domenica 19 aprile 2015

Viva il liberismo straccione, a cura di Wolfgang Schäuble




L'inutile Malleus di Schäuble il depresso

Di Alessandro Gilioli

C'è qualcosa di comico nel fascioliberismo trasparente di Wolfgang Schäuble, quando spiega senza reticenze alla Brookings Institution di Washington che bisognerebbe «forzare» i Parlamenti a fare nuove leggi per flessibilizzare il lavoro e privatizzare i beni pubblici, ma purtroppo «è difficile» in democrazia, e ad esempio «i miei amici ministri delle finanze e dell'economia a Parigi mi raccontano sempre quanto è complicato convincere l'opinione pubblica».

Ce li vedo, Schäuble e i suoi sodali, che scuotono la testa seduti attorno a un tavolo, una birretta e tanti sospiri, col cuore amaro perché quegli zucconi dei cittadini non capiscono e scioccamente non vogliono ancora rinunciare del tutto agli ospedali, ai salari, agli asili, alle pensioni.

Non riesce a farsene una ragione, Schäuble: lui ha la Verità e questi selvaggi non vogliono convertirsi, almeno non abbastanza, e neppure all'uopo basta più la televisione, niente, non si convincono.

Quello che mi fa più sorridere, leggendo di questo Inquisitore depresso perché nessuno si fila più il suo Malleus Maleficarum, è la balla che ci hanno rifilato per decenni secondo la quale il liberismo era pragmatico e non ideologico.

In effetti, più che un'ideologia è una religione: e non certo delle più tolleranti.

Da l'espresso blog - piovono rane



Si certo come no, riuscire a far osannare la macelleria sociale alla gente sarebbe il massimo per loro, il passo successivo alla botte piena e il popolo ubriaco, per quanto la strategia mediatica negli ultimi decenni abbia rincoglionito mica male, ci vorrà un passo successivo.

Questi pensano che la società da organizzare sia come quella monegasca, e un ritorno ai servi della gleba del terzo millennio per il 90% dell'umanità, posso consigliare a costoro d'insistere con lo sporco lavoro, da quel che vedo non ci vorrà molto, qualche generazione ancora.

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