martedì 6 gennaio 2015

La distanza di anni luce da Syriza e Podemos


















Anziché sotto minaccia

di Alessandro Gilioli

L’aspetto più interessante di quello che sta succedendo in Grecia è che una settimana abbondante di terrorismo psicologico non ha sortito finora alcun effetto: anzi, Syriza ha (leggermente) aumentato i suoi consensi nei sondaggi, dal giorno in cui sono state indette le elezioni a oggi.

Il fenomeno è interessante perché finora il meccanismo aveva sempre funzionato: fate i bravi e obbedite altrimenti la Troika vi fa un mazzo così. È stato finora un ricatto vincente sia nei confronti dei cittadini sia nei confronti dei loro rappresentanti o istituzioni, che hanno regolarmente ceduto: quanto avvenuto in Italia nel 2011, con l’invenzione del governo Monti per evitare le elezioni anticipate, ne è stato l’esempio più eclatante.

A proposito, un giorno qualcuno si prenderà la briga di scrivere bene la storia di quel 2011 italiano: l’anno in cui il centrosinistra non solo era vincente in tutti i sondaggi, ma in caso di primarie al suo interno Vendola era dato sopra Bersani; l’anno in cui furono eletti sindaci Pisapia, De Magistris e Zedda; l’anno dei referendum vincenti sull’acqua, sul legittimo impedimento e sul nucleare; l’anno insomma in cui si stava evidenziando una possibile uscita dal berlusconismo di segno assai diverso da quella che poi si è verificata, grazie prima al governo Monti e poi all’ascesa di Renzi.

Ma transeat. Se non c’è stata la disrupture e si è scelta invece la continuità, evidentemente, è perché alla fine abbiamo in maggioranza preferito così e comunque il 2011 è ormai lontano anni luce: inutilissimo quindi ogni rimpianto.

Utile invece sarebbe il primo caso europeo in cui forse il babau non fa più paura, se davvero sarà così. In cui alle urne si decide sulla base della propria volontà e magari dei propri ideali, anziché sotto minaccia.

il che, intendiamoci, in democrazia sarebbe una condizione igienica di base: ma siamo al punto in cui ci sembra quasi un’utopia.

DA L'ESPRESSO BLOG - PIOVONO RANE

In Italia non è possibile dare una svolta greca a breve e spagnola da dopodomani,chi ha raccolto il consenso di protesta dal sistema Ue-Bce lo ha interpretato regalando delusioni nonostante le qualità che ha espresso.
Anzi,si sta materializzando il nazionalismo transalpino come ultima reazione,ma con poche possibilità di diventare minaccioso come in Francia,frau Merkel momentaneamente può dormire sogni tranquilli con fonzie al governo,l’annuncite da cresta di gallo affermata gentilmente una tantum sulla nostra indipendenza ormai fa sorridere a Berlino.

E con tutta probabilità,potremo ringraziare Grecia e Spagna se i più ricchi saranno un pochino indulgenti verso l’area mediterranea,con i debiti da canna del gas-zar permettendo…

P.s.

Sulle plurime tagliate di zebedei della pallida sx del paese,meglio non maramaldeggiare,Sigmund Freud ne avrebbe da analizzare!

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

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