
Nonostante la crisi stia prosciugando i rivoli del mecenatismo, fioriscono in tutta Italia le iniziative che intendono celebrare la cultura del Ventennio. Mostre sul futurismo e l’architettura razionalista a Roma. E in Piemonte la proposta di visite guidate a stadi, teatri e uffici pubblici edificati da Mussolini. Niente di male, ma è abbastanza triste che ad assumere l’iniziativa siano sempre e soltanto gli amministratori di Alleanza Nazionale. Come se gli eredi democratici della destra fascista vantassero un copyright su tutto quanto di buono è stato fatto in quel periodo. Un copyright che nessuno osa contestare, perché una fetta cospicua della sinistra continua a ritenere gli anni fra le due guerre un buco nero (in tutti i sensi) della storia.
Mi chiedo se sia giusto che un giudizio fortemente negativo sulla dittatura debba invalidare ogni espressione del talento umano avvenuta sotto la sua guida e talvolta anche contro di essa. Quasi che l’opera di un artista o di un architetto assumesse un valore diverso a seconda del colore politico predominante ai suoi tempi. Non si tratta di accettare per forza la visione di De Felice sul fascismo come autobiografia della nazione. Persino chi lo considera un ufo dovrebbe arrendersi all’idea che quell’ufo è atterrato in Italia e vi ha prosperato per vent’anni, durante i quali i nostri nonni e padri hanno lavorato, amato, sognato, creato. E questa montagna di azioni ed emozioni non può essere lasciata nel dimenticatoio o, peggio, concessa in eredità a una sola parte.
[ da La stampa ]
Alleanza Nazionale in un paese democratico come il nostro,può assolutamente portare alla ribalta la vita e la cultura del ventennio,desidero affermare che la mia famiglia non ebbe sogni particolari in quel momento storico,anzi ebbe discretamente degli incubi,mio nonno non riuscì a trovare un lavoro degno di questo nome poichè non volle aderire al fascio e mio padre fu prigioniero due anni in un campo di lavoro a Berlino,nella spensierata età dei suoi vent'anni...
Mi pare comprensibile di disinteressarmi discretamente alla storia del ventennio,o meglio nel fare rivivere con dei colori pastello tutto ciò.
&& S.I. &&
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