lunedì 16 settembre 2013

Minchiate sparse,inevitabilmente continuano




Ma mi faccia il piacere

di Marco Travaglio

L'Epifania. “Berlusconi faccia un passo di lato” (Guglielmo Epifani, segretario Pd, La Stampa, 14-9).

 Gliele ha cantate chiare. Grazialo, Eugenio. “Berlusconi dovrebbe dimettersi da senatore e, se desidera ottenere provvedimenti di clemenza dal Capo dello Stato, li chieda nelle forme previste dalla legge. A quel punto Napolitano valuterà e deciderà come ritiene più opportuno” (Eugenio Scalfari, la Repubblica, 15-9). E dài, Silvio, fai la grazia di chiedere la grazia a Giorgio e Eugenio che muoiono dalla voglia di dartela, e non se ne parli più.

Il giureconsulto. “Mi vergogno a chiedertelo, ma per il nostro torneo di tennis a Orbetello è importante,perchè noi siamo ormai all'osso, che rimanga immutata la cifra della sponsorizzazione. Ciullini ha fatto sapere che il Monte vorrebbe scendere da 150 a 125 (mila euro, ndr)” (Giuliano Amato, oggi giudice costituzionale, intercettato col patron di Montepaschi Giuseppe Mussari, 1-4-2010). E meno male che si vergognava a chiederlo.

La banca del buco. “Chiamata dell'on. Piero Fassino che domanda (a Mussari, ndr) quando potrà raggiungerlo a Roma 'così facciamo un po' il punto totale'” (brogliaccio della polizia giudiziaria di Siena nell'inchiesta su Mussari, febbraio 2010). Allora, riabbiamo una banca?

Il colpo. “Con una legge abbiamo colpito al cuore Cosa Nostra” (Renato Schifani, capogruppo Pdl al Senato, indagato per mafia a Palermo, il Giornale, 11-9). Il classico colpo di fulmine.

Immunità familiare. “L'Italia non è un paese normale: in Italia un magistrato di Santa Maria Capua Vetere può arrestare la moglie di un ministro” (Giuliano Ferrara, La Stampa, 11-9). In effetti in un altro paese trovare un magistrato di Santa Maria Capua Vetere che arresti la moglie di un ministro è difficile trovarlo: infatti negli altri paesi non esistono magistrati di Santa Maria Capua Vetere.

C'è ladro e ladro. “È grave che si dia dei ladri a deputati di un vero partito” (Simone Baldelli, Pdl, 10-9). Possibile invece dare dei ladri a deputati di un finto partito, o dei finti ladri a veri deputati di un partito, o dei veri ladri a finti deputati di un finto o vero partito.

Nascondino. “Così Silvio nasconde il portafogli ai pm” (Libero, 13-9). Oltre che al fisco.

Dice a noi? “Questo governo non è quello che volevo, la prossima volta mi batterò per un governo diverso” (Enrico Letta, presidente del Consiglio, 31-8). “Basta vergognarsi delle larghe intese” (Enrico Letta, presidente del Consiglio, 13-9). Non è incoerenza: è che, ogni due settimane, si sta sulle palle da solo.

Autocriticare gli altri. “É inaccettabile che certi pm usino le indagini per altri scopi... In questi vent'anni noi magistrati abbiamo sbagliato a non fare mai autocritica” (Ilda Boccassini, procuratore aggiunto a Milano, la Repubblica, 14-9). Dunque, tanto per cominciare l'autocritica, lei l'ha fatta agli altri.

Il bacio della morte. “Bersani accetta il patto con Cuperlo. In programma un'iniziativa pubblica con marini” (la Repubblica, 14-9). Povero Cuperlo, tutto sommato non se lo meritava.

Tom Tom. “John Elkann: 'Fiat va nella direzione giusta'” (La Stampa, 14-9). Detroit.

Paniz e Pesciz. “L'avvocato ed ex deputato Paniz: 'Firmo io la richiesta al Colle per la grazia a Silvio'” (Libero, 3-9). Poi la fa controfirmare alla nipote di Mubarak e, se ci riesce, pure allo zio.

Rivoluzione all'italiana. “Meglio una rivoluzione radicale delle solite manovre con il cacciavite” (Matteo Renzi, Libero, 2-9). La famosa rivoluzione con Franceschini, Veltroni e Fioroni.

L'antropologo. “Se Berlusconi chiedesse la grazia e gliela concedessero, non mi scandalizzerei. Perchè per me è un avversario politico, non antropologico” (Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, La Stampa, 1-9). Paraculotti.

Piano B. “Il piano B per Berlusconi” (il Giornale, 7-9). Il seghetto nella torta o, in alternativa, le lenzuola annodate.

Rotonti. “Ho scritto a Berlusconi che sono pronto a sfidare il Pd di Renzi perchè anche il centrodestra è capace di sfide appassionatamente politiche” (Gianfranco Rotondi, ex Dc, ex Ppi, ex Cdu, ex Udc, ex Nuova Dc, ex Dc Autonomie, ex Nuovo Psi, ex Forza Italia, ora Pdl, 5-9). Dai, forse è la volta che il Pd riesce a vincere un'elezione.

Scilipeti. “Sono pronto a tutto. Il governo deve andare avanti, er il prestigio del Paese. Spero che il Signore ci illumini tutti” (Domenico Scilipoti, eletto nel Pdl, l'Espresso, 1-9). Possibilmente, fulminandoli.



1 commento:

Unknown ha detto...

Anche io sarei disposta a fare qualsiasi cosa, per non vedere più Berlusconi.
Ti avevo perso.
Cristiana