di cocaina e dopo l’arresto del fidanzato e il sequestro di questi chili di cocaina un po’ nell’auto, nella Mini che questo tizio guidava e che però è di proprietà di Nicole Minetti, Consigliere regionale della Lombardia, Berlusconi ha continuato a frequentare la Polanko come se niente fosse, quindi immaginate anche quest’altro rischio da queste frequentazioni incontrollabili decine di ragazze, non sai chi sono le ragazze, non sai neanche chi sono i loro fidanzati, le loro famiglie, chi si aggira intorno a loro e quindi che uso potrebbe essere fatto delle informazioni che queste attingono dentro le ville di Berlusconi e poi portano fuori e che giri possono fare poi i famosi scatti e i famosi filmini che realizzano con i loro telefonini, questo è quello che dice Corona, ci sarebbe la camorra dietro a questo giro, a un giro, uno dei tanti di foto da mettere in commercio.
Foto che naturalmente possono essere state scattate dalle ragazze, Il Corriere della sera parla anche di foto che avrebbe in mano il fratello dell’amica di Noemi che portò Noemi minorenne, anche lei, a trascorrere il weekend di capodanno a Villa Certosa, capodanno del 2008, quindi evidentemente c’era Noemi, c’erano le sue amiche, qualcuna ha fatto delle foto, il fratello di una delle sue amiche, evidentemente sta cercando di capitalizzare tutto questo.
Berlusconi bollito e sotto ricatto
Naturalmente qualcuno dirà che schifo, chi se ne frega, che schifo va bene, chi se ne frega no, perché stiamo parlando del nostro Capo del Governo, stiamo parlando del nostro Capo del Governo che evidentemente è in condizioni, oltre che psicofisiche, quelle si vedono in questi tristissimi video messaggi quotidiani dove ripete sempre le stesse cose, ormai si capisce che è proprio bollito a uno stadio veramente preoccupante, quasi penoso, parliamo anche delle condizioni di non autonomia e di non libertà nelle quali lui agisce.
Perché ormai è controllato minuto per minuto da un sacco di gente che evidentemente ricatta o può ricattarlo, che dal suo punto di vista è esattamente la stessa cosa e non conta se il ricatto si basa su cose vere o su cose false, su foto vere o su fotomontaggi, perché con quello che si è saputo sulle feste a Arcore, è assolutamente credibile chiunque parli, essendoci stato, sia che dica la verità, sia che dica bugie, nessuno si stupirebbe più di nulla, neanche di un racconto di pura fantasia, questo lo rende molto più ricattabile ancora di quanto già non lo fosse in precedenza.
Allora i suoi avvocati disperati, o almeno così sembra, poi giustamente quelli fanno gli avvocati, quindi immaginate cosa gliene importa, anzi sono felicissimi di avere un cliente così prolifico di reati e di indagini per cui non moriranno mai di fame gli ottimi Ghedini e Logo, cosa hanno fatto? Se la sono presa con Il Fatto quotidiano, solo perché Il Fatto Quotidiano ha scritto che ci sono queste foto e che qualcuno sta cercando di venderle, cosa hanno fatto? Sono andati a piagnucolare dal garante della privacy, quest’ultimo è un ente inutile, è un organismo sonnacchioso che dorme sonni profondi quando c’è da tutelare la privacy dei cittadini comuni, non mi risulta sia intervenuto quando Il Giornale ha titolato “gli amori segreti di Ilda Boccassini” tirando fuori il fatto che 30 anni fa era fidanzata con un giornalista di sinistra, titolo di apertura di un giornale, il fidanzato di 30 anni dalla Boccassini, il garante non mi risulta che sia intervenuto, il garante si ridesta all’improvviso soltanto quando sente due parole, purché associate “Berlusconi – fotografie” in quel momento il garante riprende improvvisamente vita e dice: non pubblicate, non scrivete, zitti tutti, silenzio! Questo è il garante della privacy in Italia, allora cosa ha fatto il garante della privacy? Ha preso le lagnanze degli Avvocati Ghedini e Longo e le ha mandate a Il Fatto Quotidiano pretendendo spiegazioni sul fatto che noi abbiamo scritto una cosa vera e cioè che ci sono delle foto e che chi le ha in mano sta cercando di venderle, guardate è uno spettacolo, tanto per farvi capire come funzionano quelle che dovrebbero essere le Authority indipendenti e che in realtà sono praticamente i postini degli avvocati del Presidente del Consiglio.
Garante per la protezione dei dati personali, dipartimento comunicazioni e reti telematiche a Editoriale Il Fatto, a Signor Direttore Responsabile Il Fatto e per conoscenza On. Silvio Berlusconi presso gli Avvocati Longo e Ghedini, allegato 1, oggetto “Diffusione di dati personali relativi all’On. Silvio Berlusconi: si trasmette l’allegata segnalazione inviata dagli Avvocati Nicolò Ghedini e Piero Longo in nome e per conto dell’On. Silvio Berlusconi al fine di acquisire ogni elemento ritenuto utile alla valutazione del caso segnalato, con particolare riguardo all’articolo di Gianni Barbacetto e Antonella Mascali: “Un’asta per le foto” si prega pertanto di dare riscontro alla presente richiesta di informazioni entro le ore 14 dell’8 febbraio corrente mese” naturalmente la risposta qual è? E’ una risata omerica, noi non abbiamo da dare nessun chiarimento a nessun garante, a nessun Avvocato Ghedini e a nessun On. Presidente Berlusconi, perché noi facciamo il nostro lavoro in autonomia e in indipendenza e questi signori non ci possono dire quello che dobbiamo scrivere e quello che non dobbiamo scrivere.
Anche perché noi abbiamo scritto come bontà loro hanno scritto anche questi fringuelloni del garante che c’è un’asta per le foto di Berlusconi e io vorrei capire di cosa stiamo parlando, di quale privacy abbiamo violato, mica abbiamo pubblicato le foto, mica le abbiamo fatte le foto, mica le abbiamo comprate, abbiamo semplicemente detto che c’è un’asta per le foto e che naturalmente l’asta perché funziona? Perché sono foto pruriginose, certo che se ci fosse Berlusconi in doppiopetto che fa un incontro al vertice con qualcuno dei suoi amici, nessuno potrebbe ricattarlo con quelle foto, è ovvio che perché sia ricattabile Berlusconi deve essere in condizioni di ricattabilità!
Segue l’allegato dello Studio Ghedini - Longo, sono due paginette spettacolari, se avete un attimo di tempo vi consiglio di ascoltare “gli Avvocati Piero Longo e Nicolò Ghedini del Foro di Padova in nome e per conto del loro assistito Silvio Berlusconi espongono quanto segue: in data 4 febbraio 2011 il giornale Il Fatto Quotidiano direttore Responsabile Antonio Padellaro sede della redazione Roma etc., pubblica in prima pagina un articolo a firma Gianni Barbacetto e Antonella Mascali dal titolo “un’asta per le foto” e dal sottotitolo “immagini del Premier nudo con le ragazze offerte ai giornali, prezzi astronomici per quella che è considerata l’arma letale”. In quarta pagina l’articolo prosegue con il nuovo titolo “Il Papi desnudo” e con il sottotitolo “E’ cominciata la riffa sulle foto senza veli di B, avvocati e agenzie pronti a vendere lo scoop” i giornalisti riprendono con grande evidenza una notizia già apparsa recentemente su alcuni quotidiani, ciò premesso si segnala che l’On. Silvio Berlusconi ha conferito incarico a questi difensori di procedere in ogni sede a tutela per i fatti di cui in premessa” a Roma si direbbe “e ‘sti cazzi?” a noi che ci frega che Berlusconi ha dato ordine di procedere in ogni sede? Noi abbiamo dato una notizia, non abbiamo pubblicato una foto.
