martedì 27 gennaio 2009

L'inflazione dell'espressione dialogo,a cura di Massimo Gramellini




Non mi capita spesso di condividere le battute del presidente del Consiglio, ma devo confessare che la parola «dialogo» fa venire l’itterizia anche a me. Già Carlo Fruttero l’aveva depennata dalla lista delle espressioni pronunciabili. Appartiene al dizionario dei sogni spolpati: quei vocaboli ricchi di suggestione, che a furia di venire sbrodolati in modo infingardo perdono consistenza, diventando scatole vuote e un tantino irritanti.

La lista è infinita e nei ricordi della mia infanzia incomincia con lo «spirito di servizio» enunciato dai notabili democristiani ogni qual volta si catapultavano su qualche poltrona. Negli ultimi tempi c’è stato il ricorso sfrenato alla parola «squadra» da parte dei pescecani di Wall Street. L’hanno usata per incantare le maestranze e convincerle a dare il sangue per loro. Salvo poi sparire con il malloppo e lasciare la «squadra» in mezzo a una strada. Adesso è il momento del dialogo, l’aspirina esistenziale che previene i divorzi, scongiura le guerre e favorisce l’armonia. E magari sarebbe davvero così, se chi parla di «dialogo» cominciasse a praticarne la prima regola: mettersi nei panni dell’altro. Il simbolo del «dialogo» non sono due lingue che si parlano addosso come nei talk show, ma due orecchie che ascoltano in silenzio le ragioni della controparte. Ecco, «silenzio» resta una delle poche parole che si possono ancora adottare con tranquillità, sicuri che nessun politico smania dalla voglia di impossessarsene.

[ da La stampa ]


Ineccepibile,chi vince le elezioni governi,esiste però un'eccezione,se per caso questo esecutivo,come pare,modificherà la Costituzione,non è a colpi di maggioranza che si dovrà fare.
Sull'economia,lavori pubblici,scuola,sanità,etc,etc,si prendano le responsabilità,nel bene e nel male,esiste la prova del nove,ovvero le elezioni tra quattro anni.
Oltre il dialogo tanto enfatizzato,come o più di questa situazione,personalmente mi da prurito misto al ridere il governo ombra,davvero una situazione surreale.
Mi si consenta il paragone,come desiderare una bella donna,o uomo dipende dai gusti o dal sesso,essendo impotente,e per noi maschietti non aver la possibilità manco della famosa pillola blu.
Il Pd farebbe meglio a scuotersi,non hanno ancora capito che si sono impantanati,ricercando l'elettorato moderato.

&& S.I. &&

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