domenica 15 febbraio 2009

L'estrema difficoltà d'essere tifosi del Toro,a cura di Massimo Gramellini



Meglio vivere di ricordi,Il Grande Torino



L'anno dell'ultimo scudetto,per mia fortuna mi sono goduto tutte le partite in casa,tutte vinte tranne l'ultima,ma fu scudetto ugualmente.



Il compianto Orfeo Pianelli,l'ultimo presidente degno di questo nome


Gentili produttori dello show «Chi vuol essere Presidente?», mettetevi nei nostri panni. Panni granata. Siamo sì lamentosi, ma dotati di una certa auto-ironia. Però la nostra pazienza ha un limite. Dovrebbe averlo anche il vostro sadismo. Avete cominciato la selezione del cast vent’anni fa, con lo strano caso del socialista che entrò in politica il giorno prima di Mani Pulite: un successone da cui non ci siamo più ripresi. Poi sono arrivati il notaio chitarrista, i Qui Quo Qua genovesi coi soldi di una mancia indonesiana e i nodi della cravatta che sembravano boule dell’acqua calda, lo sceriffo della security, il bullo juventino che appena insediato ci insultò.

E vogliamo parlare della rubrica «I pretendenti», in onda fra un ospite e l’altro, che non avrebbe sfigurato nel «Portobello» di Enzo Tortora? L’inventore di rivoluzionarie linguette a strappo per lattine. Il lettone che voleva aprire un supermercato piemontese nel Mar Baltico o un supermercato baltico nel Mar Piemontese, adesso non ricordo. Ah, stavo dimenticando lo psicologo infermiere con succursali allegre in Romania. Giù, giù, fino all’ultima attrazione del programma: l’emigrato monarchico, ramo pizzeria d’asporto, che eredita una fortuna dallo zio d’America, dal nonno d’Arabia, dalla cugina in barca sulla Luna. Gentili produttori, vi devo confessare che la nostra fantasia in materia è finita. Speriamo anche la vostra. Perché non è l’erede che ci preoccupa. E nemmeno il socialista, il chitarrista, l’infermiere, lo sceriffo, il lettone, il bullo e l’inventore. A noi preoccupa il prossimo.

[ da La stampa ]

Massimo Gramellini non cita l'attuale presidente del Torino calcio,l'editore Cairo,il quale pareva finalmente la panacea che curasse tutti i mali,i presupposti furono ottimi,salvati dal fallimento e promozione in seria A,da quel momento un grigiore da far invidia alla nebbia presente alcuni decenni fa,non sta a me fare considerazioni,il calcio mi provoca pruriti fastidiosi,evidentemente l'editore torni a fare la sua professione a tempo pieno,questo è il terzo anno da dimenticare,mi pare palese che non sia in grado di organizzare una squadra di calcio,forse aver pensato d'essere il neo berluschino subalpino,gli è stato fatale.
S'è toccato il fondo con il fantomatico potenziale presidente unto dall'eredità,ma talmente fantasmino da far avanzare uno stuolo d'avvocati a rappresentarlo,solo dalle parti granata poteva accadere un'avance del genere.

Il prossimo che ipotizza Gramellini,non potrà che essere in pandamme con la striscia degli anonimi già vista,stiano tranquilli entrambi,la società e i sostenitori dell'altra sponda,non c'è spazio a Torino per due squadre credibili,quella a strisce è decisamente molto ingombrante e influente.....

&& S.I. &&

1 commento:

mauro bianco levrin ha detto...

ciao...grazie della visita!Complimenti per il blog...davvero molto interessante!!Se ti interessa uno scambio link fammi sapere!Grazie mille...a presto!

L'Acchiappa Mosche