venerdì 9 aprile 2010

Accordo Lega ambiente e banche,91 milioni per energie rinnovabili



Fotovoltaico, solare termico, biomasse, efficienza energetica, minieolico. Sono 1.880 i progetti per piccoli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili messi in campo in Italia in 4 anni, per oltre 91 milioni euro di investimenti, grazie alla collaborazione tra Legambiente e Federcasse, la Federazione Italiana delle 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali. Un'intesa nata con l'obiettivo di favorire e incentivare la diffusione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica attraverso finanziamenti agevolati delle Bcc per interventi promossi da cittadini e piccole realta' del territorio.

Grazie all'accordo fra l'associazione ambientalista ed le Bcc, dal 2005 al 2009, famiglie, aziende agricole, piccole imprese e condomini italiani hanno potuto ottenere, complessivamente, 1.684 interventi di installazione di fotovoltaico, 174 di solare termico, 44 di impianti a biomasse, 85 interventi di efficienza energetica attraverso la sostituzione di caldaie tradizionali con caldaie a condensazione, la coibentazione di edifici o pavimenti radianti, 5 impianti di minieolico, 9 di geotermico a bassa entalpia, un intervento di miniidroelettrico e 22 interventi vari.

A tracciare il bilancio della convenzione fra Legambiente e Federcasse sono stati, oggi a Roma, nel corso di una conferenza stampa, Angelo Gentili della Segreteria nazionale Legambiente, Alessandro Azzi e Sergio Gatti, presidente e direttore generale di Federcasse, Silvano Giannerini, presidente di Solaria, Marco Matteini, presidente di Fedi Impianti, Valeria Verga, Segretario generale di Assolterm, e Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente. All'incontro hanno preso parte anche gli esponenti della Commissione Ambiente del Senato Francesco Ferrante del Pd e Andrea Fluttero del Pdl.

In base alla convenzione fra Legambiente e Federcasse, dal 2006, anno di presentazione dell'esperienza pilota nella provincia di Grosseto, alla fine dello scorso anno, sono stati finanziati privati cittadini nel 70,7% dei casi, imprese nel 27,8% dei casi, di cui 39,9% aziende agricole. Ma non solo. A godere dei finanziamenti sono stati anche condomini, enti pubblici, associazioni e istituti religiosi (1,5%). Inoltre, quasi l'84% circa degli interventi ha riguardato il fotovoltaico, che continua a crescere e che, grazie all'accordo tra Legambiente e Bcc, vedra' installati circa 13,6 MWp di impianti.

Si tratta, ha sottolineato Legambiente, di "tanti piccoli interventi per produrre energia in modo pulito e aumentare l'efficienza energetica riducendo sprechi e dispersioni di calore, risparmiando soldi in bolletta e contribuendo in modo concreto alla riduzione dell'effetto serra". Vantaggiosi i finanziamenti previsti dall'accordo fra Legambiente e Banche di Credito Cooperativo. In base all'intesa, infatti, i progetti, presentati alla Banca e approvati da Legambiente, possono avere un finanziamento fino a massimo 200mila euro (100% dell'importo), Iva compresa, con rimborso rateale. E ancora.

La durata massima del finanziamento e' pari a 20 anni (Preammortamento: massimo di 2 anni Tasso: Euribor 6 mesi + max 1,5%) e puo' essere ottenuto semplicemente presentando ad una Bcc che abbia aderito all'accordo, la documentazione tecnica e il preventivo di spesa relativo all'intervento da finanziare. La Bcc provvede quindi a inviare la documentazione a Legambiente che esprime un parere sulla fattibilita' tecnica e sul merito sul progetto. E nel bilancio delle attivita' della collaborazione e' il Centro-Nord ad emergere con il maggior numero di progetti presentati.

Ad oggi, infatti, la maggior parte dei finanziamenti sono stati erogati dalle Bcc toscane con oltre 31 milioni di euro, seguite dalle Bcc lombarde e marchigiane che hanno erogato rispettivamente 15,6 e 15,2 milioni di euro. Risultati "degni di nota" sono stati ottenuti secondo Legambiente anche dalle Bcc calabresi (7,9 milioni), venete (6,7), abruzzesi e molisane (3,8), emiliano romagnole (3,2), di Piemonte Valle d'Aosta Liguria (2,8) e di Puglia e Basilicata (1,6). Ma come e' nato l'accordo fra Legambiente e Banche di Credito Cooperativo?

"I temi dello sviluppo sostenibile sono inseriti formalmente negli statuti delle Banche di Credito Cooperativo" ha affermato il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi. "Questo spiega -ha aggiunto- la volonta' di definire un accordo di questo tipo nel quale crediamo molto". Per Azzi, inoltre, "lo sviluppo non puo' essere sviluppo comunque e qualunque, ma deve essere finalizzato a produrre una crescita di qualita', nel rispetto dell'ambiente e del criterio della sostenibilita'".

"E' questa la visione presente nel dna delle BCC, recentemente confermata nell'enciclica Caritas in Veritate di Papa Benedetto XVI" ha aggiunto il numero uno di Federcasse che, guardando avanti, ha annunciato che la Federazione sta "lavorando perche' questa Convenzione possa ulteriormente svilupparsi su nuove direttrici". "Pensiamo di estenderla -ha detto Azzi- anche ad altri comparti collegati, come gli interventi nella bioedilizia e l'utilizzo delle risorse idriche". Soddisfazione anche da parte di Legambiente per il positivo primo bilancio dell'accordo.

"L'accordo tra Legambiente e le Banche di Credito Cooperativo -ha detto Angelo Gentili della Segreteria nazionale di Legambiente- dimostra in modo evidente come sia possibile favorire la diffusione delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica grazie a tanti piccoli progetti, e la media dei progetti finanziati e' di 50.000 euro, che, messi insieme, hanno raggiunto un enorme risultato". "Gli obiettivi raggiunti ci spingono sempre di piu' a credere -ha concluso Gentili- che sia possibile anche per il nostro Paese poter raggiungere obiettivi di grande portata in questo campo, contribuendo a diminuire fortemente le emissioni climalteranti e favorendo al tempo stesso lo sviluppo della green economy".

[ da Adnkronos ]

Gli istituti bancari sono diffusamente criticabili,a ragione il più delle volte,dai costi per un semplice conto corrente e dagli interessi che chiedono per un piccolo scoperto momentaneo,soprassedendo per certi consigli d'investimento risultati veri e propri bidoni,fatti in modo del tutto consapevole.
In questo caso però,il plauso glielo si deve rivolgere pienamente,stanziare dei fondi per incentivare le fonti rinnovabili è assolutamente meritorio,avranno sicuramente il loro tornaconto,ma investire su queste forme di energia risulta sempre molto affascinante.

@ Dalida @

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