martedì 10 agosto 2010

La love parade un castigo di Dio,di Massimo Gramellini



La drammatica love parade a Duisburg

Il vescovo ausiliario di Salisburgo ha scritto, nero su bianco, che la morte di quei ventuno ragazzi alla Love Parade del luglio scorso è stata una punizione divina. Ballare impasticcati e seminudi per le strade costituisce attività peccaminosa, sostiene il vescovo, ed è perfettamente naturale che Dio colpisca chi tenta di sovvertire l’ordine da lui creato. L’attribuzione a un Ente Supremo di pulsioni umane, come la riparazione di un torto attraverso la vendetta, ripugna a chiunque sia in cerca di spiritualità autentica e contiene una falla che nessun teologo è ancora riuscito a colmare. Se Dio aveva deciso di castigare i baccanti della Love Parade, perché ne ha sterminati solo ventuno, risparmiando gli altri? Ma soprattutto: perché ha preso di mira una moltitudine di giovanotti che, per quanto sballati, non stavano dando fastidio a nessuno, mentre non si accanisce con altrettanta precisione su assassini, ladri, stupratori e tutto ciò di ben più orribile e «peccaminoso» di una danza sfrenata che viene messo in scena ogni giorno dalla tragicommedia umana?

Un parroco della mia infanzia diceva che il Dio Paura è un’invenzione degli uomini per spaventare, inibire e dominare altri uomini. Gesù, aggiungeva, ci ha insegnato che Dio non è un vecchietto arrabbiato con la barba bianca e il forcone, ma l’energia d’amore di cui è composto l’universo. Peccato che quel parroco illuminato ci abbia lasciati da tempo. Altrimenti avrei umilmente suggerito al vescovo tonante di andare a lezione di catechismo da lui.

La religione,qualsiasi sia,non è nient'altro che il controllo sul genere umano,meglio dire una forma di potere,sebbene dia delle indicazioni perlopiù virtuose sui comportamenti,sconfina immancabilmente sulla libertà altrui condizionando la società civile,e non sono sufficienti alcuni interpreti come l'esempio citato da lei Gram,per giustificare l'enorme conflitto d'interessi!Non commento il delirante prete austriaco,sconfinerei legittimamente nell'insulto.

&& S.I. &&

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