mercoledì 27 agosto 2014

L'inutilità e le porcherie della guerra,a cura di Gino Strada



Isis, Strada: “Nel 2003 sinistra contro la guerra. Ora al governo ha cambiato idea”
Il fondatore di Emergency: "Tesi assurde per dare le armi ai curdi. E' un regalo agli amici del momento". Sull'invio di armi ai curdi avverte: "Se io credo che tu sia un pazzo scatenato, come sono più sicuro? Se vogliamo che tra due anni qualcuno ci faccia un attentato, siamo sulla strada giusta"

di Alessio Schiesari

Una volta che ho deciso di andare ad ammazzare qualcuno, la modalità è secondaria perché sto facendo la più grande cazzata che un essere umano possa fare”. Gino Strada vive e lavora in Sudan, ma è in contatto quotidiano con i medici della sua Emergency che gestiscono ospedali e campi profughi ad Arbat e Choman (nel Kurdistan iracheno), dove sono confluiti migliaia di sfollati in fuga dalle regioni sotto attacco dell’Isis e dalla guerra civile in Siria.

Che cosa sta succedendo in Medio Oriente?
Ho vissuto tre anni e mezzo nel kurdistan iracheno. Era il 1996 ed era in corso una guerra civile tra le due fazioni curde: il Pdk di Masoud Barzani (l’attuale presidente del Kurdistan iracheno, ndr) e l’Upk di Jalal Talabani. Quando il Pdk stava per essere sconfitto, chiamò in aiuto i carri armati di Saddam Hussein. E quella era una guerra tra curdi. Quello che intendo è che in quello spicchio di mondo lì chi oggi è un nemico forse tra quattro mesi diventerà un alleato . Guardi quello che sta accadendo con al-Assad in Siria

Noi cerchiamo sempre di dividere il mondo in buoni e cattivi.
Non è semplice. Faccio un altro esempio: nel 2003, prima dell’invasione Usa, andai a parlare con il ministro della Sanità iracheno e con Tareq Aziz (vice primo ministro sotto Saddam, ndr). L’incidenza di tumori e leucemie infantili era aumentata di dieci volte a causa delle armi chimiche e radioattive della guerra con l’Iran e del Golfo del ‘91, ma i medicinali non erano disponibili a causa dell’embargo. Proposi di fare arrivare un aereo 747 carico di anti-tumorali, ma mi disse di no.

Preferiva usare l’embargo come tema politico contro gli Usa?
Non ho più voglia di occuparmi delle ragioni degli uni e degli altri. Ciò che conta è che sono morti mezzo milione di bimbi.

E quindi cosa dovrebbe fare, oggi, l’Occidente?
Tenere a mente che ogni volta che si decide di combattere una guerra – che significa andare ad ammazzare qualcuno – si peggiorano situazioni spesso già disastrate. Non è bastata l’esperienza delle primavere arabe? Tre anni dopo, cos’è rimasto? In Egitto si condannano a morte i civili a cinquecento alla volta. In Libia c’è una guerra civile di cui non frega più niente a nessuno.

Ma le immagini che arrivano da Iraq e Siria sono raccapriccianti. Tagliano le gole, e non solo al giornalista americano.
Non mi illudo che l’Isis sia democratico e liberale, figurati! Ma in questo disastro c’è tutto il Medio Oriente, un’area completamente esplosa. Il punto è che quando uno decide di ammazzare qualcun altro, la modalità è secondaria. C’è chi taglia la gola, chi usa armi chimiche, chi bombarda coi droni: ognuno con le sue armi cerca di fare la pelle a qualcun altro.

L’Italia cosa dovrebbe fare?
Se io ragionevolmente credo che tu sia un pazzo scatenato, dal punto di vista della sicurezza del mio Paese sono più sicuro se metto in mano le armi al tuo nemico o se non gliele do? Se vogliamo che tra due anni qualcuno ci faccia un attentato, siamo sulla strada giusta. Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, usa argomenti assurdi per giustificare la decisione di dare quella ferraglia ai curdi.

L’arsenale della Maddalena?
È folle! Come cavolo è possibile che la Marina militare abbia disobbedito alle decisioni della magistratura, che ordinò la distruzione di quelle armi di contrabbando? Oggi quella roba lì, che non dovrebbe nemmeno esistere, è il regalo per gli amici del momento. Non rispettano la Costituzione, le convenzioni internazionali né la buona pratica di non vendere armi ai Paesi in guerra.

Il pacifismo che fine ha fatto?
Quando, nel 2001, il governo Berlusconi decise di invadere l’Afghanistan erano quasi tutti d’accordo. Solo Emergency e pochi altri parlavano ad alta voce contro quella guerra. Due anni dopo, c’è stata Piazza del Popolo, la più grande manifestazione pacifista di sempre in Italia. Tanti politici di centrosinistra si erano ravveduti: quelli che avevano votato per la guerra in Afghanistan, avevano scelto di dire “no” a quella in Iraq. Me li ricordo mentre sfilavano con le sciarpe arcobaleno addosso.

