domenica 27 gennaio 2013

Le pulizie poco di primavera del Pdl




Da una grande torta a forma di Codice Penale è uscito Nicola Cosentino, ma ci è subito entrato Luigi Cesaro. Denis Verdini ha pulito le liste, ma ha dimenticato lo sgrassatore: restano 24 tra imputati e indagati. Premiata la società civile: in lista i testimoni della difesa al processo Ruby. Renato Farina: “Non è vero che non aiutiamo la giustizia: io per esempio ho fatto arrestare Sallusti!”

di Alessandro Robecchi

La toccante cerimonia con cui il PdL ha presentato le sue liste pulite per le elezioni del 24 e 25 febbraio ha finalmente chiuso un capitolo e ne ha aperto un altro. “Ricordo a tutti – dice un notabile PdL – che il nostro partito è quello che garantisce ancora oggi la piena occupazione. Intere Procure della Repubblica si occupano di noi, per non dire della finanza, delle forze dell’ordine e dell’indotto, cioè gli avvocati. Come vedete il PdL dà lavoro a migliaia di persone e riesce nel contempo a non affollare le carceri”. Un lungo applauso ha accolto, all’ora dell’aperitivo, i tre condannati in via definitiva presenti nelle liste, tra cui il capofila Salvatore Sciascia (corruzione alla Guardia di Finanza), decano dei condannati PdL. Il suo è stato un discorso commosso e toccante, che ha ricordato il sacrificio di tanti militanti come Scajola e Dell’Utri, e al tempo stesso il successo di 24 tra indagati e imputati rimasti in corsa per le elezioni. Merito di chi ha compilato le liste: il presidente Silvio Berlusconi e il coordinatore Denis Verdini. “Solo loro due chiusi in una stanza di Palazzo Grazioli – dicono con orgoglio le segretarie – fanno un totale di una decina di imputazioni, mancano i reati di abigeato e taccheggio e poi finiscono l’album delle figurine del codice penale”. Dice invece un capolista: “E’ una faticaccia sostenere in questo modo il lavoro delle procure –, pensi che per quanto riguarda l’associazione camorristica dobbiamo fare addirittura i turni: fuori Cosentino ma dentro Cesaro”. Eppure, si dice nei corridoi, qualcosa sta cambiando, grazie all’ingresso nelle liste PdL di personalità della società civile, come Simonetta Losi e Bruno Archi, premiati con una candidatura per non essersi tirati indietro di fronte alla giustizia. Entrambi hanno infatti testimoniato al processo Ruby. Per la difesa.



Se c'è una indubbia verità in questo articolo di satira,è il particolare che il Pdl riesce effettivamente a contribuire ad una discreta occupazione,senza di essi fior di professionisti intorno alla sfera della giustizia non saprebbero che fare....

Un ringraziamento a costoro è il minimo che possano fare.

[ Kenzo ]

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

Nessun commento: