domenica 25 aprile 2010

Il magnesio fonte energetica pulita nei prossimi anni

Da una ricerca tecnologica giapponese



Video e servizio trasmesso da Euronews Tv

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Il magnesio in futuro potrebbe dare un apporto importante alla green economy.

Altamente infiammabile, questo metallo capace di produrre energia senza rilasciare gas tossici è pero’ molto caro. Le nuove tecnologie pero’ hanno reso possibile il suo riciclaggio. Un laser di nuova generazione sfruttando la luce solare permettere di raggiungere temperature pari a 4 mila gradi celsius. La reazione che si scatena produce idrogeno e libera ossido di magnesio che puo’ venire reimmesso nel circuito di produzione.
Il progetto è stato messo a punto dal Tokyo Institut of Technology e in particolare dal dal professor Takashi Yabe:

“Nei test di laboratorio abbiamo seguito le stesse procedure usate per gli impianti termici in cui il vapore prodotto dalla combustione petrolifera o del carbone va ad alimentare le turbine: il magnesio potrebbe rimpiazzare i combustibili fossili nella produzione di energia”
I prezzi di questa operazione pero’ come abbiamo detto restano elevati: il magnesio costa 3 dollari al chilo. La novità sta nella possibilità di riutilizzare gli scarti di ossido di magnesio riconvertendoli in magnesio pronto a rientrare nel ciclo produttivo.

Il super laser capace di assorbire l’80% di luce contro il 10% dei laser di vecchia generazione è l’arma in piu che permette di dare vita a questo circolo virtuoso.

“La sperimentazione è arrivata alle battute finali – precisa Yabe – dobbiamo solo perfezionare le lenti e le modalità di assorbimento della luce solare. Poi potremo cominciare ad usare questa tecnologia”

Il professor Yabe è convinto che tra una decina d’anni l’energia prodotta a partire da questa nuove fonte rinnovabile possa coprire il 10% del fabbisogno energetico, alimentando impianti elettrici e anche le nostre automobili

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Se ci fosse stato un forte impulso nella ricerca di nuove fonti energetiche,già da alcuni decenni,ora saremmo a buon punto nell'abbandonare le classiche fonti d'energia fossile,le quali hanno contribuito non poco alla sconvolgimento dell'eco-sistema.
Non è mai troppo tardi come affermava il buon maestro Manzi,anche se è davvero molto difficile riuscire a convincere i governi occidentali,figuriamoci le nuove economie emergenti asiatiche,nel cambiare forme di energia,chiaramente le risorse finanziarie per gli investimenti,dovrebbero essere molto più grandi.
Osservando le ricerche come quella sul magnesio inserita nel post,i ricercatori mi paiono come dei piccoli geni con pochissime risorse a disposizione,ma forse è solo un impressione,anche se soprattutto in Italia gli investimenti in tal senso risultano davvero scarsi.

@ Dalida @

2 commenti:

Bob Bulgarelli ha detto...

I discorso è che se le risorse sono scarse per la ricerca la colpa è proprio di chi ha fatto e fa di tutto per ritardare se non affossare del tutto quella che potrebbe essere la salvezza di tutti noi. Un po' come hanno fatto per la canapa, affossata perchè ormai i proprietari di giornali e cartiere, avevano già comprato intere foreste per produrre la carta. Ora si fa lo stesso con le rinnovabili: non sono convenienti per i nostri padroni e quindi non vengono finanziate inpedendone o ritardandone, nei casi migliori, lo sviluppo.

Ivo Serenthà ha detto...

Non posso che sottoscrivere queste riflessioni,se ai potenti o chi manovra l'economia e la politica mondiale non interessa,conserva ciò che gli rende,e impedisce di fatto strozzando gli investimenti le diversità.
Parecchi progetti sono dentro il cassetto e ci rimarranno,con uno strano conta goccie potranno essere sviluppate,sempre che il disastro dell'eco sistema ce lo consentirà.

&& S.I. &&