domenica 28 settembre 2008

Eluana Englaro,l'ennesima presa di posizione di suo padre

Viareggio, lo sfogo del padre di Eluana
"Wojtyla ha potuto dire basta, lei no"

Invitato al Festival della Salute a Viareggio per discutere di testamento biologico
"Nell'ultima parte della sua vita, il Papa ha potuto rifiutare il sondino. A mia figlia è stato vietato"



"Karol Wojtyla ha potuto dire no al sondino e alla ventilazione artificiale. Eluana non può": è l'accusa di Beppino Englaro, padre della giovane in coma dal 1992, che ha partecipato ad un dibattito sul tema del testamento biologico al Festival della salute di Viareggio. "Nell'ultima parte della sua vita, Giovanni Paolo II ha potuto dire basta, mia figlia no. Il pontefice ha avuto problemi di respirazione e deglutizione. Però non ha voluto in nessun modo essere nuovamente tracheotomizzato o alimentato con un sondino. Libertà vietata a mia figlia".

Beppino Englaro parla con passione, il volto consumato da 16 anni di dolore. Al Festival della salute si è parlato di testamento biologico e dell'autodeterminazione dell'individuo "in ogni fase della sua vita". Sul palco, oltre al padre di Eluana, il sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella, e Mina Welby, moglie di Piergiorgio, malato distrofia da trenta, "aiutato" a morire interrompendo la ventilazione meccanica.

Nei giorni scorsi, anche il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale, ha chiesto una "legge sul fine vita". Oggi in Parlamento ci sono otto disegni di legge presentati da entrambi gli schieramenti politici che hanno per argomento il testamento biologico. "Bisogna arrivare ad un testo che raccolga le dichiarazioni di fine vita non solo per rifiutare alcune cure, ma anche per chiederle", ha detto Mina Welby. "Bisognerà tenere conto che nutrizione e idratazione artificiali sono terapie mediche, non ordinarie, ma straordinarie".

[ tratto da la repubblica web ]

Come puntualizza Peppino Englaro,c'è da chiedersi se nel piccolo staterello in mezzo a Roma,sia già legge il testamento biologico,quello che fino ad ora contrastano tramite le forze politiche compiacenti nel nostro paese.
Probabilmente l'agonia del santo padre era da interrompere,la sua lunga malattia si sarebbe protratta ancora per molto tempo,e un capo carismatico dei cattolici non poteva mancare per lungo tempo.
Al contrario il calvario di Eluana,può protrarsi a tempo indefinito,non ci sono interessi di potere,in questo caso la legge divina,alla quale si appellano i caritatevoli porporati,non si discute.

Come sentenziò il discusso prescritto per reati di mafia,Giulio Andreotti.

IL POTERE LOGORA CHI NON CE L'HA.

[ post inserito da Kenzo ]

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao, sono ancora qui, anche se hai fatto trasloco..per quanto riguarda il post, colpisce sempre l'intolleranza del vaticano. Mi si stringe sempre il cuore guardare questa fotografia di una giovane donna piena di vita a cui è stata negata una morte dignitosa. cenrentola