giovedì 8 ottobre 2015

Continuando a intervenire nel ginepraio Medio Orientale

















Qualcuno però deve tacere

di Alessandro Gilioli

Prima di discutere di un eventuale coinvolgimento italiano nel bombardamento dell'Is, a me piacerebbe una cosa.

Ma piccola.

E cioè che tutti coloro che 13 anni fa erano favorevoli alla guerra in Iraq - quella che ha creato l'Is - chiedessero scusa e poi tacessero.

No, perché io me li ricordo tutti, o almeno parecchi: dai deliranti articoli di Giuliano Ferrara (che chiamava "pacifascisti" i contrari all'intervento) fino agli interventi belligeranti qui in redazione di Giampaolo Pansa, che aveva già iniziato il suo triste viaggio verso la destra peggiore. E mi ricordo di Blair e Aznar, ma più in piccolo anche del nostro Giuliano Amato - interventista "in nome dell'Occidente" - per non dire dei capataz della destra berlusconiana, dai Gasparri ai La Russa, tutti ultrà bushisti senza se e senza ma, con tanto di propaganda sul sito, e naturalmente la Lega schierata a ruota, e Libero che distribuiva le bandiere americane, e Panorama che voleva indire una manifestazione pro guerra.

E mi ricordo anche un povero Cofferati sbertucciato a un talk show, solo contro tutti, perché contrario a quella guerra, e giù con le solite accuse di antiamericanismo, di nostalgia dell'Urss, che nulla c'entrava ma tutto fa brodo, sempre, in tivù.

Ecco, apriamo pure il dibattito sull'Is, va benissimo: purché stiano zitti e chiedano scusa quelli che 13 anni fa hanno così clamorosamente cannato, e che sono stati politicamente complici del disastro a cui oggi dovremmo di nuovo rimediare con altre bombe.

DALL'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

Ottimo Gilioli,puntualizzare dando senza pietà le responsabilità di quella sciagurata missione è perfetto,in un paese dalla memoria talmente corta equivalente a qualche nano byte.anche se forse più che ricordi è un paese che vive e si orienta costantemente dove soffia il vento,

E se parrebbe quasi obbligatorio un intervento concordato con le forze europee e Nato in generale,avendo a che fare con chi ti ha invitato pesantemente in guerra,ho idea che più ci avventuriamo in quel ginepraio e peggio sarà.

Rammentando che gli interventi militari fanno vittime innocenti da sempre,ed è successo pochi giorni fa in Afghanistan,e la produzione dell'odio sarà una certezza.

I.S.

iserentha@yahoo.it

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