di Luigi Galella
Enrico Lucci appare come un “cretino”. A guardarlo ogni settimana a Le Iene (Italia 1, mercoledì, 21.10), di cui è veterano e primadonna, si mostra talvolta coi riflessi lenti e lo sguardo fisso, impietrito sul suo interlocutore. Come se tardasse a capire. Un extraterrestre disorientato, sconnesso e un po’ imbranato. Un bambino ignaro delle cose del mondo, che fa quasi tenerezza nel suo candore. In altri casi, con gioviale goliardia, si avvicina a una qualche celebrità, sorridendole come se fossero amici d’infanzia, dandole confidenzialmente del tu e abbracciandola, e facendo così cadere ogni difesa. Come in passato è accaduto all’algido Fini e allo sprezzante D’Alema: al primo fece rinnegare Mussolini e al secondo lo ricongiunse con Veltroni, al quale il leader Maxìmo – incoraggiato e quasi costretto da Lucci – rivolse perfino un sofferto: “Ti voglio bene”.
Difficile includerlo nella categoria del mondo dello spettacolo, riduttivo considerarlo semplicemente un giornalista. Eppure, come giornalista, ha addirittura anticipato il New York Times, che ha pubblicato il reso-conto giudiziario di un caso di pedofilia, che la Chiesa di Ratzinger e Bertone avrebbe occultato negli anni ’90. E’ sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Ma Lucci al “tema” era arrivato prima degli altri. Con delle semplici domande rivolte a una serie di alti prelati incontrati un anno fa. Qual è l’atteggiamento della Chiesa, che cosa deve fare il Penitenziere nel momento in cui è di fronte al caso di un prete pedofilo? Denunciarlo all’autorità giudiziaria o informare il Vescovo? Padre Leon Lemmens rispondeva: prima bisogna accertarsene bene, poi prendere le misure ed “eventualmente” informare le autorità. “Eventualmente – ripeteva la Iena – non automaticamente?”, e il Prelato accomodante: “Bisogna vedere, se è una piccola cosa o una grande cosa”.
“E poi denunciarlo?”, chiedeva Lucci, e l’altro, preoccupato: “No no, avvertirlo, allontanarlo…” Allo stesso modo, le risposte del Penitenziere di S. Maria Maggiore, Don Pedro Fernandez, che alla domanda: “Se sapesse di un prete pedofilo lo denuncerebbe alla Polizia?” chiamava in causa San Paolo, che nelle sue Lettere – nella lettura di Don Pedro – riteneva che tutto si dovesse risolvere in seno alla Chiesa.
A distanza di un anno, dopo il chiaro pronunciamento di Ratzinger, circa il comportamento della Chiesa verso la pedofilia, la Iena è tornata a parlare con Don Pedro. Che si è rifiutato di rispondere e gli ha chiuso la porta in faccia. Perché “noi siamo un programma di idioti e io un cretino inaffidabile”. Ma il Papa era stato chiaro, concludeva Lucci, scandendo bene le parole: “I preti pedofili vanno portati in Tribunale”. Smentendo tuttavia, Benedetto XVI, perfino se stesso. Nel ’96, come appunto scrive il NYTimes, J. Ratzinger avrebbe coperto il caso di padre Lawrence C. Murphy, che tra il 1950 e il 1974 aveva abusato di 200 bambini sordi. Siamo sicuri che il geniale “cretino”, stavolta, tenterà di chiederne ragione allo stesso Pontefice.
Lucci lo possiamo considerare il "forrest gump" dell'inchiesta targata Iene,un mix tra informazione,divertimento e originale savoire faire molto particolare,senza dubbio non è e non sarà mai l'inchiesta giornalistica professionale,però il successo che lo accompagna in questi anni,è diventato e rimarrà un cult del piccolo schermo.
Le mie personali riflessioni sul tema pedofilia,per ciò che riguarda il coinvolgimento di un buon numero di preti in tali pratiche.
La pedofilia ben presente e radicata tra le mura delle chiese,potrebbe essere arginata in modo consistente tramite una profonda riforma,ovvero liberalizzando la facoltà o meno di diventare pastori,per meglio dire,la possibilità di poter mettere su famiglia.
Altro semplice consiglio,quando vi sono pesanti sospetti su preti pedofili,o accusati di pesanti pratiche sessuali verso chicchessia,in primo luogo lasciare che la giustizia faccia il suo corso,e lo spostamento del prete sospettato dev'essere tale da non nuocere fino al chiarimento legale.
Non mi pare che i due consigli siano diffusamente praticati,anzi,molti di loro vengono esonerati dal Vaticano ad essere giudicati e spostati da una comunità ad un'altra,magari continuando a far danni.
&& S.I. &&
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