martedì 25 agosto 2009

Hiv,la circoncisione per dimezzare il rischio di contagio Aids




Tutti circoncisi. Per combattere l'Aids, la nuova arma dell'America è la circoncisione obbligatoria per i neonati. La decisione ufficiale non c'è, un documento dovrà essere approvato entro l'anno, ma questo sembra l'orientamento dal Cdc, il Centro per i controlli e la prevenzione delle malattie. E la questione terrà banco
già alla conferenza sull'Hiv che apre oggi ad Atlanta , prima di una serie di iniziative lanciate da Barack Obama: "Con più di 56mila nuove infezioni negli Usa all'anno", spiega il Press Secretary Robin Gibbs "il Presidente crede che l'attenzione sull'epidemia debba essere rimessa a fuoco". Puntando sulla circoncisione obbligatoria?

Gli studi sulla lotta all'Aids sono fortunatamente molto più seri. Dice al "New York Times" Peter Kilmarx, che al Cdc cura la divisione Aids: "C'è un beneficio per i bambini e i benefici sorpassano i rischi: abbiamo un'epidemia da combattere". Le cifre sono da guerra: mezzo milione di malati, più di mezzo milione di sieropositivi, la comunità nera quella più colpita. L'effetto-circoncisione si basa però sull'incidenza nell'Africa musulmana, dove i circoncisi riducono il rischio della metà. Ma già un documento Cdc del 2008 rivela che "gli studi hanno dimostrato l'efficacia della circoncisione soltanto nei rapporti eterosessuali, che sono il modo di trasmissione dell'Hiv predominante in Africa, mentre la trasmissione più diffusa negli Usa è quella omosessuale". Ma se l'efficacia è relativa perché esporre tutti i neonati a un intervento pur sempre chirurgico?

Come spesso succede negli States, le divisioni hanno già il nome e il simbolo di due opposti partiti, "Operation Abraham", un'organizzazione che predica la circoncisione anche per gli adulti (come fu per Abramo, che essendo il capostipite di Israele dovette pensarci da sé), e "Intact America", un gruppo che ha già promesso di assediare la convention di Atlanta con un solo grido: "Gli uomini hanno ancora bisogno del
preservativo".

[ da La repubblica ]

Dove difficilmente il messaggio della prevenzione può raggiungere la popolazione,la possibilità di obbligare al piccolo intervento,può essere d'aiuto nel limitare il rischio di contagio,l'Aids non solo negli States,ma soprattutto in Africa e in Asia sta diventando un contagio di enormi proporzioni.

Se negli States l'obbligatorietà alla circoncisione potrebbe realizzarsi senza molte difficoltà,nel resto del pianeta per ovvi motivi di ignoranza e religiosi,ho idea che sarà un'opportunità difficilmente esportabile.

In ogni caso circoncisi o meno,meglio seguire le avvertenze,ovvero l'uso del preservativo nel caso di rapporti occasionali e non solo,considerato che da parte delle autorità sanitarie e politiche non vi sia più alcuna informazione a riguardo,mentre da parte della chiesa tutto tace come al solito.





Grazie a Piero Angela,nel suo Superquark ha trattato recentemente l'argomento,interrogandosi sull'abbassamento della guardia della prevenzione,e su Rai Uno,un particolare importante....

@@ post inserito da Dalida @@

2 commenti:

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

imparato molto