venerdì 19 agosto 2016

Quanti danni ha fatto la finanza e quanti ancora ne farà










Finanza stai serena

di Alessandro Gilioli

Care Goldman Sachs, JpMorgan, Merryl Lynch e Morgan Stanley, cari Citigroup, Black Rock, Cerberus, Blackstone e Old Mutual, ma anche cari Wall Street Journal e Financial Times, insomma cari signori della famosa finanza mondiale,

anche se non ci credete, qui fuori siamo persone educate.

E siccome ci hanno insegnato che quando qualcuno vive nel terrore è cosa giusta provare a tranquillizzarlo, crediamo che adesso sia venuto il momento di accarezzare il capino proprio a voi: per quanto nababbi e un po' arrogantelli a volte siate.

Vi vediamo infatti, di questi tempi, tremuli come conigli bagnati. Impanicati al punto da immaginare fantasmi ovunque. Atterriti tanto da non azzeccarne più una. E vi vogliamo parlare a cuore aperto affinché possiate uscire da questa brutta condizione: magari anche spiegandovi le cose con qualche lieve asperità, ma è per il vostro bene, davvero.

Come vi è venuto in mente, ad esempio, di schierarvi così sguaiatamente e apertamente per il sì al referendum sulla Costituzione italiana?

Cioè, certo, come chiunque anche voi potete dire la vostra, ci mancherebbe, ma proprio non vi ha insegnato niente la Brexit?

Ecco, forse nessuno ha ancora avuto il coraggio di dirvelo, ma è giusto che lo sappiate: ormai state sul cazzo a tutti, nel pianeta.

Ma non poco: tanto.

Di conseguenza la gente fa esattamente il contrario di quello che voi dite.

Spiace dirlo, ma è così.

È avvenuto in Gran Bretagna, era già avvenuto in Grecia, sta avvenendo un po' ovunque in Europa e non solo. E adesso che avete fatto la frittata sulla nostra Costituzione, rischia di avvenire anche qui.

Che disastro, che pasticcioni.

Questa cosa del vostro sì a novembre insomma è stato lo spot più efficace possibile a favore del no. E vi è andata bene che la bischerata l'avete fatta a Ferragosto - quando qui in Italia si pensa solo alle creme solari, alle meduse e al calciomercato - ma se poco poco quello che avete detto venisse risaputo in giro, beh, il no avrebbe già vinto.

Per farvi capire a cosa equivale il vostro endorsement, immaginate un tipo grosso e bullo che abita nel vostro quartiere e che per trent'anni vi mena, vi scippa, vi molesta la moglie e vi spaventa i bambini: voi seguireste uno qualsiasi dei suoi consigli? Ma manco se vi indica il bar aperto più vicino, andreste in quello. Ecco: la vostra reputazione in giro non è molto migliore di quella del bullo in questione. Anzi, scusatemi, è pure un po' peggiore.

Poi ci sarebbe anche la questione di contenuto, d'accordo, ma anche qui si capisce che lo smarrimento vi fa sragionare - e andare verso il contrario di quello che volete.

Quello che vi spaventa di più per l'Italia, dite, è "l'instabilità": quindi state con Renzi, quindi con il sì.

Allora: sull'instabilità come principio siamo tutti d'accordo, è una condizione che non piace a nessuno e che non riguarda solo voi, anzi.

Intendo dire: l'instabilità, fuori dai vostri grattacieli, si chiama precarietà, disoccupazione, voucher, lavoro saltuario, dumping salariale, impossibilità di fare un mutuo per la casa, fatture già tassate che però non vengono mai pagate, cose così.

Questa instabilità esistenziale l'avete inventata e vi piaceva pure. Ora che si sta trasformando anche in instabilità politica, non vi piace più.

Con rispetto, siete stati un po' degli apprendisti stregoni. Avete cioè innescato meccanismi che vi si stanno rivoltando contro. E insistete pure, puntando su uno spauracchio - l'instabilità - che per le persone fuori non è affatto uno spauracchio: è vita quotidiana. Quindi non è che funzioni molto, il vostro messaggio: cercate di spaventare la gente prospettando una cosa che la gente già vive sulla sua pelle da anni. Non mi sembra geniale come strategia di comunicazione, ecco.

