lunedì 16 marzo 2009

Il comunismo che si trasforma in pizza!!

NEL 1997 IL DITTATORE AVEVA INVITATO DEI CUOCHI MA I RISULTATI ERANO STATI DELUDENTI

A Pyongyang il primo ristorante italiano

Kim Jong-il ha spedito diversi chef a Napoli e a Roma perché apprendessero i segreti della cucina del Belpaese


Dopo dieci anni di tentativi falliti, finalmente i nordcoreani possono mangiare la pizza. A dicembre è stato inaugurato a Pyongyang il primo "autentico" ristorante italiano. La pizzeria è l'ultimo capriccio del dittatore Kim Jong-il, che secondo il quotidiano giapponese filonordcoreano Choson Sinbo avrebbe un debole per la cucina del Belpaese. Il successore di Kim Il Sung, noto buongustaio e amante della bella vita (più volte i giornali internazionali hanno documentato le sue spese folli per acquistare cognac d'annata o caviale pregiato) lo scorso anno ha spedito diversi chef a Napoli e a Roma affinché apprendessero i segreti della cucina italiana. Al loro ritorno il dittatore ha potuto constatare direttamente i progressi fatti dai novelli pizzaioli e ha autorizzato l'apertura del locale.

[ da Corsera ]

Una svolta epocale,evidentemente si sono accorti che le censure portate all'esasperazione sono controproducenti,nonostante i controlli asfissianti,il regime si è arreso ad una minima apertura,anche perchè nell'era di internet sarebbe stato sempre più difficile tenere a bada il popolo.

La nota positiva ulteriore,è che abbiano scelto la pizza,a confronto d'un banalissimo indigesto fast-food.

@@ post inserito da Dalida @@

1 commento:

Anonimo ha detto...

Meno male!
Per tutto quello che hai scritto tu...ma anche per il loro organismo.
La loro cucina è un film horror.Resta la mia opinione ma come si dice?
De gustibus...:)