mercoledì 24 febbraio 2016

Tra supercanguro e altre ipotesi antidemocratiche del toscano governativo

















Il canguro è deceduto: pronti il topo morto, il coguaro e la peste nera

di Alessandro Robecchi

Comunque finisca la questione dei diritti delle coppie omosessuali, una cosa è certa: si è passati in due giorni dal voto “di coscienza” al voto di fiducia, un testacoda notevole dettato da un grave lutto in famiglia: è morto il super-canguro, una creatura inquietante che si nutriva di emendamenti (per lo più gli dava da mangiare Calderoli con le sue milionate di stupidaggini generate da un software, come se Calderoli avesse bisogno di un software per produrre cazzate). Ecco dunque una democrazia matura che riesce ad approvare le sue leggi solo in due modi: o con trucchetti regolamentari come il canguro, o con la fiducia, e vabbé. Ma non sottilizziamo, corriamo ai ripari, piuttosto. Urge cercare altri espedienti tecnici da applicare al Senato in caso di votazione, ora che il canguro è tristemente defunto. Ecco qualche suggerimento.
Il topo morto – Nascosta nelle pieghe del regolamento, questa procedura parlamentare consente al presidente di turno di sgomberare l’aula per questioni igienico-sanitarie e, nel parapiglia, di votare velocemente a favore del governo. Prassi poco seguita finora, ma considerata legittima da tutti i più grandi costituzionalisti che abbiano partecipato alla Ruota della Fortuna. Spiace un po’ per i titoli dei giornali che saranno più o meno così: “Topo morto, passa la legge”, o addirittura: “La maggioranza vive grazie al Topo morto”, ma si potrà rimediare con una legge sulla stampa (facendola passare al Senato con il Topo morto, ovvio).
Bagni a scomparsa – Piccola forzatura regolamentare, considerata “legittima” da tutti i costituzionalisti toscani. L’installazione a Palazzo Madama di nuovi servizi sarà occasione di conferma e rilancio per la maggioranza di governo al Senato. Si tratta di speciali toelette riservate all’opposizione, a cui però, purtroppo, si blocca la maniglia dall’interno. Attivate nelle ore prima del voto dovrebbero garantire un discreto margine alla maggioranza, tanto più che i cinquestelle, per risparmiare sull’acqua dello scarico e salvare il pianeta, ci entrerebbero in gruppo. Per motivi umanitari e per garantire il sereno svolgimento della democrazia, i commessi riapriranno le porte dei bagni a votazione avvenuta.
Il coguaro – Se il super-canguro sapeva saltare tutti gli emendamenti dell’opposizione, questo qui, semplicemente, se li mangia. Scovato da un oscuro deputato pd all’articolo 3.451, comma 610, riga 11, con rimando alla nota di pagina 813, casualmente scritta in islandese, si tratta di una procedura abbastanza semplice: chi presenta più di un emendamento verrà chiuso in una stanza con il coguaro, opportunamente tenuto a digiuno per giorni. Approvato da tutti i costituzionalisti che recitano poesie di Borges che chissà di chi sono, il coguaro snellirà di parecchio le procedure di votazione.
La peste nera – Rintracciata in un antico regolamento del Senato datato 1634 (un falso?, si chiede qualcuno), questa inconsueta prassi parlamentare consiste nell’infettare gli emendamenti sgraditi al governo e aspettare gli eventi. Quando i senatori dell’opposizione verranno portati via dai monatti, si potrà dare il via alle votazioni. Tutti i costituzionalisti tifosi della Fiorentina sostengono che la prassi è un po’ desueta, ma in fondo corretta e funzionale al buon svolgimento della democrazia parlamentare.
Verdini da riporto – Se tutte le procedure democratiche sopra descritte non dovessero funzionare, non resta che l’estrema ratio: affidarsi a Denis Verdini. Partendo alla mattina di buon ora, attraverso i campi, nella bruma, Verdini porterà a casa verso il tramonto qualche senatore disposto a votare con la maggioranza. Si tratta di una prassi parlamentare a metà strada tra l’evangelizzazione, l’ipnosi e la caccia al fagiano. Tutti i costituzionalisti dotati di slide concordano: funziona.

DAL BLOG ALESSANDROROBECCHI.IT


Ho letto il simpatico articolo stamattina presto,effettivamente risulta molto difficile reperire neuroni all’interno della scatola cranica dell’ex dentista datosi alla politica.

Ma a parte il defunto supercanguro e chissà se un giorno resusciterà, e le gustose ipotesi che ha adombrato,per il toscano governativo meglio rivolgersi all’usato sicuro,gli ultimi amici che ha acquisito sono momentaneamente una blindatura,ha iniziato col caimano ora la compagnia si è allargata.

Il tutto potrà essere utile non solo a livello nazionale, i test saranno interessanti con le prossime elezioni comunali,peseranno la consistenza del partito della nazione.

I.S.

iserentha@yahoo.it

2 commenti:

Vincenzo Iacoponi ha detto...

E se finalmente ci decidessimo a tagliare i testicoli al ghibellin volante su un aereo da 200 milioni di euro? Una volta diventato frocio pure lui vedreste con che velocità farebbe approvare sta legge del ca e del cu.

Ivo Serenthà ha detto...

Il vero problema è democratico,poichè nelle urne alle prossime elezioni politiche e quelle comunali più a breve termine,il cosiddetto partito della nazione,quello farcito degli ex caimani farà comunella.

Nel 2015 circa 100mila italiani se ne sono andati,penso che il trend continuerà anche in futuro.