martedì 4 febbraio 2014

L'oceanico conflitto d'interessi





Figli del biscione

di Massimo Gramellini

Dunque, riepilogando. Il segretario democratico Matteo Renzi ha esordito a diciotto anni come facondo concorrente in un programma di Canale 5, «La Ruota della Fortuna» di Mike Bongiorno, mancando il trionfo per una vocale (la E di Enrico Letta). Il segretario leghista Matteo Salvini, talento ancora più precoce, salì alla ribalta a dodici anni nel gioco a quiz di Canale 5 «Doppio Slalom», rispondendo senza esitazioni a una domanda profetica di Corrado Tedeschi sulla pigmentazione della pelle. Infine, notizia di ieri, il portavoce dei cinquestelle Rocco Casalino se l’è presa con Daria Bignardi, che quattordici anni fa lo aveva svezzato davanti alle telecamere di Canale 5 nella prima edizione del «Grande Fratello», di cui l’attuale dirigente grillino fu uno dei protagonisti come insegnante di letteratura del pizzaiolo Salvo, quello che confondeva Dante Alighieri con il giudice di «Forum» Santi Licheri. Ne consegue che - a parte Grillo, che lavorava in Rai, e Di Battista, che non ha mai lavorato - l’unico tra gli attuali leader politici a non avere partecipato a un gioco o a un reality di Berlusconi è proprio Berlusconi.

Sbaglia per difetto chi sostiene che la nuova generazione di politici sia nata con le televisioni del Silvio. Ci è nata addirittura dentro, respirandone dal vivo i colori e gli umori, condividendone i sogni rapaci e il ritmo aggressivo. Non è un bene né un male: è un fatto. Quel diavolo d’uomo ci ha cambiato la testa molto prima di entrare in politica per cambiarci la vita. Sulla vita nutro ancora qualche speranza. Sulla testa, meno.



Direi che per la legge dei grandi numeri,ci possa stare che alcuni personaggi dediti alla politica possano essere passati tra le centinaia di quiz e trasmissioni televisive apparse nei decenni trascorsi,più curioso è il fatto che non ci sia un elenco altrettanto simile per ciò che riguarda la Tv di stato.

In ogni caso non staremmo a stigmatizzare particolarmente l'evento se non ci fosse di mezzo il caimano e l'oceanico conflitto d'interessi,il peccato mortale di un certo Romano e piddino è quello di non averlo risolto,poichè che vadano i personaggi descritti passati per il biscione,ma è la sponsorizzazione dell'uomo che si è fatto da solo,lasciamo perdere come,che catapultato in politica ha avuto il controllo delle sue Tv e la maggior parte di quelle col canone in tutti questi anni.

Il risultato? E' che con la partecipazione di un certo fiorentino e di una legge elettorale fatta con un pregiudicato,il medesimo abbia ancora parecchie chances di vincere ancora.

La verifica? Un certo Pierdi,non che Casini,dopo aver giurato fino a pochi mesi fa,di non volerne più sapere del caimano,ora lo ha abbracciato nuovamente.

Grazie Fonzie,la sua partecipazione al biscione,la sua visita ad Arcore da sindaco un annetto fa,di recentissimo la riforma elettorale,ha ripagato la sua presenza tra le telecamere di chi si è arricchito a dismisura e portato il paese alla miseria esistente.

E l'orribile favola può continuare!

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

mariobon ha detto...

Leggevo l'ultimo libro di L.Garibaldi "Gli anni spezzati". dove di racconta dell'allucinante campagna di odio, falsità, disinformazione, accuse inventate di sana pianta, che si è protratta dopo P.za Fontana, per produrre l'assassinio, annunciato del commissario Calabresi. E ritrovo in quella incredibile vicenda le stesse pulsioni, il medesimo odio, malcelata invidia, lo stesso desiderio di uccidere il nemico, di fargliela pagare perchè si permette di esistere, ricco, famoso, mentre io mi devo accontentare di fare lo scribacchino e di sputare ilmio veleno senza poter trovare un Sofri adatto alla bisogna.

Ivo Serenthà ha detto...

Penso che lei sia fuoristrada,la critica anche la più dura si può manifestare e dev'essere manifestata,tutto ciò non ha portato ad alcuna soluzione violenta,tant'è che il personaggio che ci ha influenzato negli ultimi decenni è ancora vivo e vegeto,scelto da milioni di elettori.Nonostante un paese fondamentalmente fermo dalla sua discesa in campo,assai più povero e in condizioni economiche-occupazionali disastrose,al contrario il personaggio in questione è diventato ricchissimo promettendo qualsiasi cosa per il paese,con un risultato che dire grottesco pare un eufemismo.Stia sereno il caimano vivrà e porrà fine alla sua esistenza in modo naturale,e mi consenta di dimostrare la personale disistima.