sabato 20 aprile 2013

Pd:Misera storia di sprovveduti allo sbaraglio



Partito, participio passato

di MASSIMO GRAMELLINI

La fine del Partito democratico non è un giorno di festa, neanche per chi ha sempre ironizzato su quell’accozzaglia di accoltellatori narcisisti, tenuti insieme soltanto dal mastice del potere. Bello o brutto che fosse, ed era diventato particolarmente brutto, il Pd rappresentava l’ultimo partito.

L’ultima struttura politica in grado di organizzare congressi e di eleggere un segretario, anziché un padrino o un padrone. Magari un segretario senza carisma e con uno staff mediocre. Ma pur sempre una leadership provvisoria e rovesciabile o, come va di moda dire adesso, contendibile. Pure troppo. Il Pd muore di troppe contese. Non si dissolve per mancanza di dialogo, ma per babelica sovrapposizione di voci.

Alla sua caotica scomparsa fa da contraltare, in queste ore di conclave quirinalizio, la compattezza granitica dei movimenti personali. Non un grillino, un leghista o un berlusconiano hanno finora votato contro gli ordini dei rispettivi capi. E’ questo che vogliamo, in nome della rapidità e della coerenza delle decisioni? Le voci diverse, che negli esecrati partiti della Prima Repubblica raggiungevano in qualche modo l’armonia di un coro, devono lasciare il podio agli assolo dei tenori con claque al seguito? Le colpe dei partiti sono enormi, ma nel momento in cui l’ultimo di essi si inabissa fra gli sberleffi collettivi, permettetemi di riadattare a futura memoria il celebre paradosso di Churchill. La democrazia dei partiti è il sistema peggiore che l’uomo abbia escogitato, esclusi tutti gli altri.



Un segretario che perde più di dieci punti di vantaggio in un paio di mesi,che in prima battuta cerca di far accordi con i grillini facendosi trattare a pesci in faccia,successivamente compie un salto carpiato con l'inciucio a destra tramite Marini,tranne cambiare idea il giorno dopo appoggiando Prodi poichè gli iscritti del partito vogliono stracciare le tessere.Direi che non ne ha combinata una giusta dal dopo Monti,o meglio se il Pd non avesse appoggiato i bocconiani e fosse andato alle urne subito avrebbero vinto a mani basse,anzichè riconsegnare a breve il paese a colui che l'ha distrutto.
Cronaca surreale della pessima deriva di un paese,e giusto per puntualizzare con la massima responsabilità del popolo sovrano,il quale grida morte alla casta guardandosi allo specchio,almeno diffusamente!

&& S.I. &&

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

giovanotta ha detto...

spero che tutto questo subbuglio sia almeno servito di lezione a parecchi..

Ivo Serenthà ha detto...

Si,certamente Gio,ma saremo sempre una minoranza,questo è un paese fondamentalmente conservatore con scappellamento opportunistico...

Ormai non ci sono speranze direi!