“Va innanzitutto precisato che foto del Presidente Berlusconi svestito in atteggiamenti intimi con ragazze, laddove effettivamente esistenti, devono ritenersi sicuramente false, frutto di montaggi e/o di manipolazioni” ma che ne sanno Ghedini e Longo di quello che fa Berlusconi nel letto di casa sua, con le ragazze che invita a casa sua, a meno che non siano sempre presenti, evidentemente dobbiamo pensare che Ghedini e Longo Berlusconi se li tiene sempre sotto il letto o nel guardaroba a sbirciare quello che lui fa, per cui loro sono pronti a giurare che nessuna ragazza ha mai visto Berlusconi nudo, evidentemente quando esercita quelle attività sessuali per le quali lui stesso si auto elogia anche nei vertici internazionali, fa tutto vestito!
Oppure che è nudo, ma che le ragazze non fotografano, il che sarebbe una novità, perché sappiamo che la D’Addario aveva addirittura la videocamera con il cavalletto e lui non si era accorto di niente, non si capisce come facciano gli Avvocati Ghedini e Longo a dire che le foto non ci sono e se ci sono, sono false o fotomontaggi tra l’altro nelle intercettazioni e nelle dichiarazioni di queste ragazze alla Procura di Milano ce ne sono diverse che dicono che Berlusconi si presenta completamente nudo davanti a decine di ragazze, armate di telefonino, quindi siamo naturalmente a Alice nel paese delle meraviglie, ma vanno avanti ancora Ghedini e Longo e dicono “per quanto riguarda più specificamente alla funzione di codesta autorità in indirizzo – il garante a cui si rivolgono – è di immediata evidenza che la prospettazione un’asta per le suddette foto, integra comunque e quantomeno la fattispecie di cui al secondo comma dell’Art. 615 bis Codice Penale che punisce chi rivela o diffonde mediante qualsiasi mezzo di informazione al pubblico notizie o immagini indebitamente procurate che attengono alla vita privata e si svolgono nei luoghi di abitazione o di privata dimora o loro appartenenze, questi difensori provvedono al deposito della querela contro ignoti per la sopra descritta fattispecie e per intanto chiedono a codesta autorità in indirizzo di attivare un’indagine a tal proposito ponendo in essere ogni strumento di cautela predisposto dalla normativa a difesa della privacy”.
Qui si dicono alcune cose veramente notevoli, prospettare un’asta per le foto integra un reato, diffusione di notizie o immagini indebitamente procurate sulla vita privata dentro la casa di qualcuno, sciocchezze su sciocchezze, intanto tentare di vendere delle foto non è reato, fare queste foto potrebbe essere reato se a farle, nelle abitazioni di Berlusconi, fosse stato qualcuno che si è intrufolato di soppiatto, in casa sua per riprendere cose che non avrebbe dovuto riprendere, oppure da fuori avesse usato al teleobiettivo talmente invasivo da poter vedere quello che succedeva dentro la proprietà privata di Berlusconi, in questo caso, ricorderete tutta la diatriba su Zappadu appostato sulla collinetta fuori Villa Certosa che riprendeva quello che succedeva dentro, se il teleobiettivo è molto invasivo ci può essere questo reato, mentre invece se riprendi solo quello che vedi da fuori, allora non è reato, purché naturalmente quello che riprendi abbia un interesse pubblico ci mancherebbe, se riprendi uno che sta facendo la pipì è ovvio che non c’è nessun interesse pubblico, ma queste ragazze non si sono intrufolate nelle ville di Berlusconi, se le foto le hanno fatte loro, le loro amiche invitate da Berlusconi alle feste, queste signore stavano lì legittimamente invitate dal proprietario e se giravano con i telefonini e fotografavano e nessuno glieli ha presi, sequestrati, peggio per il padrone di casa!
Quando queste vanno fuori, sono materiale loro, si sono fotografate loro, hanno fotografato quello che hanno visto, non c’è niente di illecito nel riprendere sé stessi e altri a casa di qualcuno che ti ha invitato a partecipare a una festa, mica lo fai perché ti sei intrufolato di nascosto, queste erano tutte regolarmente portate da Mora, dalla Minetti, da Emilio Fede, invitate dal Presidente del Consiglio e spesso pagate dal Presidente del Consiglio.
Il diritto-dovere di informare
Il reato potrebbe farlo chi le pubblica, non chi le vende o chi le ha scattate, potrebbe farlo chi le pubblica se, violasse la privacy, senza alcun interesse pubblico della notizia, sicuramente un’immagine del Presidente del Consiglio nudo con ragazze a loro volta nude o ripreso addirittura durante atti sessuali o preliminari attiene alla privacy del Presidente del Consiglio, qual è il problema?
Che prima della privacy viene il diritto – dovere di cronaca, quindi bisogna vedere se prevale in questo caso la privacy di Berlusconi o prevale il diritto – dovere di cronaca, mi sentirei di dire che quando si è saputo che Berlusconi era indagato per favoreggiamento della prostituzione minorile, se fossero uscite delle foto in cui lo si vedeva con ragazze maggiorenni non avrebbero dovuto né potuto essere pubblicate perché? Perché Berlusconi non aveva mai negato di ricevere a casa sua o di fare sesso con ragazze maggiorenni, negava eventualmente di averle pagate, qual è il problema? E’ che quando si è saputo dell’inchiesta lui è andato in televisione e ha fatto 4 messaggi trasmessi praticamente a reti unificate, tanto sono sue, in cui diceva che a Arcore non c’è nulla di sessuale e ci sono semplicemente delle castissime feste molto eleganti dove si beve Coca light, qualche Crodino, si vede Baaria, sai che palle e si vedono addirittura i discorsi di Vendola, a risai che palle!
Ha dipinto le feste a Arcore come una via di mezzo tra il ballo delle debuttanti e la mensa della Caritas dove lui aiuta queste povere ragazze immigrate che non riescono a arrivare alla fine del mese, allora è lui che ha sdoganato questo argomento, è lui che ha giurato agli italiani una cosa, se ci fossero delle foto che dimostrano che quello che lui ha giurato agli italiani è falso, beh, allora sarebbe diritto – dovere di cronaca pubblicarlo, perché? Perché sarebbe la prova che gli italiani sono governati da un bugiardo che racconta balle, direte: lo sappiamo già, certo, ma uno potrebbe sempre sperare che smetta di raccontare balle, quindi ogni balla che racconta, se poi c’è la prova del contrario, diventa diritto – dovere di cronaca, diritto dei cittadini a saperlo e dovere dei giornalisti a pubblicarlo.
Quindi tutto questo ambaradan degli avvocati, denota intanto una paura barbina che hanno questi signori che escano le foto, ma non vanno da nessuna parte perché chi ha scattato le foto non ha fatto nessun reato, se regolarmente invitato nelle sue ville e pare che a fare le foto siano state proprio le ragazze; B) vendere delle foto non c’è nessun reato, il reato potrebbe commetterlo per violazione della privacy chi quelle foto compra e pubblica, non perché le compra, ma perché le pubblica, ma molto probabilmente non c’è nessun reato neanche a pubblicarle, perché? Perché prevale sulla privacy di Berlusconi il diritto di cronaca e allora perché il garante non ha preso questa letterina di Ghedini e Longo e non l’ha battuta nel cestino e invece l’ha inoltrata a un giornale che sta facendo il suo dovere di raccontare le cose? E soprattutto perché l’ha mandato a Il Fatto Quotidiano, visto che quest’ultimo non ha pubblicato nessuna foto, non ha comprato nessuna foto – purtroppo – evidentemente perché non ce le hanno offerte, altrimenti se ci fosse stato materiale di diritto – dovere di cronaca le avremmo pubblicate altroché, ma perché se non per minacciare, per intimidire un giornale, per conto, tanto per cambiare del Presidente del Consiglio? Vedete le autorità indipendenti come sono ridotte, sono in realtà dipendenti dal potere e cioè da Silvio Berlusconi del resto delle autorità dipendenti ci sono tutti i rappresentanti dei partiti, così anche nell’autorità garante della privacy.
