giovedì 9 ottobre 2008

Carfagna offesa dalla Guzzanti,chiesti un milione di euro di risarcimento

"No Cav Day", la Carfagna chiede
un milione di euro a Sabina Guzzanti
L'annuncio arriva dal blog della
comica romana: «Mi difenderò»



Il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna ha chiesto un milione di euro di danni all’attrice Sabina Guzzanti per le sue dichiarazioni rilasciate durante la manifestazione "No Cav Day" l’8 luglio scorso, a piazza Navona, nella Capitale. A renderlo noto è la stessa Guzzanti che, nel suo blog, afferma: «la citazione della Carfagna è arrivata il 7 agosto. Aveva tempo fino all’8 agosto per querelarmi. Ci ha pensato bene. Poi ha optato per una causa solo civile. Strano per una preoccupata di essere stata diffamata, no?».

La citazione per danni, racconta l’attrice nel blog www.sabinaguzzanti.it, «è firmata da un avvocato sconosciuto che mi fa pensare che sia solo di facciata e che dietro ci siano i soliti avvocati di Berlusconi». Guzzanti, poi, definisce «materiale per sketch satirici» i contenuti del documento: «si sostiene nell’atto che io abbia partecipato a una manifestazione dichiaratamente antigovernativa, come se questo fosse un’aggravante o una cosa anormale - spiega - si sostiene che avrei dovuto parlare anche delle sue capacità, non ha nemmeno capito che non era lei l’oggetto del discorso». La artista coglie l’occasione per criticare il provvedimento sulla prostituzione, varato dal Governo e messo a punto dal ministro Carfagna: «visto che l’8 luglio la legge sulla prostituzione non era uscita e che subito dopo non è potuta uscire perchè era una legge a firma Carfagna-Berlusconi, e la cosa sarebbe stato pane facile per tutti i vignettisti, ora che la legge è uscita voglio commentare le sue capacità: la legge - rileva Guzzanti - pretende d’essere diversa da un semplice e incivile atto di repressione contro le prostitute tanto per levarsele da sotto gli occhi senza dare il minimo soccorso alle minorenni e alle schiave, la legge pretende di essere diversa perchè punisce anche i clienti.

I clienti però rischiano da 5 a 15 giorni. Tenuto conto che la condizionale arriva a 2 anni puoi essere arrestato 800 volte prima di finire in galera. Quindi non è una punizione è un abbonamento». Secondo l’attrice l’atto di citazione inviatole dal ministro «cerca di introdurre un precedente pericoloso. Cioè che la satira debba stare entro certi limiti che l’atto di citazione stabilirebbe diventando più che una citazione una proposta di legge. La Carfagna chiede niente popò che un milione di euro. Bella donna ma che tariffe! Naturalmente dopo le dichiarazioni di ieri posso farle causa anch’io con la differenza che mentre i miei giudizi su di lei sono fondatissimi i suoi su di me sono assolutamente gratuiti». Anche se «le intercettazioni davvero non esistessero - afferma Guzzanti -, ed esistono state tranquilli, le foto del suo calendario già solo quelle sarebbero un argomento sufficiente a dire che non può fare il ministro delle pari opportunità». Infatti, «mettendo la Carfagna al ministero delle pari opportunità - scrive poi l’attrice - , Berlusconi ha offeso tutte le donne italiane ancora una volta e in modo definitivo. E siccome le donne non sono Veltroni e D’Alema, le donne sono forti e coraggiose confido in una reazione di tutte a questo scandalo. Mettere la Carfagna alle pari opportunità è inaccettabile come era inaccettabile Previti alla Giustizia».

Al di là della mancata denuncia penale del ministro Carfagna, la Guzzanti era comunque finita sul registro degli indagati della procura di Roma per aver pronunciato, sempre in occasione del «No Cav Day», parole contro Benedetto XVI. Nei giorni scorsi, però, il procuratore Giovanni Ferrara e il pm Angelantonio Racanelli hanno chiesto al gip di archiviare l’inchiesta dopo il no all’autorizzazione a procedere del ministro della Giustizia Angelino Alfano. L’articolo 278 del codice penale (offesa all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica), che prevede appunto il via libera del Guardasigilli, viene esteso alle offese nei confronti Papa sulla base del Trattato Lateranense. I magistrati romani, invece, avrebbero voluto procedere contro la Guzzanti perchè ritenevano le sue affermazioni molto grevi e volgari.

[ tratto da la stampa web ]

Aiaiai!!! Sabina,spero per lei che esistano le intercettazioni,altrimenti la vedo spacciata nella causa intentata dalla Carfagna,la ministra delle pari opportunità arrivata direttamente dalla carta patinata,o come afferma Marco Travaglio,la delusione dei camionisti,hanno dovuto togliere dai loro camion le foto dei suoi calendari.

C'è andata pesante la Guzzanti,affermare sul palco,illazioni con i dubbi sulle effettive prove delle registrazioni,non è professionale,visto e considerato che è una donna navigata nello spettacolo,mi auguro per lei che non siano stati pettegolezzi,poichè foss'anche vero il rapporto orale-i col premier,sono decisive le prove di tutto ciò.

Per consolare Sabina,ovvero "l'indegna ministra",eccola nello splendore delle sue performance.



## posted by marlow ##

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il fatto che la Carfagna sia una bella donna, non dovrebbe penalizzarla. Invece sembra proprio che i pregiudizzi verso le donne prendano sempre il sopravento.
Quello che mi stupisce e che sia stata proprio una donna (la Guzzanti) ha giudicarla male.

Ivo Serenthà ha detto...

Non si penalizza per via che sia una bella donna,bensì per le intercettazioni,presunte,che la inchioderebbero alle sue responsabilità,ovvero diventare ministro per motivi sessuali.

Da donna patinata dei calendari alle neo spoglie di moralista della prostituzione,senza indicare alcuna alternativa al mestiere più antico del mondo.

Dalla Gelmini alla Carfagna,pare che siano interpreti d'un copione già scritto.

Saluti

Anonimo ha detto...

La ciliegina sulla torta che fa aumentare esponenzialmente la voglia di vomito è che l'abbiano fatta non solo ministro ma addirittura ministro per le "pari opportunità". Lei che è l'esempio della violazione di tale principio.

D'altro canto segue un senso di impotenza vedere una mercificatrice del proprio corpo dire che le fa orrore la mercificazione del corpo e non vedere quasi nessuno farsi una grassa risata.

Come alfano che nel trenino del tg1 di oggi dice che la sua legge è una legge di democrazia nell'interesse del paese.

Come ho letto sul blog di piero ricca alcuni giorni fa, in Italia si è perso l'istinto alla pernacchia che dovrebbe venire fuori quando si è spettatori di ipocrisie colossali! Bah!

Ivo Serenthà ha detto...

Sono segnali ormai quotidiani,si assimila senza sussulti qualsiasi affermazione,legge o decreto che sia,comprese certe nomine ad incarichi ministeriali.

Probabilmente la devastazione economica di questi ultimi giorni,solo per questo motivo,aiuterà a svegliare dal torpore la pubblica opinione,non saranno solo i risparmi andati in fumo nel mettere al lastrico molte famiglie,la disoccupazione e la povertà diffusa creeranno dapprima lotte sociali molto dure,in tempi più lunghi mi auguro una società migliore.

Potrebbe essere cominciato il de profundis della società capitalista.

Saluti,Kenzo