giovedì 5 marzo 2015

Grazie Signor Angelini











Questo e' un uomo

di Massimo Gramellini

La cascina Raticosa è un rifugio sui monti sopra Foligno che durante la Resistenza ospitò il comando della quinta brigata Garibaldi. Nei giorni scorsi qualche nostalgico dello sbattimento di tacchi ha rubato la targa commemorativa e disegnato una svastica enorme sul muro. Forse non sapeva che nei pressi della cascina, in una notte di febbraio del 1944, ventiquattro partigiani appena usciti dall’adolescenza erano stati catturati dai nazisti, caricati su vagoni piombati e mandati a morire nei campi di concentramento del Centro Europa. O forse lo sapeva benissimo e la cosa gli avrà procurato ancora più gusto. Però non poteva immaginare che tra quegli adolescenti ce ne fosse uno scampato alla retata. Sopravvissuto fino a oggi per leggere sulle cronache locali il racconto dell’oltraggio.

Mentre tutto intorno le Autorità deprecavano e si indignavano a mani conserte, il signor Enrico Angelini non ha pronunciato una parola. Ha preso lo sverniciatore, il raschietto, le sue ossa acciaccate di novantenne ed è tornato al rifugio della giovinezza per rimettere le cose a posto. Con lo sverniciatore e il raschietto ha cancellato il simbolo nazista. E dove prima c’era la targa ha appoggiato una rosa.



Un'altra testimonianza della memoria corta degli italiani,mescolato a un raccapricciante negazionismo delle zucche vuote sparse in tutta Europa.Con quel gesto il Signor Enrico ha ribadito alla maggioranza del paese,almeno spero,quanto sia importante la memoria di quegli anni orribili,nei quali anche mio padre visse un paio d'anni deportato in Germania,per non aver aderito alla repubblica di Salo'.

Grazie Signor Enrico

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

Grazie a lei Signor Angelini

1 commento:

valerio ha detto...

Grazie mille Signor Enrico , Lei ci insegna come la memoria di quei tragici giorni non vada dispersa , grazie di ricordarci che è un bene prezioso , grazie della libertà che ci ha dato !!