lunedì 28 ottobre 2013

Minchiate sparse di fine ottobre




Ma mi faccia il piacere

di Marco Travaglio

Dolce Euchessina. “Berlusconi si libera” (titolo di prima pagina de Il Giornale, 26-10). Poi Angelino passa a raccogliere con la paletta.

Pagliacci/1. “Sergio De Caprio, il mitico ufficiale dei carabinieri che 20 anni fa arrestò Totò Riina, è certo: la tesi che lo Stato abbia trattato con Cosa Nostra 'è una pagliacciata'” (Giorgio Mulè, Panorama, 30-10). Povero piccino, la mamma non gli ha ancora detto niente.

Pagliacci/2. “Io e i miei ragazzi saremo sempre a fianco del presidente della Repubblica” (Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo, Panorama, 30-10). Sì, ma non troppo vicino, specie quando telefona: se no quello s'incazza.

Sensazioni. “Io mi sento ancora giornalista” (Augusto Minzolini, deputato Pdl, La Stampa, 25-10). C'è sempre una prima volta.

Le pezze e il culo. “Bisogna essere credibili sui conti pubblici a casa propria. Se un paese ha conti pubblici in disordine o le pezze al culo...” (Enrico Letta, presidente del Consiglio, 25-10). Pezze? Quali pezze?

Ok il prezzo è giusto. “Scelta civica si avvia alla scissione. Monti: non fatevi svendere” (Corriere della sera, 23-10). Tirate sul prezzo.

Prospettive. “Italia superata dalla Russia: ora è solo nona tra i grandi” (Repubblica, 23-10). Cioè prima fra i piccoli. Sono soddisfazioni.

L'handicap. “Oddio, ci ridanno la Bindi” (il Giornale, 23-10). Antimafia, eletta Rosy Bindi ma la maggioranza si spacca. Il Pdl minaccia l'Aventino. Brunetta: si dimetta subito. Malumore anche tra i democratici” (Repubblica, 23-10). Pare che sia addirittura incensurata.

Banale in casa Cuperlo. “...la presa d'atto dell'esistenza di una domanda di beni relazionali come l'amicizia e la fiducia... nulla del resto può compensare il venir meno delle narrazioni sul significato della storia se non la potenza di un nucleo di libertà e doveri fondamentali che percorre il mondo segnando la strada di una pienezza della dignità...” (dalla mozione di Gianni Cuperlo per il congresso Pd, Libero, 23-10). Lo portano via.

SemiLibero. “Già liberi tutti i devastatori di Roma. Scarcerati sei 'antagonisti' fermato sabato nel corso di uno dei cortei che hanno messo a soqquadro la Capitale: per il gip manca la prova del loro coinvolgimento. Ma il pm fa ricorso” (Libero, 24-10). Cioè, non ci sono prove, ma per i garantisti di Libero quelli restano i devastatori di Roma. E meno male che il giornale si chiama “Libero”, figurarsi se si chiamasse “Recluso”.

Il ripetente. “Nella mia vita ho avuto a che fare con professori affetti da sindrome da cattedra” (Maurizio Gasparri, Libero, 22-10). L'ultimo lo intravide alle medie. Mission impossible.

“Il giudice Esposito in tournèe per 'bonificare la politica'” (Libero, 22-10). Vanificando così gli sforzi della politica.

Innominabile, inascoltabile, invisibile. “In realtà l'unico potere dispiegato senza risparmio da Napolitano è invisibile e leggero come la rugiada... Si chiama moral suasion, persuasione morale: un distillato d'avvertimenti, moniti, richiami. E sempre all'insegna delle riforme, dalla Costituzione alla legge elettorale, dal lavoro alla giustizia...” (Michele Ainis, Corriere, 22-10).

É tornato buono. “Senatore Formigoni, cosa c'è che non va nel Pdl?”, “A cosa si riferisce?”, “Sta dicendo che il Pdl è tornato in mano ai falchi?”, “Quale?”, “Mi sta dicendo che, se le cose non cambiano, lei e gli altri senatori siete pronti a uscire dal Pdl?”, “Anche se il senato decidesse la decadenza di Berlusconi?”, “E se alla fine prevalesse la linea dei lealisti?”, “Non è che siete pronti a far rinascere la Dc?” (intervista di Repubblica a Formigoni, 22-10). Belli i tempi delle 10 domande di Repubblica a Formigoni sul processo per corruzione. Ma non tornano più.

Nostradamus. “Il Cavaliere frena su Forza Italia” (Francesco Verderami, Corriere, 24-10). “Berlusconi cancella il Pdl. Torna Forza Italia” (Corriere, 26-10). Figurarsi se non frenava.

La tela di Penelope. “Arriva Cottarelli, il taglia-sprechi” (Corriere, 24-10). Chissà quanto ci costa.

Diplomazia comunale. “Aiutiamo la Birmania a cambiare” (Piero Fassino, sindaco di Torino, Corriere, 27-10). Mo' me lo segno.

Radunata sediziosa. “L’ultima svolta di Berlusconi: 'Possiamo candidare Marina'. Richiamati in servizio Dell'Utri, Bertolaso... insieme a Santanchè, Fitto e Matteoli, per rilanciare Forza Italia” (Repubblica, 27-10). Il summit si è svolto nell'ora d'aria.



Mancano solo le mancate accuse di brunetta dei ricchi e poveri sul compenso-contratto rai del vespa nazionale,sei milioni di euro per i suoi spettacolini all'interno di una azienda fallimentare,infatti non sarebbe stata una dichiarazione "minchiata",l'omissione la resa tale....

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

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