domenica 20 febbraio 2011

L'omosessualità una malattia,il delirio del Monsignor Paolo Rigon




"L'omosessualità? Un male da guarire"



Monsignor Rigon, vicario del Tribunale ecclesiastico: «Ma se è incancrenita purtroppo non si può superare»

DI ALESSANDRA PIERACCI


Il nostro intento è quello di far passare un messaggio: il problema dell’omosessualità è indotto perché non si nasce omosessuali, salvo rarissimi casi di gravi disturbi ormonali. Bisogna dunque prenderla dall’inizio e allora si può superare con la psicoterapia. Ma se l’omosessualità è incancrenita è molto più difficile. Non c’è matrimonio che possa aiutare questa persona. Deve essere affrontata nella prima adolescenza, ne sanno qualcosa i nostri consultori».

Così monsignor Paolo Rigon, vicario giudiziale presso il Tribunale ecclesiastico della Liguria, ha spiegato nel dettaglio quanto appena sostenuto nella sua relazione alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario, presente il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei. Affrontando il tema dell’incapacità a essere fedeli come causa di nullità del sacramento del matrimonio, monsignor Rigon ha detto: «Il caso drammatico è quello dell’omosessualità che qualcuno spera di vincere o di mascherare appunto con il matrimonio, ma è un’illusione, non sarà possibile, in concreto, restare fedeli al coniuge».

Che cosa può fare allora un omosessuale? «Prendere coscienza della propria situazione e gestirla, ma non in senso sessuale, bensì impostando una vita gioiosa in modo donativo, senza coinvolgere un altro». Non è possibile la fedeltà tra due uomini? «In teoria tutto è possibile, in pratica sappiamo che non è così».

Siamo nel terzo millennio e solo in questo paese si possono sentire o leggere della assurdità davvero senza senso,nell'Europa più evoluta un ragionamento del genere sarebbe stato criticato dalla maggior parte della popolazione,qui al contrario fanno parte di una mentalità diffusa e retrograda che difficilmente potrà essere superata,almeno nel breve periodo.
Se poi per malattia il "Monsignor" intende il comportamento che molti suoi colleghi preti interpretano con la pedofilia,allora anche da queste parti ci trova d'accordo.

Ma la pedofilia non è solo di natura omosessuale,risulta effettivamente un altro problema assolutamente di natura criminale,questa si da curare.

&& S.I. &&

2 commenti:

Non Sono Io ha detto...

Non ho parole. Nel 2011 si continuano a fare pubblicamente certe affermazioni? Ci vorrebbe un po' di pudore.

Ivo Serenthà ha detto...

Il particolare che fa più male è la pubblicazione d'un delirio simile,nel modo più naturale possibile.
Mi riferisco chiaramente alla fonte,sul giornale La stampa.