lunedì 21 giugno 2010

La Padania non esiste,e il Pdl va allo sbando



[ dall'inserto satirico ]



Dopo il raduno di ieri a Pontida con la Lega, che è tornata ad evocare la secessione nel caso il federalismo fiscale non vada in porto, il presidente della Camera Gianfranco Fini va all'attacco. «La Padania non esiste», dice colpendo al cuore uno dei simboli più cari al Carroccio. Non solo. Questo tipo di «invenzioni», va giù duro, intacca la «coesione nazionale» che «rischia di affievolirsi senza un contrasto alle sortite separatistiche». Parole alle quali replica il governatore del Veneto Luca Zaia: «Allora nemmeno il sud esiste».

E sulle quali va pesante il senatore leghista Giovanni Torri: «Se la Padania è propaganda - dice - allora ripercorrendo la storia politica del presidente della Camera viene da chiedersi un pò di cose». Tanto per dirne una - afferma il leghista - «non è vero che quando andò al Family day stava di fatto con l'attuale compagna?». In ogni caso, data la replica inferocita dei 'suoì, non è difficile immaginare che le parole di Fini possano avere irritato il Senatur Umberto Bossi che solo pochi giorni fa aveva fatto da sponda al co-fondatore del Pdl sulle intercettazioni con un'occhio all'obiettivo di portare a casa il federalismo fiscale. Una riforma sulla quale il Carroccio vuole accelerare anche per dare una risposta alle autonomie locali sul piede di guerra per i tagli lineari della manovra che tolgono loro l'ossigeno. Con i sindaci del nord che ieri hanno addirittura scelto di non salire sul palco di Pontida. Di questo andrà a parlare Bossi stasera ad Arcore con il premier Silvio Berlusconi chiedendo, appunto, garanzie sul prosieguo del federalismo. «Il governo si sbrighi», è il monito del governatore della Lombardia Roberto Formigoni che sottolinea come entro dieci giorni al massimo debba arrivare in Parlamento la relazione del Tesoro sull'impatto della riforma e, a seguire, un pacchetto di nuovi decreti attuativi.

Del resto, come sottolinea il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, sulla linea delle parole di ieri di Bossi («il federalismo sono io»), «ci sono tre ministri che stanno lavorando a mille per farlo». «Bossi, Tremonti e Calderoli - dice il ministro della Semplificazione, senza peraltro citare il neo-ministro Brancher - stanno lavorando per portare entro giugno la relazione tecnica sul federalismo e quattro decreti legislativi». Secondo quanto spiegano fonti governative, la Lega avrebbe avuto assicurazioni dal ministro Tremonti sulla relazione che potrebbe anche arrivare in Parlamento qualche giorno prima dell'ultima data utile, ovvero il 30 giugno. E sarebbero a buon punto anche tre dei prossimi decreti attuativi (quello su Roma Capitale ha già avuto l'ok del Cdm) che potrebbero arrivare tutti insieme in uno dei primi Consigli dei ministri di luglio. Si tratta dei due che vanno a stabilire fabbisogni e costi standard in relazione alle funzioni fondamentali delle autonomie e di quello sui tributi locali di Comuni e Province. In settimana verrà stabilità la road map dei provvedimenti. Intanto l'opposizione va all'attacco. L'Udc con Pier Ferdinando Casini, che ha sempre votato no sul federalismo, ha buon gioco a cavalcare le perplessità di Formigoni sul rapporto manovra-riforma federale. Mentre il Pd con Francesco Boccia, chiede che non si facciano scelte al ribasso sui costi standard e avverte: «o si fa il federalismo fiscale ora o muore».

[ da L'unità ]

Dopo la minaccia di secessione dichiarata da alcuni esponenti leghisti ieri a Pontida,il più illustre si chiama "Castelli",la destra ribelle capeggiata dal Presidente della Camera,Fini,rilancia non riconoscendo ciò che è più caro ai verdi del "va pensiero",tutto ciò pare un brutto temporale e chissà se non diventerà peggio,chi va con la Lega prima o poi sbotta,gli out,out del Senatur & soci non possono passare come acqua che sgorga,anche se di fatto per come sia spaccato il paese a livello elettorale,gli anni a venire potranno aprire qualsiasi scenario.

La secessione non è dietro l'angolo ma appena passato il marciapiede,a parer mio.

&& S.I. &&

4 commenti:

Bob Bulgarelli ha detto...

Credo anche io, con rammarico, che ci si stia avvicinando pericolosamente a questa china pericolosissima. Al di la' si rotolerà in un'epoca di guerra civile, divisioni selvagge per territorio, colore della pelle o, ancor peggio, differenza di idee... Ma è veramente questo che gli italiani vogliono? Non lo posso credere. Eppure mi tocca di sentire gente che vota Pdl dire che "la crisi non c'è! Sono solo aumentati i pezzenti che non comprano neppure il gelato ai loro figli"...! Qualcuno mi ha detto: ma tu gli hai chiesto a quale ceto sociale appartengono?. EH! Se avessi potuto lo avrei fatto. Visto che si lamentava che ci sono molti più "pezzenti" ed è un esercente trapiantato al nord. Tante cose avrei voluto dirgli come ad esempio perchè votava un partito che fomenta l'odio razziale...

Franco ha detto...

Penso che alla secessione non si arriverà mai poichè, grazie al cielo, molti "padani" vogliono una Italia unita! Ma avete visto le foto dei partecipanti al raduno di Pontida, nei loro occhi non vi era un minimo di luce di .......!!!!

Ivo Serenthà ha detto...

Altre due minchiate sparate oggi dal Senatur & soci.

La prima che ci sono 10 milioni di padani pronti a combattere,la seconda è che l'Italia s'è già comprato la partita con la Slovacchia.

Delle due soprattutto la prima risulta davvero una minchiata epocale.Ma da Pontida e dintorni tutto è possibile,mi risulta un gigantesco "bar dello sport" ma dei più scadenti.

Bob Bulgarelli ha detto...

L'ho sentito.
E quel gran genio dei Cirino Pomicino dice che è una burla, una scherzosa boutade! Voilà i ministri scherzosi del nostro governo! E il Pomicino si permette pure di fare "l'oponionista"!