mercoledì 6 novembre 2013

Gli applausi alla sistemista Cancellieri




SISTEMA ANNA MARIA

di Antonio Padellaro

Adesso la Cancellieri vuole pure l’applauso”, avevamo titolato ieri e infatti tra elogi, apprezzamenti, inviti a non deflettere mancava poco che in Parlamento la portassero in trionfo. Non siamo preveggenti, ma conosciamo i nostri polli: la maggioranza delle larghe intese che della correttezza istituzionale se ne infischia, concentrata unicamente sui propri larghi interessi di bottega. Fin dalle prime battute di questa malinconica storia si era capito che la ministra della Giustizia sarebbe rimasta saldamente al suo posto: bastava osservareititolideigiornaloni,tutti così ammirati dal minuetto delle ripetute dimissioni minacciate e, non sia mai, respinte con la velocità del lampo che precede il tuono. Con la signora (l’unico vero uomo del governo Letta, avrebbe scritto Montanelli) che ieri alla Camera ha liquidato la pratica in una ventina di minuti, mentre intorno si spellavano le mani. Che spettacolo! Infatti l’unica verità politica di questa messinscena viene attribuita al costernato premier nipote che, inorridito dalla prospettiva di un rimpasto, avrebbe pigolato: “Se salta lei, salta tutto”. Proprio vero, poiché la tanto umana Anna Maria nelle telefonate con casa Ligresti rappresenta in realtà un solido e collaudato sistema di relazioni, al vertice del quale c’è il Quirinale con sponde a destra e a sinistra, nell’alta burocrazia ministeriale e nella finanza che conta. E un sistema non si dimette certo. Così come protetto dal sistema è quel ministro Alfano che consentivaaikazakidelcasoShalabayeva di fare i loro porci comodi al Viminale, poiché se così non fosse da quel dì si ritroverebbe a prendere il sole nella natìa Agrigento. Si dirà che anche la Idem da ministro ebbe la sua scivolata. Ma non era nel sistema e infatti l’hanno sistemata.



Tutto sommato me lo auguravo l'assoluzione al sistema Italia,infatti si basa sugli amici degli amici,al di fuori da questa organizzazione non esistono margini di vita,al massimo di sopravvivenza molto faticosa,se non si bussa alla porta di qualche conoscente non si ottengono le scorciatoie,e se si deve fare la fila si può anche morire nell'attesa.

Il declino del paese da ieri ha un altra dimostrazione dei suoi perchè,l'applauso in aula può essere paragonato alla famosa imbarcazione che mentre affondava,si suonava e si ballava al suo interno.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

Nessun commento: