mercoledì 19 giugno 2013

I passi da Gambaro del movimento cinque stelle




I grullini

di Marco Travaglio

Fino a due mesi fa, all’indomani della candidatura di Rodotà al Quirinale e del conseguente suicidio del Pd che si riconsegnò nelle mani del suo peggior nemico (Napolitano) e del sottostante governo-inciucio Letta-Berlusconi, tutti i partiti lavoravano indefessamente per il Movimento 5Stelle. Dopo averlo creato dal nulla, ignorando tutte le battaglie di Grillo e dei suoi ragazzi e rinchiudendosi nel sarcofago in attesa che passasse ‘a nuttata, l’avevano pasciuto e ingrassato demonizzandolo e facendolo linciare da tv e giornali al seguito. E con le presidenziali e il governo-vergogna l’avevano trasformato nel punto di riferimento della base del Pd in dissenso coi vertici che avevano resuscitato un’altra volta un Caimano morto e sepolto. Poi, proprio mentre l’inciucio confermava platealmente dieci anni di campagne grillesche contro “Pdl e Pdmenoelle”, il nastro s’è riavvolto a ritroso. Complice, certo, la disinformazione e la memoria corta degl’italiani. Ma soprattutto colpa del M5S che, da lepre inafferrabile, s’è trasformato in inseguitore trafelato. E ha preso a lavorare indefessamente per i partiti, facendo dimenticare tutte le magagne della politica politicante che a febbraio avevano spinto 9 milioni di italiani a mandarla al diavolo. Un suicidio di massa coronato dalla geniale operazione Gambaro. Intendiamoci: cacciare, o far cacciare dalla “rete”, una senatrice che ha parlato male di Grillo, manco fosse la Madonna o Garibaldi, è demenziale, illiberale e antidemocratico in sé. E non solo perché serve su un piatto d’argento agli eterni Gattopardi e ai loro camerieri a mezzo stampa la miglior prova di tutte le calunnie che hanno sempre spacciato per dogmi di fede. Non è nemmeno il caso di esaminare l’oggetto del contendere, cioè le frasi testuali pronunciate dalla senatrice nell’intervista incriminata a Sky, perché il reato di lesa maestà contro il Capo è roba da Romania di Ceausescu. Certo, affermare che il guaio del movimento fondato e portato al successo da Grillo è Grillo, è una fesseria. Certo, lo stillicidio di interviste in dissenso (le sole che interessino ai media italiani) per oscurare quanto di buono fanno i 5Stelle in Parlamento e di pessimo fanno i partiti, è fastidioso e altamente sospetto. Certo, senza Grillo e i suoi forsennati tour per l’Italia i 5Stelle non avrebbero preso un voto e le Gambaro non sarebbero state votate nemmeno dai parenti stretti. Ma il reato di cazzata non esiste e non deve esistere in un movimento che si dice democratico, anzi iperdemocratico. Grillo aveva tutto il diritto di incazzarsi e di farlo sapere, ma la cosa doveva finire lì. Il cerino sarebbe rimasto nelle mani della Gambaro e dei 10-20 furbetti che trescano con i partiti dopo aver intascato i voti e i posti grazie a un movimento anti-partiti (tutti). E che se la sarebbero vista con i loro elettori. O, se davvero hanno dietro qualche progetto ribaltonista, sarebbero usciti prima o poi allo scoperto. Lunedì bastava una dichiarazione, firmata da chi voleva, per ribadire gl’impegni assunti con l’elettorato. Mettere ai voti le fesserie di una senatrice (che, diversamente da Salsi e Mastrangeli non ha violato alcuna regola interna) invitandola al pubblico autodafé, è una versione da Asilo Mariuccia del socialismo reale. Dopo aver trascorso i primi quattro mesi di vita parlamentare a guardarsi dalle presunte trappole dei partiti (che, così come sono ridotti, sono capaci al massimo di intrappolare se stessi), i “cittadini” hanno piazzato l’autotrappola perfetta. E ci sono cascati con tutte le scarpe. D’ora in poi i dissenzienti senz’arte né parte, magari pilotati dai soliti compratori di parlamentari, hanno di fronte un’autostrada: gli basterà rilasciare un’intervista critica al giorno per finire tutti dinanzi al tribunale del popolo, o della rete, e guadagnarsi l’insperata fama di nuovi Solgenitsin, con piedistallo e aureola di martiri. Al confronto, la partitocrazia più inetta, corrotta e antidemocratica dell’universo profumerà di Chanel numero 5. Un capolavoro.