Quanto all'aspetto più prettamente politico, ognuno la pensi come vuole, naturalmente. Voglio dire: se vi piace Renzi, liberissimi di tifare per lui. E in effetti abbiamo avuto anche di peggio, in passato, come premier: basta pensare a quello che era direttamente espressione vostra, tre o quattro anni fa; o a quello ancora prima, che avete sostenuto per una ventina d'anni e poi disarcionato per sopravvenuta impresentabilità galattica.

Ma l'idea che Renzi "garantisca la stabilità", in Italia, ah-ehm, beh, siete proprio sicuri?

Cioè siete sicuri che sia "garanzia di stabilità" un premier che campa su una maggioranza appiccicata con lo scotch, che in due anni ha sradicato il suo partito rimpinguando di voti il principale avversario, che ha perso in tre città su quattro per incasinamento proprio assai più che per meriti altrui, che prima ha creduto di vincere il referendum proiettandolo tutto su se stesso poi ha capito che così perdeva e allora si è inabissato?

Non vi viene il dubbio che, al contrario, questo premier sia proprio un booster di successiva e assai maggiore instabilità, a mano a mano che si evidenzia a tutti l'abisso tra la sua fabulazione immaginaria e la realtà delle cose, la realtà di come stanno le persone?

Ma, soprattutto, non vi viene il dubbio che se è così importante anche per voi la stabilità - come lo è per tutti - una buona idea potrebbe essere aumentarla un po', questa stabilità, per chi vive ogni giorno della sua esistenza in modo acrobatico?

Sì, lo so, magari vi toccherebbe rinunciare per questo a una qualche piccola percentuale di profitti, speculazioni, premi e buonuscite, ma - credetemi - alla fine stareste meglio anche voi: almeno dormireste la notte senza il terrore che crolli tutto. No?

Poi, va beh, ci sarebbe anche l'altra questione di merito, ma qui avete semplicemente preso un granchio.

Sto parlando dell'increscioso equivoco secondo il quale, per alcuni di voi, il sì al referendum avrebbe doti nel rendere più "agile" e "funzionale" il sistema legislativo italiano. Ecco: fatevi tradurre in inglese l'articolo 70 della riforma Boschi e capirete rapidamente che semmai è il contrario.

Cioè, magari l'intenzione iniziale del premier era proprio quella che dite voi, nel bene e nel male, ma poi - per arrivare all'approvazione in Parlamento - Renzi e Boschi dovevano accontentare un'area che andava da Verdini a Speranza passando per Alfano (la maggioranza appiccicata con lo scotch di cui vi dicevo prima), sicché il testo è stato caricato come un autobus pachistano di qualsiasi paccottiglia, emendamento, contraddizione, incoerenza, arzigogolo, ammennicolo, equivocabilità.

Ripeto, non limitatevi a farvi tradurre gli editoriali di Panebianco sul Corriere. Leggete proprio la riforma, il suo testo. Così toccherete con mano un'espressione contemporanea, e pure un po' estrema, del famoso barocco italiano. Altro che "agilità legislativa".

Ecco, questo è quanto.

Senza acrimonia, ma anzi con umana comprensione e perfino un filo di solidarietà, come vi dicevo all'inizio.

State sbagliando tutto, con rispetto. Capita, dopo una crapula trentennale. Avete bisogno di un paio di Alka-Seltzer e di un po' di dieta.

Magari pensateci, quando tornate in città dalla vostra vacanza agli Hamptons.

Che poi, perdonatemi, agli Hamptons avete proprio un mare di merda, e vi sono solidale anche per questo.

DALL'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

Questo articolo,post che dir si voglia,a mio parere è il migliore che ha scritto da quando la seguo,una raffinatissima presa per i fondelli per certi versi,e giù pesante per altri,con delle tesi che secondo me rappresentano la fedele realtà dei decenni che abbiamo vissuto.

C'è da dire che questi palloni gonfiati della finanza pensano unicamente ai loro conti in banca e come fare soldi possedendo tali peli sullo stomaco,che un gorilla gli fa una pippa.

Nonostante l'occupazione Rai e la stragrande maggior parte dei media si siano genuflessi alle posizioni di Verdini-Boschi e compagnia bella... L'endorsement della finanza pro Si alla riforma della Costituzione,anche a mio parere è il migliore spot sul No,non c'è niente di meglio di chi stia enormemente sugli zebedei,nel reagire appena possibile nel fare il contrario di ciò che vorrebbero,visto e considerato che non c'è più sciopero e lotte che tengano con i guru della finanza surrogata e avariata.

E ancora i personali complimenti di ciò che ho letto

I.S.

iserentha@yahoo.it

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