mercoledì 6 ottobre 2010

Voglia di coccole non solo al femminile,di Massimo Gramellini



Non è vero che voi uomini non servite più a niente, dicono tante donne contemporanee. Avete ancora una missione nella vita. Una sola, ma insostituibile. Il ricaricatore esistenziale. Quando al termine della giornata ci mostriamo disperate per qualche problema, non chiedeteci «cosa c'è» e soprattutto non intontiteci con consigli razionali che conosciamo a memoria. Aprite piuttosto le braccia e fateci scomparire lì dentro, sussurrando: non preoccuparti cara, andrà tutto bene. Come Cary Grant in quei polpettoni hollywoodiani degli Anni 50 che riguardiamo di continuo, quando nessuno ci vede.

Dopo un certo scetticismo iniziale, ho potuto constatare che il vecchio Cary la sapeva davvero lunga in fatto di donne. Il metodo funziona, basta non scoppiare a ridere in corso d'opera. Accolgo perciò con malcelato dispetto l'ennesima innovazione tecnologica che comporterà un aumento dei disoccupati. Si tratta di un servizio telefonico nato in Canada (e speriamo ci resti) che per appena 5 dollari svolge la funzione di Tiramisù, elargendo frasi rassicuranti alternate ad altre complimentose. Bravo, sei forte, come te non c'è nessuno. Non mi sfugge, in tempi di depressione incombente, l'utilità di uno specchio personalizzato che rifletta la nostra immagine migliore, accarezzando l'ego ammaccato. Consiglio anzi a tutti i maschi di farne uso, specie quando sono assaliti dalla sindrome piagnona di Calimero. Però non diffondete troppo la notizia in casa. Perché se cominciano a utilizzarlo le vostre donne, anche Cary Grant finirà in cassa integrazione.

Seppur ci sia un fondo di verità,mi pare banalizzante racchiudere nella categoria "voglia di coccole" l'intero pianeta femminile.E' un incontro che vale per entrambi le parti,almeno c'è chi lo ammette e chi no...

&& S.I. &&

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