E poi cos’è successo?
Poi sono tornati al governo e hanno cambiato di nuovo idea. Ma io i politici li capisco: non sanno nemmeno dove sia l’Afghanistan, anche se siamo lì dal 2001. Invece non capisco la stampa: perché nessuno fa un’analisi e si chiede quante vite abbiamo perso in questi tredici anni, quante persone abbiamo ucciso, se abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati? La verità è che sulla guerra esiste ormai il pensiero unico.

Forse perché le guerre oggi sono più difficili da raccontare: si usano tanti droni e meno soldati.
No, viene da più lontano. Tutto comincia con i giornalisti embedded. Nella più grande operazione militare della storia della Nato, ad Helmand, in Afghanistan, non c’era nemmeno un giornalista che non fosse embedded. Quando la gente vede certe immagini medievali, come Abu Ghraib, prende coscienza, perché capisce quanto la guerra faccia schifo.

Ci sono tanti giovani occidentali che ne rimangono affascinati: partono e diventano jihadisti.
È lo stesso meccanismo. Quando si accetta la possibilità di ammazzare, si diventa gli esseri umani peggiori. L’unico approccio umano alla guerra è l’abolizione, com’è successo con la schiavitù.



Che venga abolita la guerra è un'utopia,interessi economici intrecciati con la politica,insieme a quelli religiosi non potranno mai far terminare i conflitti.

Ma ciò che afferma Strada,con le molteplici contraddizioni che vanno dalla politica nostrana al pensiero comune di molti italiani sono assolutamente d'accordo con lui.

Il risiko in cui ci siamo ficcati da vent'anni a questa parte non ha portato alcun miglioramento delle situazioni sociali nel medio oriente,anzi le ha notevolmente complicate,ormai ad un punto irreversibile,perlomeno sulla realtà del Fq si possono leggere notizie e pareri impossibili da comprendere nella globalità mediatica del paese,ma una goccia nell'informazione italiana non può far comprendere effettivamente quanto sia sporca e inutile la guerra.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma è possibile che nessuno cita CHIARAMENTE quale sia effettivamente il grande progetto che la massoneria deviata mondiale sta portando avanti e con notevole successo? Fu alber pike a dichiararlo apertamente che tutte le religioni sarebbero dovute andare distrutte l'una con le altre, e questo sta succedendo, per instaurare un unico governo centrale da lordo gestito ed un'unica religione mondiale (indovinate quale?). INFORMATEVI che sono così sfacciatamente sicuri di sé (e hanno pure ragione perché stanno riuscendo nei loro intenti sapendo che l'uomo medio è rincoglionito dalle calzate e dipende dalla falsa informazione televisiva che loro propongono..) E' tanto difficile capire che l'UE sotto il controllo del governo ombra made in usa lascia entrare così tanti extracomunitari mediorientali e di fede islamica perché è parte fondamentale del piano per arrivare alla totale distruzione della fede cristiana??!! E' come muovere delle pedine passo passo per creare lo scacco matto finale. Quando saranno entrati tutte quelle cellule dormienti stabilite, entreranno in azione come sta facendo l'isis adesso e sarà troppo tardi per intervenire. Secondo voi chi li sta finanziando?? Stanno crescendo a migliaia sotto gli occhi di tutti senza che nessuno faccia niente?! I finti bombardamenti americani è solo propaganda, anzi forse servono proprio per spingerli verso l'europa. L'isis è una loro totale creazione. A capo ci sono esperti della cia altro che califfi. Ecco il nuovo Hitler creato a tavolino come problema, ora il mondo sta reagendo e quando saremo stremati qualcuno presenterà la soluzione e indovinate chi sarà.. F.

Ivo Serenthà ha detto...

Non ho idea di quale destino abbiano le religioni,sono talmente distante da ogni credo religioso pur rispettando chicchessia.

Le massicce emigrazioni esistono anche negli States,basti pensare alla enorme comunità ispanica presente al suo interno,e i problemi che hanno al confine col Messico.

Se in Europa i cattolici tra un paio di secoli saranno in minoranza,evidentemente gli storici studieranno e spiegheranno il fenomeno.

E in ogni caso se vuole interrompere il fenomeno degli emigranti,tutto il continente dovrà entrare in conflitto con l'Africa e un pezzo d'Asia.

Gli americani si sa,influenzano l'intero pianeta e dovranno fare i conti con i cinesi a breve,continuando a farli con i russi del resto.

E qui,la grande Germania detterà legge economicamente.

Saluti