martedì 10 febbraio 2009

10 febbraio,Giornata della memoria,il massacro delle foibe



L'Italia perdendo la seconda guerra mondiale alla popolazione d'origine italica che non riuscì a scappare o contestò la confisca delle proprie case,nell'attuale Croazia ex Jugoslavia,fu letteralmente fatta cadere viva in questi crepacci naturali,tipiche di quella terra.

Nella città di Fiume ora attuale Rijeka,esiste ancora una comunità d'origine italiana,dopo sessant'anni non è in discussione la pace sociale,tra i relativi ceppi d'origine.



Si calcola che furono molte migliaia le vittime della tirannia delle forze capeggiate da Tito,completarono l'opera distruggendo o bruciando i libri dell'anagrafe,molti esuli riuscirono a scappare da quell'inferno,circa 350mila,non fu facile per loro dopo aver perso tutto,integrarsi nel territorio italiano,poichè tacciati d'essere fascisti nel raccontare l'orrore delle forze jugoslave e non creduti.

Dopo molto tempo,anche in Croazia sono stati pubblicati dei testi che raccontano dell'immane barbarie di quel tempo in lingua croata,nessuno vuole addossare delle responsabilità alle nuove generazioni,bensì far comprendere la storia di quell'epoca,e forse ottenere una reciproca comprensione.

[ post inserito da Kenzo ]

1 commento:

Antonio Candeliere ha detto...

Fu l'odio fascista perpetuato per 20 anni a generare quella violenza.