venerdì 25 settembre 2015

I profughi sui carri merci in Ungheria









L'upgrade dei migranti

di Alessandro Gilioli

Ha suscitato una certa reazione mediatica la notizia che In Ungheria alcune centinaia di rifugiati siano stati stipati nei carri merci di un treno, in mancanza di vagoni passeggeri disponibili.

Capisco lo stupore, ma è fuori luogo.

Sono diversi anni che il pianeta, Europa compresa, ha come suo principale obiettivo la libera circolazione delle merci: sia quelle fisiche sia quelle impalpabili perché digitalizzate. Di fatto, l'economia non si occupa quasi più d'altro e ha trasformato questa circolazione da mezzo a scopo, da strumento a fine. Come noto, Stati Uniti e Unione Europea stanno portandoci a un trattato che sottomette a questo idolo anche la democrazia, dato che impedirà a rappresentanti eletti o a consultazioni popolari dirette di prendere qualsiasi decisione politica che leda gli interessi delle merci.

Insomma, è già da parecchio tempo che le merci contano e valgono più degli esseri umani. Essere messi in un carro merci, per i profughi siriani, è decisamente un upgrade.

DALL'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

Ottima e sottile presa per i fondelli del momento che viviamo.

Sa che soddisfazione tra alcuni decenni quando i profughi potranno viaggiare sulla linea Torino-Lione-Parigi con l'alta velocità pagata dai contribuenti...Altro che gli sfigati di Ventimiglia sugli scogli.

I.S.

iserentha@yahoo.it

Nessun commento: