sabato 20 settembre 2008
Quando per bruciare una persona è sufficiente uno sguardo
Un ragazzo di 25 anni è stato fermato dagli agenti della squadra mobile della polizia di Torino con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di Emanuele Manieri, 35 anni, bruciato dopo essere stato cosparso di benzina lunedì pomeriggio a Torino.
Il ragazzo fermato è italiano, senza precedenti penali, e ha un cane di grossa taglia, particolare questo che ha aiutato gli investigatori a risalire a lui.
Tutto per uno sguardo
Uno sguardo, una parola di troppo. Sarebbe bastato questo a scatenare la violenta reazione del giovane, un italiano venticinquenne incensurato, operaio fino a qualche mese fa, che è stato fermato a Torino con l’accusa di aver tentato di uccidere Emanuele Manieri, l’uomo di 35 anni che si trova ancora ricoverato in prognosi riservata per le gravi ustioni conseguenza del banale litigio che si era concluso con l’incendio dell’auto su cui si trovava la vittima.
Tratto da la stampa web
L'odio presente tra le nuove generazioni,anche per futili motivi,porta a queste situazioni,a volte per una ragazza o addirittura per uno sguardo aggressivo,la giustizia condanna più severamente i futili motivi in qualsiasi crimine,mi auguro che la futura sentenza sia la più severa possibile,anche se non migliorerà sicuramente i rapporti umani,ne tra i giovani e tra i più adulti.
@@ articolo e commento inserito da Dalida @@
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