Finalmente anche Travaglio s'e' deciso di criticare Grillo e i suoi adepti,meglio tardi che mai,il successo di fine febbraio non si ripetera' piu',le scelte,la spocchia,l'indifferenza,il posizionarsi all'aventino non paga in un momento cosi' drammatico del paese,peccato l'occasione unica di poter influire positivamente e scongiurare le larghe intese gli e' passata sotto il naso,questo paese non lo salvera' nessuno.

&& S.I. &&

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3 commenti:

giovanotta ha detto...

chi ce l'avesse detto quando leggevano il blog eh, che sarebbe successo tutto questo.. ma io continuo a sperare che passi anche per gli eletti del M5S (e per Grillo) il periodo di rodaggio e capiscano qualche cosa in più della realtà, perché stupidi non sono! ciao

Unknown ha detto...

Caro Marco le tie riflessioni come al solito sono ok,solo che anche tu parti da una posizione sbagliata,la questione Gambaro non nasce per le critiche a crillo ma per le motivazione che Messora ha piu` volte spiegato ma che da poche sono state raccolte..
La “Comunicazione” al Senato ha lavorato giorni e giorni perché l’elezione del nuovo capogruppo avvenisse in una diretta streaming dentro la quale, attraverso contributi registrati e il racconto dei due candidati, si ripercorressero tutti i contenuti politici sostanziali (il lavoro svolto) degli ultimi tre mesi, cioè del mandato di Vito Crimi.
La diretta è stata un successo, anche dal punto di vista tecnico, ha coinvolto molte persone, ed avrebbe avuto qualche chance, nel mare dello stupidario quotidiano, di essere ripresa dai quotidiani del giorno dopo, senonché la senatrice Gambaro, esattamente 30 secondi dopo la sigla finale, ha avuto la brillante idea di infilarsi dietro a una telecamera Sky e dire che secondo lei il problema del Movimento non è la stampa, non sono i partiti che fanno le larghe intese, ma è Beppe Grillo in persona, il quale ha commesso gravissimi errori e il quale è responsabile della disfatta (supposta) alle amministrative. Risultato? Tutte le aperture dei giornali e dei telegiornali e le prime pagine del giorno dopo, e il lavoro di giorni e giorni di una squadra bruciato come un cerino in pochi secondi.
Questo è il vero problema: dichiarazioni continue rilasciate da alcune persone non in assemblea (dove per esempio la Gambaro era sempre stata mite e sostanzialmente serena), ma in favore di camera, che scatenano un terremoto mediatico che oscura tutto il lavoro dei parlamentari nelle commissioni, nelle aule, nelle riunioni, e il lavoro di chi cerca di farvi arrivare le cose fatte, e non il gossip meta-politico.
Se a te sembra poco, si vede che non riesco a spiegarmi. Eppure dovreste iniziare ad avere chiaro anche voi come mai il Movimento 5 Stelle non riesce a far uscire da qui tutta la mole del lavoro svolto dai suoi eletti.
L’intelligenza politica e la capacità di comprendere le conseguenze delle proprie esternazioni una-tantum fa parte delle qualità che deve avere un qualsiasi membro di un gruppo per non danneggiarlo.
Forse la Gambaro è arrivata al momento sbagliato, dopo mesi e mesi di esternazioni effettuate al di fuori dell’assemblea, al solo scopo di comunicare i propri umori (nella migliore delle ipotesi) al mondo, ma senza curarsi di condividerlo prima con il gruppo, e in questo modo danneggiandolo.
Non so se l’espulsione dal gruppo parlamentare (peraltro legittima dal punto di vista dei regolamenti, e comune in altri partiti per questioni ancor più gravi da tacere) sia stata giusta, meritata o meno, ma so che il clima di esasperazione di chi lavora sodo e vorrebbe far arrivare i risultati del suo sudore ai suoi elettori è più che giustificato.

Ivo Serenthà ha detto...

Gio,ogni giorno che passa l'emorragia elettorale cinque stelle continua,una percentuale consistente degli elettori confidavano in una soluzione costruttiva della politica in Italia,al contrario si sono trovati immersi nelle larghe intese,le responsabilità sono equamente distribuite tra chi non ha sentito ragioni di un incontro,e quegli elettori li hanno persi per sempre,da entrambi le parti.

Sig.Gemelli

Le epurazioni sono state fatte da tutti i partiti,e su questo argomento chi fa la verginella è un ipocrita patentato,la battuta di Travaglio che solo ai tempi di Ciausescu esistevano queste prese di posizione a me pare corretta,il boomerang dell'epurazione della cittadina cinque stelle è una realtà,e se aggiunge l'analisi che ho commentato prima,la situazione appare parecchio negativa per le sorti future del movimento.

Come ho commentato ieri,questo paese non lo salverà nessuno.