Detto tutto questo cosa succede adesso? Entro qualche ora o qualche giorno la Procura chiederà il giudizio immediato per Berlusconi, lo chiederà soltanto per il reato più grave, la concussione perché l’altro reato e cioè il favoreggiamento della prostituzione minorile non è previsto dal Codice per quel reato di prostituzione minorile non è previsto dal Codice il rito immediato, perché? Perché è un reato punito con una pena bassa, credo fino a 3 o 4 anni di reclusione e il Pubblico Ministero può fare la citazione diretta, può fare lui stesso il rinvio a giudizio, senza passare per il G.I.P., per abbreviare i termini e quindi per la concussione chiederanno il rito immediato e se il G.I.P. lo concederà ha 5 giorni per farlo, fisserà entro un paio di mesi la prima udienza davanti al Tribunale di Milano, intanto la Procura farà la citazione diretta, il rinvio a giudizio diretto per il reato di prostituzione, sempre al Tribunale di Milano, essendo che i due reati sono collegati, a quel punto poi chiederà al Tribunale di unificare i due processi perché è per nascondere la prostituzione minorile di Ruby a Arcore che Berlusconi fa la telefonata alla Questura, per farla liberare prima che Ruby che è molto loquace, cominci a parlare, quindi tra pochi giorni vedremo e sapremo, naturalmente prepariamoci a qualunque mattana e a qualunque scalmana, questo è già fuori in questi giorni, figuratevi quando si dovesse conoscere la data dell’inizio del suo processo, se invece il G.I.P. non accoglierà il rito immediato si andrà con il rito ordinario anche per la concussione e quindi con tempi un po’ più lunghi ci sarà poi l’udienza preliminare, ma naturalmente tutto ciò scavallerebbe l’estate, se invece il rito immediato verrà accolto, vuole dire che tra aprile e maggio, questa è la media dei riti immediati a Milano, Berlusconi sarà sotto processo per concussione, tanto per cambiare, anzi no è la prima volta dopo avere calpestato vari articoli del Codice Penale, gli mancava la concussione, quindi potrà aggiungere anche questa alla sua lunga collezione.
In chiusura vi segnalo che abbiamo messo insieme in un cofanetto tutti i Dvd che sono usciti a raccogliere Passaparola, si intitola “Lo stivale della vergogna” c’è una vignetta di Giannelli dello stivale italico formato da vari politici e poi ci sono i Dvd ciascuno con la sua copertina, sono 7 che racchiudono tutti quelli che abbiamo presentato in questi anni, cioè i Passaparola volume 1, 2, 3, 4, 5 e poi i due film che raccontano gli ultimi due anni e quindi Democrazya 2009 e Berluscoma 2010, se siete interessati lo potete prendere on line tramite il blog di Grillo, la settimana prossima presenteremo un’altra iniziativa che riguarda invece mafia, stragi, Borsellino e trattative, buona settimana, continuate a leggere Il Fatto Quotidiano.
[ Kenzo ]
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2 commenti:
Grazie Travaglio siamo un gruppetto che ti ascoltimo volentieri non demordere continua la battaglia. Ci troviamo di fronte ad un personggio pericoloso,nel vero senso della parola,tanti lo sottovalutano...
Il suo futuro con Santoro molto probabilmente rimarrà la rete,solo nel web potranno esprimersi,in un paese dove se non sei ruffiano dell'uomo solo al comando,non hai futuro!
Rammentando che Travaglio e Vauro ad anno zero non hanno ancora nessun compenso,nonostante gli introiti pubblicitari che contribuiscono a portare alla tv di stato.
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