lunedì 8 giugno 2015

Vento:Il progetto di pista ciclabile da Torino a Venezia












“Oltre duemila posti di lavoro per la ciclabile da Venezia a Torino lungo il Po”

Il progetto 'Vento' prevede di portare 400mila visitatori l’anno, coinvolgendo 121 comuni in quattro regioni. Pileri (Politecnico di Milano): "Del Rio è disposto a finanziarlo. Cominciamo a fare questo in modo così che si possa iniziare a fare i bandi per le opere pubbliche"

di Alex Corlazzoli

Saranno 479 chilometri di dorsale cicloturistica che collegano Venezia a Torino a far rinascere l’occupazione nel Nord Italia generando oltre duemila nuovi posti di lavoro. Non è una promessa elettorale ma è il progetto di “Vento” che da cinque anni il professor Paolo Pileri del Politecnico di Milano porta avanti con l’urbanista Diana Giudici e l’architetto Alessandro Giacomel.

La svolta è arrivata in questi giorni, durante la terza edizione di “Bici Tour”, una pedalata lungo il Po, ripercorrendo il tracciato della ciclabile che si vorrebbe realizzare. Pileri e il suo staff si sono messi in bicicletta per nove giorni: diciotto tappe, decine di incontri tra cui un convegno a Cremona al quale ha partecipato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio che si è impegnato a finanziare il progetto.

“Le economie – spiega il docente del Politecnico, soddisfatto dell’incontro con il ministro – che si possono creare grazie ai flussi turistici che oggi non ci sono andranno a generare nuova imprenditorialità: in Europa un chilometro di ciclabile turistica infrastutturata produce un indotto che va dai 100 ai 300mila euro all’anno. In Germania un chilometro crea 4/5 posti di lavoro: i dati statistici dicono che con il cicloturismo dagli anni Novanta ad oggi, sono stati generati 186mila posti di cui 90mila sul territorio. Siamo in grado di ipotizzare che grazie a Vento, potremo creare 2000 nuovi impieghi con un indotto di 100 milioni di euro all’anno. Una boccata d’ossigeno per alcuni piccoli comuni: una ciclabile lungo il Po, permetterebbe di far rivivere alcune realtà letteralmente abbandonate. Con la chiusura delle industrie e con la crisi economica oggi Vento rappresenta una risposta per questi territori”.

I numeri elaborati dallo staff del Politecnico lasciano presagire una straordinaria occasione di sviluppo e di green economy: la nuova ciclabile porterà 400mila visitatori l’anno, coinvolgerà 121 comuni, dodici province, quattro regioni, oltre quaranta aree protette e 1300 beni culturali che saranno toccati dal tracciato. Allo stato attuale sono già 150 i soggetti istituzionali interessati e oltre ottanta associazioni che sostengono il progetto del Politecnico di Milano.

Pileri, in questi giorni, durante il Bici Tour ha incassato anche l’adesione ufficiale dell’Emilia Romagna e un impegno del ministro: “Del Rio è disposto a finanziare il progetto. Cominciamo a fare questo in modo così che si possa iniziare a fare i bandi per le opere pubbliche. Il ministro – spiega il “regista” dell’operazione – si è sbilanciato ed è convinto di poter mantenere gli impegni presi. Partiamo da un dato: c’è l’interesse del governo a portare avanti l’opera e questo già è importante”.

Lo staff del Politecnico è pronto: Diana Giudici, Martina Ferro e Alessandro Giacomel in questi anni hanno mappato e fatto decine di sopralluoghi, oltre a creare una cultura sul territorio. E il 4 giugno a Piacenza verranno premiati i progetti che i ragazzi delle scuole secondarie superiori hanno elaborato per sostenere il progetto di Vento.



Ci vorranno anni sperando che non ci saranno intoppi nel costruire il progetto,anche se l'intero tracciato sarà possibile solo per alcuni,saranno importanti le tratte tra città e paesi sia per il tempo libero che per lo spostamento quotidiano sulle due ruote.

L'indotto che ne deriverà è da considerare importantissimo,ovunque sorgono piste ciclabili di parecchi chilometri,nascono attività di ristoro e punti legati all'uso delle biciclette.

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