sabato 14 agosto 2010

La raccolta differenziata dei rifiuti che premia,solo in Europa però



di Monica Raucci

L’idea è semplice semplice: se ricicli ricevi un premio. Basta inserire i contenitori in una macchinetta, e quella emette buoni: sconti per la mensa dei bambini, ricariche telefoniche, caffè, benzina. È la raccolta differenziata efficace, veloce e soprattutto conveniente per tutti. Non risolve completamente il problema, ma è già molto. Mentre queste macchinette spopolano in tutta Europa, il nostro Paese non sa che farsene. Eppure costano poco, le più piccole settemila euro. Ma i soldi per la raccolta differenziata, quella che non funziona, finiscono altrove. Miliardi di euro in fumo.

Nella terra

dell’emergenza

QUESTA è anche una storia di una doppia sfida. Perché a importare il macchinario in Italia dalla Svezia ci ha pensato una piccola azienda , la Rditalia, che non vive a Bergamo o nel NordEst dell’efficienza, ma a Napoli, dove dici ‘rifiuti’ e muori. E il fondatore della Rditalia non è un napoletano, ma un greco albanese. Si chiama Nicolas Bouis e deve aver pensato che negli anni dell’emergenza rifiuti in Campania, questa idea avrebbe funzionato. IprimitestaNapolisonounsuccessotra i cittadini. La macchinetta viene piazzata davanti a un cinema: ogni 150 contenitori, un biglietto gratis. C’è la fila. Poi è lavoltadiunbar:portasettecontenitori, eavraiilcaffèpagato.Ilpubregalapizza, il supermercato un litro di latte, la profumeria sconti, la stazione di servizio la benzina. In tempi di crisi funziona eccome.

Tutti rispondono

“Vedremo”

MAILSISTEMAèpensatosoprattutto per le pubbliche amministrazioni. Le stesse in tutta Europa che lo hanno adottato senza pensarci su un attimo. La Rditalia inizia a contattarne una per una, a partire da quelle della Campania, la terra che ne avrebbe più bisogno. Due anni di telefonate a vuoto. Risponde solo un piccolo comune, Aquilania, che installa il macchinario nella scuola e airagazzichelousanoregala ricariche telefoniche. Semplice ed educativo: se il contenitore non viene riciclato bene, la macchina non lo accetta e non emette lo scontrino. La Rditalia bussa ai Comuni soprattutto del Centro-Sud, ma si perde nei “vedremo”, e nelle previsioni di bilancio che sulla raccolta differenziata sono dei buchi neri: i soldi vengono stanziati, e sbandierati, per iniziative che costano moltissimo, come il porta a porta, e non vanno a regime. Eppure le risorse ci sarebbero: la raccolta rifiuti napoletana viene gestita dall’Asia, una società che costa al comune 170 milioni di euro l’anno e ha 2.345 dipendenti.PerquestoNapolihalatassa sui rifiuti più alta d’Italia. La raccolta nel 2009 doveva raggiungere il tetto del 25 per cento, si arriva a malapena al 19.

La Rditalia bussa anche a Roma. Ma l’amministrazione fa orecchie da mercante: alla raccolta differenziata non crede, perché bruciare è più conveniente che differenziare. Gli interessi lievitano mentre gli impianti, come quello di Malagrotta, viaggiano in continua emergenza. Però i soldi non puzzano come l’immondizia. Il Lazio ha destinato per il triennio 2009-2011, 106 milioni di euro, 39soloperilComunediRoma,nel2008 erano partiti altri 40 milioni, e chissà quanto altro ancora è stato elargito negli anni, ma provate a chiederlo alla Regione.Chestanziaesucchiasoldi,manonsi sa dove finiscono: la raccolta nel Lazio doveva per legge raggiungere il 50 per cento nel 2011, secondo Legambiente è ferma al 12,9 per cento, mentre Roma è al 17,4. E poi si scopre che la Capitale, come ha rivelato un’inchiesta giornalistica,consegnal’umidoaunasocietàdel Nord, che si fa pagare. Una doppia spesa per i cittadini, mentre in altri Paesi europei i rifiuti sono una risorsa economica, perché in grado di produrre energia.

Il bla bla

che costa caro

PERÒ sulla comunicazione promozionaleilLaziovafortissimo,nel2008spende 900 mila euro per uno spot e un blog dal titolo che è tutto un programma: “Faccciamoladifferenza”. L’ultimo post che segna il record dei commenti (ben 2) è firmato Piero Marrazzo ed è datato 18 dicembre 2008. Con 900 mila euro di macchinette se ne potevano comprare 128.



Altro che premi e sconti sulla spesa,a parte qualche sparuta proposta di alcune multinazionali dei grandi magazzini,in Italia il passaggio di alcuni Comuni alla piena e organizzata raccolta differenziata dei rifiuti,ha portato diffusamente ad un aumento consistente dei costi per i cittadini.
Un particolare che ha demotivato molti abitanti,nel far poca attenzione a dividere i vari rifiuti domestici,mettendo in difficoltà i consorzi nella gestione degli stessi.

Essendo poco organizzati su molti settori,non poteva essere diverso su questi aspetti.

I ricchi premi e cotillons possono aspettare per i più virtuosi,e chissà se mai arriveranno...

@ Dalida @

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