martedì 3 febbraio 2015

Il ministro dell'economia greco e la Troika












di Massimo Gramellini

Il nuovo ministro greco dell’Economia è un matematico di passaporto australiano che assomiglia a un boxeur e si veste come un rocker. Yanis Varoufakis. La foto lo immortala in compagnia dell’omologo britannico Osborne, di cui non condivide le idee e a prima vista nemmeno il sarto. Nei giorni scorsi l’uomo più indebitato del continente aveva già traumatizzato il pennellone olandese della Trojka addetto al recupero crediti, presentandoglisi dinnanzi a cavallo di una moto, lo zaino in spalla e la camicia fuori dai pantaloni. Il dottor Varoufakis si veste così perché si sente così. Ma il suo rifiuto di adeguarsi all’esperanto sartoriale del potere è anche un segnale politico. Si può essere diversi, si può cambiare lo schema. Il turbocapitalismo finanziario che da vent’anni ha uniformato le grisaglie e ammutolito le forze sociali è solo uno dei tanti mondi possibili.

Il ministro scamiciato viene fatto passare per comunista o per pazzo, eppure dice cose di buon senso. Per esempio che la Grecia pagherà i debiti quando ricomincerà a vivere perché pagarli adesso significherebbe morire. Forse Varoufakis durerà poco. Di sicuro, come tutti i monelli, ispira simpatia.



Che i greci abbiano vissuto al di la' delle loro possibilita' non e' in discussione,la loro struttura statale non ha futuro,ma la troika,l'Europa,la Bce e soprattutto la Merkel lo sapevano e lo sanno,un paese di questo tipo non puo' che indebitarsi,e noi ne sappiamo qualcosa a riguardo,che poi gli interessi sul loro debito si sia quintuplicato grazie a degli interessi da strozzini questo non va bene,quindi con un minimo di buon senso,la Bce dovra' allungare i tempi per recuperare il credito,anche perche' chi ha assistito a qualche reportage del vivere nel paese ellenico di questi ultimi tempi,si sara' reso conto della miseria in cui sopravvive una buona parte di quel popolo.

Con il senno di poi,forse una quindicina d'anni fa,avrebbero dovuto formare due tipologie d'Europa,quella dei paesi piu' ricchi e dei piu' poveri,la convivenza esterna sarebbe stata piu' consona.

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