giovedì 16 ottobre 2008

Roberto Saviano,l'approvazione dei suoi colleghi scrittori sulla volontà d'andarsene dall'Italia



Gli scrittori: «Saviano via dall'Italia scelta giusta»

ROMA (15 ottobre) - Gli scrittori italiani si stringono attorno a Roberto Saviano: solidarietà, comprensione, e la consapevolezza che l'idea di lasciare l'Italia sia in questo momento la cosa più giusta.

Maraini. «Giunga a Saviano la mia grande solidarietà e al tempo stesso levo la più grande indignazione per quello che gli sta capitando», ha dichiarato la scrittrice Dacia Maraini. «È una vergogna che uno scrittore venga minacciato solo perché scrive la verità. I camorristi si sentono così spudoratamente forti - aggiunge - da poter fare apertamente minacce di morte. Certamente così non si può vivere e capisco benissimo la scelta di Saviano di andare a vivere all'estero. Ha la mia totale solidarietà».

Lo scrittore Vincenzo Consolo afferma: «Spero che andando via dall'Italia Roberto Saviano possa continuare a scrivere, a raccontare quell'Italia degradata in mano ai mascalzoni e ai delinquenti di cui lui ha denunciato apertamente l'esistenza. L'abbandono dell'Italia è, forse, il male minore con la speranza che Saviano possa fare una vita un po' umana, non disumana». Consolo esprime «piena solidarietà» a Saviano e aggiunge: «Capisco la vita che ha fatto finora, una vita da segregato, che è terribile, come finora era capitato solo e soprattutto ai magistrati».

Per il poeta Andrea Zanzotto quello che sta capitando a Roberto Saviano è «una cosa orrenda». «Esprimo totale solidarietà al giovane scrittore -continua Zanzotto - e nello stesso tempo bisognerebbe aumentare la pressione dello Stato per sconfiggere la camorra. È una delle storie più brutte e orrende degli ultimi tempi quella che sta capitando a Saviano».

Lo scrittore Giorgio Montefoschi ha dichiarato: «Ciò che sta capitando a Roberto Saviano è per me una grandissima malinconia e un profondo dispiacere. Abbandonare l'Italia penso che sia una scelta inevitabile e del resto non fa che aumentare la mia malinconia. Le minacce di morte sono reali e forti. Saviano, giustamente, per salvare la sua vita deve andarsene, però questa è una sconfitta civile».

La scrittrice Francesca Sanvitale sottolinea come quella di Saviano sia diventata «una situazione quasi impossibile da vivere», ricordando come il giovane scrittore, dimostrandosi «serio e consapevole», non ha approfittato «della pericolosa celebrità» che ha ricevuto dal successo di Gomorra. «È comprensibile che Saviano voglia andare via dall'Italia e gli faccio tanti auguri perché possa trovare un po' di sollievo e quella libertà necessaria non solo per vivere ma anche per scrivere», ha detto Sanvitale.

Sgorlon. La vicenda di Saviano è «uno scacco terribile per la società civile, per gli uomini non violenti che vogliono vivere in pace - ricorda lo scrittore Carlo Sgorlon -. Lo scrittore Saviano ha la solidarietà non solo mia ma di tutti gli uomini onesti e non è davvero una consolazione da poco. Andare a vivere all'estero, purtroppo, non sarà la soluzione migliore ma forse adesso è una condizione obbligata».

[articolo tratto dal messaggero ]

Di eroi per l'affermazione della giustizia questo paese ne ha piena la storia,due nomi per tutti,Giovanni Falcone e Paolo Borsellino,entrambi saranno per sempre ricordati,ma dopo molti anni dal loro sacrificio,uccisi dalla criminalità organizzata insieme alle loro scorte,nulla o quasi pare mutato,la verifica è stata palpabile un paio d'anni fa,durante le elezioni regionali in Sicilia,tra Rita Borsellino e Toto Cuffaro,sappiamo bene chi hanno scelto da quelle parti.

La mia solidarietà a Roberto Saviano,penso che la scelta d'andarsene dal paese sia la migliore,auguro a lui molti altri scritti e soprattutto la pace interiore che si merita.

@@ post inserito da Dalida @@

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