giovedì 13 dicembre 2012

Dinosauri in parlamento a 20mila euro/mese





Province stagnanti

di MASSIMO GRAMELLINI

La commissione affari costituzionali del Senato ha impiegato appena tre quarti d’ora per affossare la riforma delle province. Ma è il «come» che merita di essere raccontato e ringrazio il lettore G.P. per il resoconto della riunione. Il presidente della commissione Vizzini (già segretario del Psdi quando il centravanti del Milan era Van Basten) esordisce spiegando che il provvedimento è stato oggetto di esame accurato, ma che la crisi politica e la presenza di emendamenti e subemendamenti da approfondire rendono arduo il completamento dell’esame. Il senatore Boscetto (Pdl) condivide e ritiene necessario un rinvio. Il senatore Calderoli (Lega) rileva che il lavoro di sintesi, encomiabile, non è stato in grado di individuare una soluzione condivisa. Il senatore Bianco (Pd) ringrazia il presidente e prende atto con dispiacere che non sussistono le condizioni per proseguire. Il senatore Milana (Udc) condivide la valutazione del senatore Bianco e il senatore Pardi (Idv) rileva incongruenze ma auspica. Il presidente Vizzini prende atto e toglie la seduta.

Non uno che abbia avuto il coraggio di dire la verità: sono contrario a ridurre le province perché garantiscono posti e clientele. Tutti pronti, i finti litiganti da talk show, ad arrampicarsi in cordata sugli arabeschi delle procedure parlamentari pur di vanificare, senza assumersene la responsabilità, l’unico provvedimento che tentava di cambiare finalmente qualcosa. Questo sconcio balbettio viene chiamato comunemente politica, ma ne rappresenta l’esatto contrario. La politica è acqua tumultuosa ricondotta negli argini, non stagno dove galleggiano i tronchi marci dei nostri ideali.



Come la riforma elettorale,il conflitto d'interessi politico-mediatico perso ormai nella notte dei tempi,i più elementari diritti presenti nella maggior parte delle democrazie europee,unioni di fatto,fecondazione assistita,testamento biologico,etc,etc.
Al contrario quando c'è da riformare le pensioni per i comuni mortali,non per loro,lo fanno con uno scrocchio delle dita o inserire l'Imu in un batti baleno.E' la bellezza di vivere in questo paese,grazie!

&& S.I. &&

per eventuali notifiche - iserentha@yahoo.it

2 commenti:

Unknown ha detto...

Quando si dice 'avere dei dirigenti politici responsabili'.
Ora hanno la tremarella, per le prossime elezioni !
Cristiana

Ivo Serenthà ha detto...

Ho l'impressione che di gente seria e che voglia mettersi in politica,ci sia da cercarla col lanternino,quando la mela è marcia riesce a intaccare qualsiasi parte sana.

Saluti