giovedì 26 agosto 2010

Brunello di Montalcino e Barolo low cost,di Michele Serra



La vendemmia del 2010 prelude a un'annata enologica di svolta. La nuova tendenza, dopo anni di follie e rincari indiscriminati, è a una maggiore sobrietà. Se una bottiglia di Sassicaia o di Brunello poteva costare anche 250 euro, più i 50 della prenotazione, i 50 dell'assicurazione e altri 50 per il trasporto dallo scaffale al bancone, oggi i vini toscani tornano all'antica schiettezza: il Sassicaia verrà venduto in damigiane e fiaschi direttamente sul bordo delle strade statali, con una cassetta di bietole in omaggio, da contadini che contrattano il prezzo bestemmiando, per l'allegria dei turisti stranieri. Per il Brunello torna in auge anche la mescita con l'imbuto.
Ma è tutto il mondo del vino che sta voltando le spalle all'idea del lusso troppo ostentato, per tornare a una tradizione più schietta e all'antica.

Barolo Da quest'anno sarà possibile vendere anche le bottiglie di Barolo prodotte dopo il 1930. Il severissimo capitolato firmato nel 1910 dalle famiglie produttrici, che prevedeva trent'anni di fermentazione naturale, trenta di invecchiamento in botte e altri venti di attesa solo per complicare le cose, è stato finalmente alleggerito. I baroli più giovani, oltre a costare di meno, hanno un bouquet profumatissimo ma meno impegnativo: spariscono le sfumature di carta vetrata, pece e nerofumo tipiche dei baroli più datati. Se fino a ieri il Barolo si accompagnava soprattutto a pochi piatti di forte carattere (brasato di bisonte, minestra di cotiche di cinghiale, piede di porco in salamoia), oggi lo si può gustare anche con i piatti più freschi e leggeri della cucina piemontese, come il bollito misto.

Alto Adige Si ammette di avere esagerato in raffinatezza, con una lavorazione dei vini troppo ricercata. Anche un enologo con il raffreddore fino a ieri poteva individuare, in un bicchiere di bianco altoatesino, profumo di liquirizia, malva, fieno, menta, mugo, lavanda, pane, timo, legno, uova sode, fagioli, liquido per tergicristalli, pennarello, formitrol e addirittura vino.
Ma in alcune annate, enologi di particolare sensibilità riuscivano ad avvertire nel bouquet del Traminer anche gli aromi "strade di Pechino" e "Settimana Enigmistica". Oggi si cerca di semplificare, di tornare all'insegnamento dei padri, con la pigiatura tradizionale (le uve vengono pestate nei tini dai ragazzi del paese con gli scarponi da sci) e il rito (antichissimo) dell'imbavagliamento dell'enologo.

Cinque Terre In pochissime vigne, ciascuna di mezzo metro quadrato e con una sola vite che produce un solo grappolo di un solo acino, si produce da secoli il celebratissimo vino delle Cinque Terre. La ragione di questo storico accanimento sfugge agli studiosi: si calcola che il lavoro necessario per una sola vigna scavata tra le rocce, e a picco sul mare, equivalga a quello impiegato per costruire le Piramidi. I contadini locali, nei secoli, sono stati di volta in volta minacciati o supplicati dai diversi governi perché la smettessero, anche perché produrre vino su costoni battuti dai marosi e calcinati dal sole è come voler coltivare banane in Alaska. Ma non c'è stato niente da fare: hanno prevalso la tenacia e l'orgoglio degli abitanti, che anche quest'anno produrranno una decina di bottiglie, delle quali solo cinque o sei arriveranno intatte al consumatore perché trasportandole su mulattiere e pietraie circa la metà si rompe.

Franciacorta Il mercato delle bollicine non conosce crisi. Squisito con il pesce, ma ottimo anche per gonfiare aerostati e mongolfiere, il Franciacorta ha superato anche quest'anno i severi test del ministero della Difesa: alle prove balistiche, i tappi di Franciacorta hanno centrato e distrutto bersagli a più di trecento metri di distanza. Le bottiglie con il rinculo sono le più ricercate.



Una buona presa per i fondelli del mondo sommelier,un mix tra grottesco e geniale il bouquet di "strade di pechino e settimana enigmistica" nei vini dell'Alto Adige.
L'idea di gustare vino da contadini che bestemmiano da l'idea di un girone dantesco,ma con la fantasia Serra vola molto alto!

[ Kenzo ]

Nessun commento: