sabato 7 settembre 2013

Bombardare la Siria:Ovvero come interporsi nel ginepraio medio orientale




La Patria è mobile

di MASSIMO GRAMELLINI

Quando al G20 sulla Siria hanno fatto la conta delle nazioni schierate con Obama e di quelle che concordavano con la posizione opposta sostenuta da Putin, un solo Paese si è ritrovato inserito in entrambi gli elenchi. Inutile scriverne il nome. Lo conoscete dai tempi della scuola, dai libri di storia dove leggevate di questo popolo di mercanti e mediatori apparentemente astutissimi che non aveva mai finito una guerra, un conflitto, un litigio per il parcheggio dalla stessa parte in cui lo aveva iniziato. La terza guerra di indipendenza, per dirne una, fu un tripudio di equilibrismi e giravolte come non se ne vedono neanche al Cirque du Soleil. Alla fine, pur perdendo tutte le battaglie, riuscimmo nell’impresa di riportare a casa il Veneto. L’imperatore francese Napoleone III commentò sprezzante: «Ah, gli italiani, ancora una sconfitta e mi avrebbero chiesto Parigi!» Dopo Caporetto e la «vittoria mutilata» che ne seguì, saltò su un dittatore smanioso di trasformarci in antichi romani. Ci trascinò in una catastrofe e non trasformò un bel nulla. La mattina di settant’anni fa, il re che da poco lo aveva fatto arrestare ricevette l’ambasciatore nazista per rassicurarlo sulla fedeltà all’alleanza con la Germania: il giorno seguente sarebbe stato l’Otto Settembre.
Considerati i precedenti, la partita doppia sulla Siria rappresenta una bazzecola. Siamo d’accordo con Obama nel ritenere Assad un criminale di guerra e siamo d’accordo con Putin nel non volerlo bombardare. È così complicato? A me sembra di una chiarezza cristallina. Ma non faccio testo: sono un italiano.



Non ci sono dubbi che Assad risulti il criminale dittatore più odiato del momento,le prove dei massacri con le bombe chimiche di cui si è macchiato saranno denunciate anche dalle Nazioni Unite a breve,ma quale soluzione porterà a bombardare la Siria per un mese? Con le ultime fazioni anti regime che sono nate,dalle quali pare,anch'essi abbiano usato la chimica,insomma se è pur vero che stare inermi sia ipocrita e vigliacco,nel ginepraio del Medio Oriente qualsiasi soluzione pare inutile e dannosa,una tantum la posizione dell'Italia un pò per predisposizione pare saggia.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

1 commento:

giovanotta ha detto...

concordo con la tua conclusione! una guerra (soprattutto in quello scenari da polveriera) aggiungerebbe disastro a disastro..
continuo a sperare in una soluzione ragionevole per tutti, guarda a questo giro spero anche nel Papa!
cia