sabato 4 ottobre 2008

Storie allucinanti purtroppo reali

La seconda vita del bimbo stregone




Torturato e abbandonato dai
genitori in Congo. Una suora lo
salva e gli dà una famiglia a Torino

Kinshasa, Congo. Aprile 2006. Michel ha 2 anni e mezzo e vive in una bidonville, nella periferia della capitale. Con i genitori e due fratellini, uno ancora in fasce. E’ intelligente, curioso, un carattere forte, un po’ ostinato ma dolce. Forse troppo. Ha lineamenti regolari, graziosi, non perfettamente in linea con i canoni etnici della sua gente. Gli occhi sono chiari. Insomma, un diverso. Un giorno il papà lo veste con una cura particolare, gli dice che andranno a fare una passeggiata. Invece, raggiunta un’area abbandonata, macerie e strade fangose, lo abbandona. Lo lascia lì e se ne va. Michel, che è un bimbo intelligentissimo, ha conservato ricordi precisi. Indelebili. «Ho dormito sulla strada, dopo», racconta. Nato con una maledizione addosso. E’ un ndoki, un bimbo stregone. In francese, sorcier. Nei casi peggiori vengono uccisi, secondo la cultura tribale, sopravvissuta anche nelle sterminate metropoli africane, nonostante la parabola tv, gli stereo, le icone occidentali, musica e calcio.



La tratta delle orfane

Per reclutare le donne da avviare
alla prostituzione sceglievano, in Romania, ragazze senza famiglia
o ospiti negli orfanotrofi. Ventuno arresti




Avvicinavano ragazze senza famiglia nei pressi degli orfanotrofi in cui vivevano o dai quali erano da poco uscite e approfittavano delle loro difficoltà per portarle a Torino dove venivano avviate alla prostituzione: questa l’ipotesi investigativa della Squadra Mobile della Polizia di Torino che ha arrestato 3 persone per i reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e altre 18 per associazione a delinquere finalizzata al furto, alla ricettazione e al riciclaggio di macchine da lavoro ed escavatori.

Indagando infatti sullo sfruttamento delle ragazze romene, i poliziotti hanno scoperto anche un gruppo che rubava macchinari nel nord Italia e poi li rivendeva in Romania e in altri paesi dell’est.
I responsabili dello sfruttamento delle giovani romene sono due albanesi e un romeno. Secondo quanto emerso dai racconti delle giovani, pare che i membri della banda fossero in contatto anche con alcune persone che lavoravano all’interno degli orfanotrofi in Romania e che segnalavano loro le ragazze più in difficoltà e dunque più facilmente avvicinabili: si tratta di un’ipotesi ancora da verificare, sulla quale le indagini continueranno in collaborazione con la polizia romena. Tra gli arrestati per i furti e il riciclaggio dei macchinari, c’è anche Nicolò Vivona, 76 anni, con una "carriera criminale" cinquantennale. Era chiamato dagli altri membri della banda «Il Vecchio», proprio per suoi numerosissimi precedenti penali.




Tanzania, è strage di albini. Organi usati per fare pozioni



Decine di albini catturati e fatti letteralmente a pezzi: i loro organi, soprattutto il sangue e i genitali, utilizzati per delle fantomatiche pozioni magiche ‘cattura-salute’ o portatrici di ricchezza. È quanto sta succedendo in Tanzania, dove nell’arco di un anno sono stati uccisi 26 albini, una vera e propria strage alla quale il Governo dello stato dell’Africa orientale sta reagendo molto duramente. Nel mirino delle autorità ‘maghi’ e ‘stregoni’: dallo scorso marzo, ovvero da quando il presidente del Paese africano, Jakaya Kikwete, ha ordinato un giro di vite per fermare il sanguinario traffico che sta facendo tremare la Tanzania, ci sono stati almeno 173 arresti. Il macabro mercato di organi sarebbe circoscritto alle classi più ricche del paese: le pozioni realizzate con gli organi degli albini avrebbero infatti un prezzo altissimo. All’ultima vittima, Jovin Majaliwa, sono stati asportati una gamba e i genitali. Anche la moglie, albina, se l’è vista brutta: è stata ferita ma è salva. La donna è riuscita a lanciare l’allarme richiamando la gente del suo villaggio, che è accorsa in suo aiuto mettendo in fuga i criminali. Ora si teme per la sua incolumità e per quella dei suoi due figli, anch’essi albini. Secondo la Bbc, una parte della polizia tanzanese sarebbe corrotta e coinvolta nel racket. Ciò renderebbe molto più complessa la cattura dei responsabili.

[ articoli e immagini tratti da ricerca google ]

Possiamo prendere atto di quanto siano perfide queste cronache,quanta ignoranza d'origine tribale per certi aspetti e quanta avidità da parte dell'uomo nello sfruttare ragazze minorenni in difficoltà.

La parte orribile del genere umano

[ post inserito da Dalida ]

2 commenti:

Pierprandi ha detto...

Se ci si sofferma un attimo a pensare a tutte le atrocità fatte dal genere umano c'è da rabbrividire...
un saluto Pier

Anonimo ha detto...

Moreno,chi ti risponde non è il titolare dell'ex blog,ormai,la realtà è stata chiusa definitivamente,la nuova è

http://freedomlibertadiparola.blogspot.com

Per ciò che riguarda il tema e i diversi punti di vista,sono rispettosa di ogni pensiero ed eventuale credo,nonostante il Corano non cita queste pratiche,sono comuni in certe zone del mondo islamico,mi auguro che l'occidente,con le varie religioni e il senso sociale che lo contraddistingue,pur con i gravi problemi presenti,vadano a braccetto con i credenti della religione mussulmana,non esiste niente di meglio che il rispetto reciproco e le proprie libertà.

Inutile sottolineare che far di tutta un'erba,un fascio è eufemisticamente riduttivo.

Cordiali saluti,Dalida

P.s.

Il titolare del nuovo blog è assente a tempo indeterminato,ci siamo noi,i suoi amici nel continuare a sviluppare temi,si spera interessanti.
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Condivido pienamente.
Il senso del mio commento era proprio quello di aver la capacità di saper distinguere la "cultura" dalla religione (quella originale, non quella fondamentalista).
Ma più importante ancora è quello di prestare attenzione all'individuo, che è l'unico responsabile delle sue azioni senza ne attenuanti ne aggravanti dovute alla sua cultura e/o religione.