venerdì 27 settembre 2013

Barilla:Come farsi un autogol pazzesco




Mulino Rosa

di MASSIMO GRAMELLINI

Intervistato dalla Zanzara - programma radiofonico specializzato nello scavare trappole ai vip, i quali misteriosamente fanno la coda per cascarvi dentro - Guido Barilla ha affermato che nelle pubblicità dei suoi prodotti non mostrerebbe mai una famiglia gay, perché lui si rivolge a quella tradizionale. Subito è scattato un cortocircuito d’indignazione, con appelli al boicottaggio di fusilli e fette biscottate. La logica sacrosanta del politicamente corretto impone infatti di scagliarsi contro ogni offesa alla sensibilità delle minoranze. È che stavolta non si riesce a scorgere tanto bene l’offesa. Soltanto la scelta di un’azienda di concentrarsi sul «target» - la famiglia tradizionale - a cui immagina di vendere i propri spaghetti. Una decisione ovviamente opinabile, ma ispirata da valutazioni commerciali, non politiche o morali. Così come ispirata da valutazioni commerciali è stata la scelta opposta di Ikea, che ha spalancato le porte dei suoi spot ai gay anche per suscitare scalpore e simpatia, assegnando al proprio marchio una patente d’avanguardia.

L’indignazione è un’energia rara e preziosa che con l’esperienza si impara a sprecare il meno possibile. Non sarà una reclame del Mulino Bianco a discriminare i gay, e nemmeno la cocciutaggine nel chiamare i genitori «mamma» e «papà» anziché «genitore 1» e «genitore 2» come pretenderebbe qualche originalone. Le campagne per cui vale veramente la pena di indignarsi (e di battersi) riguardano i diritti degli omosessuali, la loro possibilità di accudire il compagno malato, ereditare, sposarsi, adottare, vivere liberamente l’amore. Il resto è solo un intermezzo pubblicitario.



A parte la qualita' della radiotrasmissione,quel programmma e' condotto in un modo sgradevole e ruffiano,della serie forte con i deboli e viceversa.un tipico quadretto italiano del resto,il "grande" impresario chiamato a criticare sulle dichiarazioni della Boldrini sul tema della pubblicita',il sapientone si e' fatto un autogol pazzesco,poiche' se la sua azienda e' libera di sponsorizzare la tradizionale famiglia del bel paese,non puo' nello stesso tempo affermare che i gay non devono disturbare e se il loro prodotto non piace possono acquistarne un altro.

Se e' consigliabile che la Presidente della Camera dovrebbe disquisire su altri temi considerato la sua posizione,il magnate dei primi piatti dovrebbe pensarci almeno un paio di volte prima di tagliarsi gli zebedei da solo,negli States e in varie parti del globo quella pasta sta diventando scotta prima di cuocere.

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

Tina ha detto...

Lo dicevo oggi, si è proprio martellato le nocciole, se parte il boicottaggio per la sua sparata, a rimetterci non sarà solo la sua cassaforte, ma chi nei pastifici ci lavora.

Ormai il virus di parlare con la lingua scollegata dal cervello è allo stato di pandemia.

Buon fine settimana Ivo ;-))

Ivo Serenthà ha detto...

Che imprenditoria abbiamo vero? Non sanno manco fare i propri interessi facendo delle figuracce internazionali.

Un altra verifica d'essere messi malissimo.