martedì 19 maggio 2015

Puntualizzazioni sugli zingari

















I falsari dell'«emergenza rom»

di Alessandro Gilioli

A me viene male solo all'idea che nell'Italia del 2015 ci sia bisogno di qualcuno che raccolga un po' di semplici dati sui rom e ne faccia un opuscolo digitale. Viene male perché è il segno di una necessità - difendersi dal razzismo e dalle sue balle - che si sperava superata.

La realtà, tuttavia, è tristemente questa: si dibatte se i gli zingari siano troppi, se vanno cacciati e dove, se sono geneticamente ladri.

Quindi bravi i Radicali di Roma che con l'associazione Èpossibile hanno fornito al (triste) dibattito di cui sopra queste informazioni di base.

Banalmente, l'enfatizzazione della questione rom - anzi dell'«emergenza rom», come dice Quinta Colonna - è con ogni evidenza uno strumento utilizzato da tre categorie di persone: la prima è composta da quelli che stanno nella parte alta della piramide sociale, che hanno interesse a fomentare la guerra giù in basso, come tante altre fatte scoppiare con successo; la seconda è quella dei politici che sulla paura dei rom e dei migranti costruiscono la loro fortuna, il loro potere, il loro reddito e la loro visibilità mediatica; la terza è quella di chi con "l'emergenza rom" fa i soldi, rubandoli spesso alla collettività (non dei rom: dei contribuenti tutti)

Non c'è molto altro da aggiungere.

Ah, solo una cosetta: sconsiglio al frescone di turno di dirmi "non ce li hai sotto casa", perché lo prendo per un orecchio e gli faccio fare un giro del mio isolato.

DALL'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

Chi ha un minimo di cognizione sa che gli zingari vengono presi come capro espiatori nell'alimentare il malpancismo del paese, e su questo punto siamo d'accordo,certamente il loro stile di vita non aiuta nel renderli socialmente accettati,e su questo piano le polemiche e le pubbliche risorse in aggiunta ai furti continueranno all'infinito.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

giovanotta ha detto...

condivido il post di Gilioli
e il tuo commento. Un giorno forse
matureremo..
ciao

Ivo Serenthà ha detto...

Si forse,ma noi non ci saremo più,tempi lunghi!!!

Ciao